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the moony files #23

Buongiorno, bentornato nella fanzine digitale di Lunetta11.
The moony files è la newsletter dedicata alla nostra arte, ai nostri artisti e al nostro territorio.

 

INTERVISTA A GIOVANNI RIZZUTO
DI RIZZUTOGALLERY, PALERMO

Come annunciato nella scorsa puntata della nostra fanzine, dal 24 al 26 Giugno saremo nella splendida Palermo, ospiti della Rizzuto Gallery in occasione della prima di Hit! Una nuova “super-micro-art-fair” - come la definiscono gli ideatori stessi. Un format inedito e originale (itinerante, tra le altre cose) cui non vediamo l’ora di prender parte. Per farci raccontare le sue peculiarità dunque chi meglio di Giovanni Rizzuto, titolare della galleria e ideatore del progetto assieme alla moglie Eva Oliveri? Lo abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda. 

Come e quando nasce Hit! ? 

Dell’idea di una micro-fiera da organizzare negli spazi della nostra galleria ne ragiono già dallo scorso anno con mia moglie Eva. Alcuni mesi fa ne ho parlato ad Hélène De Franchis (Studio la Città) che si è mostrata da subito disponibile a partecipare; questo mi ha incoraggiato a valutare più seriamente il progetto. Durante l’ultima edizione di ArteFiera Bologna lo scorso maggio, ho esteso l’invito a Lunetta11 e a Veronica Veronesi (GallleriaPiù); sono grato che entrambi abbiano accettato. Insomma sono rientrato a Palermo e ho detto ad Eva che la nostra idea aveva trovato concretezza: Hit! era nata. 

Da quale tipo di necessità? 

Abbiamo sentito la necessità di un progetto che ci permettesse - a noi ma anche alle altre gallerie - di fare mercato con l’arte in modo sostenibile, senza essere necessariamente costretti ad investimenti gravosi, e per questa ragione abbiamo pensato alla partecipazione gratuita. Un progetto che fosse in grado di creare relazioni di condivisione e scambio tra le diverse gallerie in maniera più flessibile e rilassata, superando quella atmosfera di competizione spesso ingiustificata e improduttiva che si percepisce normalmente all’interno delle grandi manifestazioni fieristiche. 

Mattia Barbieri, San Giorgio e il Drago, 2021, olio su carta, 50x35cm
RizzutoGallery


Potete parlarci di voi, del vostro percorso professionale e umano? 

Sia io che Eva siamo nati e cresciuti in contesti nei quali l’arte ha sempre avuto grande valore. Mio padre Cosimo è stato gallerista a Palermo negli anni ‘70, appassionato collezionista, ma anche artista negli ultimi trent’anni della sua vita. Il nonno di Eva, Mario Oliveri, insegnante, poeta, editore e giornalista, nel 1923 ha fondato a Palermo la rivista “Arte Nova”, in cui proponeva, accanto a prose e testi poetici e saggistici, anche le opere di  pittori siciliani allora contemporanei. Eva ha una laurea in scienze geologiche, un dottorato di ricerca e un trascorso in ambito universitario. Io, terminati gli studi in Ingegneria Informatica, negli anni ’90 inizio la mia attività imprenditoriale fondando aziende di programmazione e applicazioni per il web. Nel 2008 - mossi dalla comune passione per l’arte - la scintilla che ha cambiato le nostre vite: l’idea di realizzare un sito web per la compravendita di opere d’arte, che nel giro di poco tempo si dimostra un successo. Capiamo di avere di fronte la possibilità di lavorare facendo qualcosa che amiamo veramente. Così lasciamo i nostri precedenti lavori e ci dedichiamo a tempo pieno alla nostra nuova attività di art dealer. Negli anni successivi tuttavia diventa sempre più forte il desiderio di un rapporto diretto con gli artisti e nel 2013 organizziamo la prima mostra, in un piccolo appartamento di una zona residenziale di Palermo, gettando il seme per quella che poi sarebbe diventata la RizzutoGallery. Oggi la nostra galleria si articola in un’area espositiva di circa 170 mq. nel centro storico di Palermo, alla Kalsa il quartiere più antico della Città, ricco di storia, arte e cultura. In questi anni abbiamo messo in atto oltre trenta mostre, collaborato con oltre ottanta artisti italiani e stranieri, partecipato alle principali Fiere d’Arte nazionali e sostenuto progetti di giovani artisti sia in Italia che all’estero. E pensiamo ogni giorno a nuovi progetti da realizzare.

Come descriveresti la scena artistica di Palermo a chi non ne sa nulla? 

Palermo è una città piena di contraddizioni, la scena artistica non fa eccezione. Se da un lato è una fucina straordinariamente ricca di artisti interessantissimi, dall’altro lato è carente di strutture che siano in grado di sostenerli e promuoverli, sia a livello pubblico che privato. I collezionisti ci sono ma non sono molti. In compenso la città gode di un pubblico entusiasta, che visita le mostre e che ama l’arte e la cultura, un pubblico dalle grandi potenzialità che va educato – non senza fatica - alla importanza dell’acquisto, che poi è la dimostrazione più vera e concreta dell’essere persone in grado di apprezzare l’arte. 

Francesca Polizzi, Deliquio, 2021, colofonia, rovi, legno, teca in ferri, 63x55cm
RizzutoGallery

 

Come pensi si intersechino Hit! e il lavoro della tua galleria con il territorio? 

Hit! e il lavoro della RizzutoGallery sono strettamente collegati. Gran parte del lavoro di galleria consiste nell’individuare nuovi artisti, selezionarli sulla base della qualità e del valore artistico e culturale della loro ricerca, e operare per promuoverli e sostenerli all’interno del mercato dell’arte contemporanea. Tuttavia la galleria - pur mantenendo un ruolo fondamentale nell’ambito del sistema-mercato - svolge contemporaneamente un’importante attività di promozione culturale sul territorio, attraverso un continuo lavoro di informazione e sensibilizzazione al valore dell’arte e della cultura nella vita di ogni giorno, aprendo le nostre mostre a quante più persone possibili, per arricchirle ed ispirarle. Hit! nasce anche dal nostro amore per Palermo e dall’idea che la nostra Città meriti progetti validi, impegno e attenzione. Per quanto piccola, l’iniziativa offrirà di fatto ai cittadini – e a tutti - una interessante opportunità.

Da dove viene l'idea del format itinerante? Che tipo di relazione sperate di intrecciare con altre gallerie? 

Ci piace l’idea di una fiera che permetta alle gallerie di raggiungere città e territori diversi – anche quelli lontani dai grandi centri dell’arte – e di testarne il mercato sapendo che ci sono spazi “amici” disposti ad ospitarle. Attraverso una serie di inviti ricevuti e contraccambiati, alla catena delle gallerie partecipanti si aggiungeranno sempre nuovi anelli così da creare – è quello che speriamo - una piccola-grande rete di collaborazioni destinata a crescere nel tempo. Crediamo nel potere della cooperazione e nelle straordinarie opportunità che tutto il territorio italiano può offrire. Hit! nasce anche per scoprirle. 

Francesca Polizzi, RizzutoGallery

Una cosa di Palermo che cambieresti subito e una che non cambieresti mai? 

Domanda difficilissima. Tante cose cambierei di Palermo e tantissime non le cambierei affatto. Palermo è al centro del Mediterraneo, a sud del continente europeo e al contempo sulla linea che sfiora a nord quello africano e a nord- ovest l’area medio-orientale. Non cambierei la sensazione di trovarmi al centro di questo crogiuolo di energie diverse, di molte civiltà e tradizioni, non cambierei la cultura dell’accoglienza, le giornate di sole e la vicinanza con il mare che è un po’ l’incarnazione di questa idea di sincretismo. Cambierei invece la carenza di senso civico e di rispetto per il bene comune che talvolta purtroppo riscontro.

E invece, sempre parlando della città, che tipo di evoluzione pensi abbia subito negli ultimi anni? 

Ti rispondo con le parole del nostro Sindaco Leoluca Orlando, “Palermo è la città più culturalmente cambiata negli ultimi quarant'anni (...) Il passaggio di palermo Capitale della Mafia a Capitale della Cultura è un passaggio non da poco. La città ha costruito un percorso di pace lottando contro quel potere politico-affaristico-mafioso che negava la libertà dei cittadini. Un percorso che oggi si traduce in una città che è capitale dell'accoglienza e dei diritti, che non discrimina ma che accoglie e che s'impegna affinché i diritti di tutti e di ciascuno vengano tutelati." A Palermo le criticità e le storture sono ancora molte, ma abbiamo una visione e abbiamo intrapreso un cammino che interroga la coscienza di ciascuno di noi. Il 12 giugno a Palermo si è votato per le amministrative ed è stato scelto il successore di Orlando. Spero non debba mancarmi troppo. 

Ci sono artisti emergenti che vuoi indicare come particolarmente interessanti? 

Voglio segnalare due giovani artisti da poco entrati a fare parte della mia Galleria: Mattia Barbieri (Brescia, 1985) e Francesca Polizzi (Palermo, 1988), che saranno tra gli artisti che presenteremo a Hit! 

 

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#1. Palermo 2022

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Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, Palermo

INTERVISTA A FRANCESCA DISCONZI
DI OSSERVATORIO FUTURA

UNA SOCIETA' IDEALE A SAN BENEDETTO BELBO
PER BUONA FORTUNA RIBELLI
3 E 4 SETTEMBRE IN ALTA LANGA 

Osservatorio Futura è un progetto verso cui ci siamo sentiti subito attratti, ritrovandoci affinità e comunità d’intenti. Ragazzi giovani, con una spinta propulsiva rinfrescante e un approccio alla materia artistica (in termini teorici ma soprattutto molto pratici) che è una boccata d’aria fresca per un mondo che sa spesso crogiolarsi con piacere nella sua immobilità e comfort zone. Li abbiamo intervistati in una delle precedenti newsletter e invitato più volte Francesca Disconzi e Federico Palumbo a Lunetta. Ci è sembrato quindi molto naturale coinvolgerli nella nostra grande mostra diffusa di Settembre, “Buona fortuna ribelli”. Lasciamo ora la parola a Francesca per farci raccontare meglio il tutto. 

Come si è evoluto il rapporto con Lunetta nel tempo? 

Si è creato un bel rapporto di amicizia. Siamo andati tante volte a fare sopralluoghi a Mombarcaro, sia lavorativi che per piacere. Anche loro sono venuti a Torino tante volte, insomma abbiamo iniziato a capirci bene e meglio. Abbiamo consolidato un rapporto ed è nata un’amicizia a tutti gli effetti. Per noi quello è da sempre il discriminante, il fattore umano viene in primis in qualunque progetto. 

San Benedetto Belbo

Quando è nata l’idea di collaborare a “Buona fortuna ribelli”? 

Noi andammo alla mostra che hanno fatto lo scorso anno, “Chi illumina la grande notte”. Già lì ci avevano detto che in futuro avrebbero voluto coinvolgerci, noi nel frattempo ci siamo innamorati di quei posti. In realtà l’avevamo presa come la classica cosa che si dice così tanto per e invece hanno tenuto fede. Noi ci siamo presi super bene, il titolo della mostra di quest’anno poi è bellissimo, lo sentiamo molto nostro.

Entrando più nello specifico, che tipo di progetto avete curato? 

Abbiamo invitato sei artisti: Luca Rubegni, Elisa Schiavina, Danilo Sciorilli, Giulia Cotterli, Edoardo Manzoni e il collettivo Idem Studio. Abbiamo individuato un luogo, una location per ogni artista, tra chiese, spazi in mezzo al verde, percorsi vari. Tutto è giocato sul territorio dell’Alta Langa e di Mombarcaro. In base a quelle zone abbiamo chiamato gli artisti, perché si tratta di installazioni ambientali, site-specific. Ogni luogo ci ha “chiamato” un artista diverso - per altro sia artisti con cui abbiamo già collaborato e con cui c’è un rapporto preesistente, sia new entry.

La Censa di San Benedetto Belbo

C’è un concept tematico? 

Sì, il concept generale è la creazione di una società ideale, il superamento del limite, dell’umano. Come attraverso questo si può arrivare alla costruzione di una società ideale. Sia nell’individualità sia nello stare insieme: per dire, durante l’allestimento dormiremo tutti nello stesso posto per tre giorni, documenteremo tutto. Per fare qualche esempio più specifico: Idem Studio lavorerà sul superamento del limite dell’identità, lavorando in tre come un’unica identità. Il lavoro di Danilo Sciorilli invece si concentra molto sulla morte, il superamento di questa. Oltre ai site-specific poi ci sarà una collettiva nella Censa, antica osteria e luogo fenogliano per eccelenza. L’idea della collettiva è riprendere gli elementi di ciascuna installazione per creare una visione d’insieme, che trasmetta ancora meglio il messaggio. Un po’ un riassunto. Entrando lì dentro si dovrebbe riuscire a ricondurre quello che vedi alle installazioni. 

Speranze, aspettative? 

Cosa spero è che venga apprezzato il lavoro e soprattutto che risulti tutto comprensibile. Quando si lavora in posti che non sono di natura deputati all’arte quello è un rischio. Speriamo di non trovare uno scoglio dall’altra parte, dal pubblico. Quello di cui sono certa è che ci divertiremo da star male, ci spaccheremo dal ridere. Ogni volta andare su a Lunetta è bello e per noi quello è proprio il punto di partenza. Non si può fare un progetto senza quel punto di partenza. 

La giostra e la scuola di San Benedetto Belbo

OGGI APRE CASA GRAMSCI A TORINO 

Alfredo Jaar, Casa Gramsci, ph. credit Luisa Porta

COMUNICATO STAMPA

Casa Gramsci è una camera ad angolo affacciata sulle strade della città. Una finestra che guarda il crocevia, il viavai metropolitano. Una metratura densa per ricordare la figura di Gramsci, un uomo che proprio in queste strade ha vissuto i propri anni giovanili, scrivendone assiduamente sui giornali socialisti dell’epoca. 
 
Immaginato come un luogo ad uso sociale, Casa Gramsci va offerto alla collettività di Torino come un'opportunità in più di rivivere il pensiero gramsciano, riscoprirlo, rileggerlo, attraverso un calendario di appuntamenti volti ad un fare cultura pratico, combattente.
 
Un primo appuntamento inaugurale a cura di Nh Collection Torino Piazza Carlina e di  Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci e con la partecipazione di Lunetta11,  sarà dedicato all’apertura pubblica dell’opera site-specific CASA GRAMSCI dedicata alla figura di Gramsci dell’artista cileno Alfredo Jaar
 
Casa Gramsci quindi concepita come spazio e insieme opera d’arte.
 
L’opera "CASA GRAMSCI" è un omaggio a uno dei grandi pensatori italiani del Novecento. L'opera che Jaar ha concepito per questo angolo di strada, Via San Massimo e Via Maria Vittoria, è una stanza rossa: pavimento, soffitto, pareti ci riportano a quel colore che fu tanto importante per Gramsci e per tutti gli antifascisti. Un grande tavolo nero al centro della stanza accoglie una selezione di libri e riviste provenienti dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, è uno spazio evocativo in cui i libri che sono stati i suoi migliori compagni diventano i voluti protagonisti. Sul muro di fondo un neon sempre acceso si snoda illuminando il nome di Antonio Gramsci. È un luogo che diventerà di scambio di idee, di informazioni, proprio come l'uomo a cui è stato dedicato. 

Alfredo Jaar dice a proposito di CASA GRAMSCI: “E’ uno spazio di pensiero, pieno di libri. Antonio Gramsci trascorse gran parte della sua vita in prigione e i libri furono il suo unico contatto con il mondo. La sua visione del mondo era chiara, precisa, profonda e illuminante, anche dal buio della sua cella. Un neon nella finestra chiede poeticamente al pensatore di tornare dalla sua tomba. È un tentativo disperato di riportare la sua visione e la sua voce al nostro presente, ai nostri tempi bui”

La presentazione dell’opera e l’apertura dello spazio saranno anche l’occasione per Lunetta11 di raccontare il progetto espositivo e editoriale che prenderà il via a novembre con una mostra di Luca Bosani in collaborazione con Osservatorio Futura. L'idea di Lunetta11 è di portare dei progetti estemporanei di giovani artisti italiani in collaborazione con curatori e gallerie, un modo da far diventare Casa Gramsci un luogo aperto e di scambio culturale.


Casa Gramsci sarà aperta al pubblico e alle visite nei seguenti giorni e orari:

GIUGNO
giovedì 16                dalle 16 alle 19
venerdì 17                dalle 16 alle 19
mercoledì 22            dalle 16 alle 19
giovedì 23                dalle 16 alle 19

 
 
CASA GRAMSCI 
Via Maria Vittoria angolo via San Massimo

SAVE THE DATE
PIERLUIGI SCANDIUZZI DA OSSERVATORIO FUTURA
SOLO SHOW
OPENING VENERDì 1 LUGLIO
A CURA DI LUNETTA11 E OSSERVATORIO FUTURA

Molto presto riceverete l'invito ufficiale ma iniziamo ad anticiparvelo qui perché non sfugga alla vostra agenda delle prossime settimane: è con immenso piacere che annunciamo la mostra personale di Pierluigi Scandiuzzi, recentemente entrato a far parte degli artisti di Lunetta11. Un solo show presentato da Osservatorio Futura a cura loro e nostra insieme.

L'opening sarà venerdì 1 luglio dalle h.18 da Osservatorio Futura, Via Carena 20 Torino.
Vi aspettiamo!!

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