Gentili genitori e docenti del Pio XII,
Le chiavi di cui abbiamo bisogno
Ieri mattina fratel Ciro, gentile come sempre, ma con la voce un po’ incrinata per l’emozione, ha consegnato tutte le chiavi al nuovo direttore Gesualdo: porte, cancelli, sgabuzzini, librerie non hanno cambiato di proprietario (quello è la curia di Roma, la nostra scuola è una delle tre scuole cattoliche di proprietà della curia romana, mi hanno riferito), ma di custode, dai lasalliani ai maristi. Ma usare le chiavi per chiudere alla sera e aprire al mattino non è che un simbolo (anche se prudentemente continueremo a farlo…) delle aperture importanti che dovremo fare, degli armadi in cui chiudere certi atteggiamenti inutili…
Aprirsi alle relazioni, ai progetti, alla serietà educativa, al dialogo con il quartiere, alle forze vive di Centocelle.
Chiudere (e buttare via la chiave) le gelosie, i rancori, gli attaccamenti al passato, le critiche che distruggono ancora prima di conoscere. Queste sono le aperture e le chiusure di cui abbiamo bisogno, per quelle cerchiamo le chiavi.
Rinnovamento del sito del Pio XII
Sappiamo che comunicare, essere chiari negli obiettivi e nelle proposte, raccontarsi con trasparenza, ingegno e semplicità sono valori importanti per una scuola. Il sito della scuola è la finestra per farci conoscere, lo spazio per accedere alle attività on line e seguire col registro elettronico l’andamento dei ragazzi. Abbiamo da poco iniziato a rinnovarlo, non ci siamo affidati ad un'agenzia, cerchiamo di mettere testi e foto proprio noi, per essere diretti e veloci, mancano ancora molte pagine, documenti, informazioni, ma se volete potete vedere i cambiamenti al solito indirizzo: https://www.pioxii.it/
Dividere i giorni a metà
In questa settimana il direttore ed io ci siamo dati una regola: metà di ogni giornata staremo seduti, l’altra metà cammineremo per classi, corridoi, giardini… Il tempo da seduti sarà dedicato ad iniziare a pensare ad affrontare il nostro primo anno di scuola marista al Pio, che formazione dare agli insegnanti, quando e con quale programma incontrarli, ascoltarli, entusiasmarli. E anche a come gestire i cambiamenti di contratto e di rappresentanza, come immaginare i primi giorni di scuola, l’orario, gli incontri con voi famiglie, il nuovo piano dell’offerta formativa, la valutazione necessaria dei punti forti e di quelli fragili di questa scuola. L’altra metà del giorno staremo in piedi, con gli occhi aperti, per organizzare i primi lavori che ci sembrano urgenti, per muoverci fra classi e stanze, fra finestre e viali, senza perdere tempo ma anche senza fretta e scelte improvvisate. Dividendo così i nostri primi giorni speriamo di far camminare insieme riflessione ed azione.