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4 luglio 2022

Musicale

La newsletter sul mondo della musica a cura di Giovanni Ansaldo.

R. Kelly in tribunale a Chicago, giugno 2019. (E. J. Wambsgans, Chicago Tribune/Reuters/Contrasto)

R. Kelly condannato a trent’anni di prigione La vicenda legata agli abusi sessuali commessi dal cantante rnb statunitense sembra avviarsi alla conclusione. Il 29 giugno un tribunale di New York ha stabilito che R. Kelly dovrà scontare trent’anni di carcere per aver abusato sessualmente di diverse donne, alcune minorenni. Gli avvocati del cantante, che ha 55 anni, hanno dichiarato che ricorreranno in appello, mentre lui non ha commentato in alcun modo la sentenza. I sospetti su R. Kelly sono nati nel 2000, quando fu accusato per la prima volta di aver fatto sesso con delle ragazze minorenni, ma secondo l’accusa nel corso degli anni R. Kelly ha messo in piedi un vero e proprio sistema di reclutamento, al quale partecipava anche il suo staff. Adescava e manipolava giovani donne nere, a volte minori di 18 anni, tenendole in casa come schiave sessuali, come svelato da varie inchieste giornalistiche e dal documentario del 2019 Surviving R. Kelly. Alcuni testimoni sentiti dalla corte newyorchese sostengono inoltre che nel 1994 Kelly ha ottenuto illegalmente dei documenti per sposare la cantante rnb Aaliyah quando lei aveva 15 anni. R. Kelly si trova in prigione dal luglio 2019, quando è stato incriminato dai pubblici ministeri di New York e Chicago, e nel 2020 ha subito un pestaggio da un compagno di cella. Il cantante dovrà affrontare un altro processo ad agosto, stavolta a Chicago, per pedopornografia e intralcio alla giustizia e dovrà anche rispondere a delle accuse di abusi sessuali nei tribunali dell'Illinois e del Minnesota.

Non siamo in orbita, per ora I Broken Bells, il progetto di collaborazione tra Brian Burton, il grande produttore conosciuto come Danger Mouse, e James Mercer degli Shins, hanno annunciato il loro nuovo album, intitolato Into the blue e anticipato dal singolo We're not in orbit yet. Il seguito di After the disco, uscito nel 2014, “arriverà presto”, come recita il comunicato stampa diffuso dal duo, che ha esordito nel 2010 con l’omonimo album.

Una nuova canzone di Cardi B La rapper di New York ha condiviso il suo nuovo pezzo Hot shit, registrato insieme a Kanye West e Lil Durk. Il brano è prodotto da Tay Keith. In una recente intervista Cardi B ha detto che ha un altro singolo pronto per la pubblicazione, e ha aggiunto: "E subito dopo, voglio davvero solo concludere il disco”.

Le uscite del weekend

Moor Mother. (Bob Sweeney)

Il codice svelato La statunitense Camae Ayewa, in arte Moor Mother, ha un approccio multidisciplinare all’arte. È una musicista, ma anche una poeta e un’attivista. Ha un gruppo jazz, ma ha anche una band punk, oltre che un progetto hip hop. Il suo ultimo disco, Jazz codes, è cominciato come un libro di poesie con brani strumentali di accompagnamento realizzati insieme al produttore Olof Melander, ma durante il lockdown è diventato un vero e proprio album, nel quale Moor Mother fa la leader di una band virtuale. Jazz codes è fatto di pezzi brevi, che sembrano quasi delle schegge impazzite, e altri più lunghi. Ayewa è una delle più brave musiciste in circolazione a unire tutte le estremità della tradizione nera: nei suoi brani non ci sono confini tra jazz, rap e rnb. Forse questo è uno dei dischi dell’anno.

Nel fine settimana è uscito anche Seven psalms, album di spoken word realizzato da Nick Cave insieme al solito Warren Ellis, e Icons ep, del duo elettronico londinese Two shell.

Come sempre trovate tutte le ultime uscite discografiche nella mia playlist su Spotify.

Economia e industria musicale

Più soldi per gli autori Gli editori e gli autori di canzoni negli Stati Uniti hanno fatto un passo avanti nella battaglia per ricevere le royalty (i guadagni garantiti dal diritto d’autore) dai servizi di streaming come Spotify, YouTube Music, Amazon music e Pandora. Il tutto grazie a una sentenza del Copyright royalty board (Crb), una corte formata da tre giudici che si occupa di questioni legate al copyright e viene nominata dal governo statunitense. Il 1 luglio i giudici del Crb hanno deciso che queste piattaforme saranno costrette a pagare di più agli editori musicali e cantautori statunitensi: l’aumento, secondo i calcoli degli esperti, sarà del 43,8 e riguarda il periodo  tra il 2018 e il 2022 (con pagamenti retroattivi, quindi) e si dovrebbe applicare anche in futuro, anche se le cifre a partire dal 2023 sono oggetto di un’altra trattativa. I servizi di streaming però stanno facendo resistenza, nel tentativo di bloccare i pagamenti retroattivi e, secondo i sindacati dei musicisti, questa sentenza è una buona notizia ma non rende ancora del tutto giustizia alle richieste di chi scrive canzoni.

Concerti

Mdou Moctar. (WH Moustapha)

Un tuareg in Italia Mdou Moctar è uno dei nomi più interessanti della scena rock africana. La sua musica mescola la tradizione del popolo tuareg con il blues e ha un respiro universale: lo dimostrano brani come Afrique victime, un potente inno contro le violenze coloniali. Se volete approfondire, potete leggervi questa intervista che ho realizzato insieme a lui nel maggio 2021. Mdou Moctar la prossima estate sarà in tour per la prima volta in Italia: suonerà il 30 luglio ai Giardini Luzzati di Genova, ospite del festival Electropark, e il 31 luglio all’Holydays festival a Scopoli, in provincia di Foligno. 

Qualche giorno prima del concerto di Mdou Moctar, il prossimo weekend, l’Electropark terrà il suo tradizionale festival: da venerdì 15 a domenica 17 luglio a Genova ci saranno concerti e spettacoli di arti performative tra la Villa del Principe, il Virgo Club, il mercato dei pescatori della Darsena e il Beach cafè Sturla: nel programma, tra gli altri, ci sono Ben Ufo, Or:la, Loraine James e Massimiliano Pagliara.

Questa settimana su Internazionale

Sul sito ci sono i dischi da salvare di Daniele Cassandro. Sul settimanale Claudia Durastanti parla della compilation Paisà got soul. Soul, aor & disco in Italy 1977-1986.

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