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Newsletter Pio XII - n. 6

Roma, 2 agosto 2022
Pio XII, Roma

Bambino,
fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque e l’ordine delle cose.

Alda Merini, Bambino

Gentili genitori e docenti del Pio XII°,

L’ordine delle cose

I versi della poesia che ho riportato in questa newsletter mettono nella giusta luce i lavori che si stanno svolgendo dentro la vostra scuola: elettricisti, facchini, pittori, ditte di idraulica, costruttori e giardinieri hanno iniziato a muoversi nelle aule della scuola e stanno mettendo le mani in molte opere diverse. Ma chi darà un significato vero a questo via vai sono i vostri figli, sono loro che porteranno il vero ordine fra traffici e impegni estivi, è a loro che chiediamo di portare pace nei nostri giorni e nelle nostre scelte e ordine nel mondo. I lavori che noi adulti facciamo spesso riescono meglio se li offriamo a loro, se sono il nostro regalo alla loro avventura, Allora non è pesante cercare di preparare tutto per settembre, anzi…non vediamo l’ora che la pace e l’ordine dei bambini (lo so, spesso abbiamo un’altra impressione del loro mondo…) ritornino nella nostra scuola.
A settembre, manca poco.

Le cose da mettere in ordine

Vi diciamo la verità, il lavoro non manca. Ma più di uno fra voi genitori a voce o per lettera ci avete detto: “Guardate che noi ci siamo, se serve una mano siamo a disposizione…” L'elenco delle opere che si potrebbero fare prima dell’inizio dell’anno scolastico è lungo, e l’idea di un bel pomeriggio a fine agosto o inizio settembre insieme ad un buon gruppo di amici della scuola potrebbe essere un grande aiuto (e un’ottima scusa per un momento conviviale). Naturalmente in modo libero e costruttivo come deve funzionare un’organizzazione in cui far crescere con fiducia i figli, come già, mi hanno detto, i genitori del Pio XII sono abituati a fare. Allora aspettatevi una chiamata, non alle armi, ma alla pace per i vostri bambini…

Le parole e le cose (social)

Sul sito della scuola sono stati aggiunti i contatti di alcuni fra i più noti social che in qualche modo informeranno, rappresenteranno e faranno da vetrina alla scuola in via di rinnovamento. Anche il nuovo registro per i genitori e per i docenti, come la piattaforma che useremo per la scuola (Office 365) e il calendario ufficiale (già caricato e visibile) saranno strumenti da usare e conoscere con intelligenza. Siamo nel 2022 e non possiamo certo usare le pergamene e l’inchiostro di china per farci conoscere. Allo stesso tempo sappiamo che questi mezzi di comunicazione a volte sono capaci di tirare fuori da noi non proprio la parte migliore. Evitiamo giudizi, posizioni, commenti, post che non siano in linea con quel senso di rispetto, di opportunità e di buon senso che ci servono per spiegare ai ragazzi la grande differenza fra un follower e un amico, fra un emoticon e uno sguardo vero.

In Buone Mani

Continuiamo a conoscere i nostri docenti, questa volta si fanno avanti due persone che hanno un incarico specifico importantissimo, l’insegnamento della lingua inglese all’Infanzia e alla Primaria (4 ore in ogni classe) affidato alla maestra Mary e una delle insegnanti di sostegno alla classe primaria, la maestra Antonella. Conosciamole.

Maestra Maria Concetta Romano

Buongiorno maestra Mary, ci potrebbe dire da dove viene? quali sono le sue origini e il suo cammino di studi?

Ciao a tutti, mi chiamo Maria Concetta, nome da cui si possono quasi chiaramente intuire le mie origini. Nata e cresciuta in Sicilia, ho da sempre avuto la curiosità di guardare oltre i confini della mia terra interessandomi alle culture, lingue e tradizioni straniere.

Mi sono diplomata al liceo linguistico e ho conseguito la laurea magistrale in lingue e letterature comparate presso l’università di Catania.

Ho deciso di studiare lingue proprio perché mi è sempre piaciuta l’idea di non avere limiti nella comunicazione; per questo ho frequentato una scuola di lingue per stranieri in Inghilterra, grazie alla quale ho potuto rafforzare ancora di più la mia passione per la lingua inglese e per tutti gli altri idiomi e culture differenti dalla mia.

Stare con i bambini e con i ragazzi è più faticoso di quello che sembra, lei quali esperienze ha con questo mondo? perché ha scelto di lavorare nella scuola?

Essere a contatto con bambini e ragazzi più che faticoso ritengo sia una grande responsabilità. È impegnativo ma senz’altro stimolante e gratificante..il segreto per arrivare alle loro orecchie e ai loro cuori credo si racchiuda in due parole: Empatia e Comunicazione.

La mia prima esperienza a contatto con i ragazzi inizia all’età di 13 anni in qualità di animatrice e poi educatrice presso il centro giovanile ricreativo del mio paese di origine.

Crescendo e studiando ho iniziato a muovere i primi passi come insegnante di lingua inglese, prima ai piccolissimi e poi ai più grandi, opportunità che hanno consolidato in me la consapevolezza che la mia “vocazione” fosse appunto quella di “comunicare” e la scuola è il luogo migliore per farlo.

Nella scuola, tradizione o innovazione?

La comunicazione, filo conduttore di questa mia presentazione, può avvenire in tanti modi. Il vecchio e il nuovo non vanno necessariamente in contrasto.

Ritengo fermamente che sia necessario riuscire a mantenere saldi alcuni aspetti tradizionali, lasciando spazio a nuovi modi di fare scuola, innovativi e sempre più stimolanti.

Sta per iniziare un anno nuovo al Pio XII... quali difficoltà pensa di trovare e quali speranze vorrebbe costruire? Paure ed attese...

Questo per me sarà il secondo anno al Pio XII, è un nuovo inizio, una nuova scommessa.

Mi sono sempre piaciute le sfide, mettersi in gioco credo sia il primo motore del miglioramento.

Mi aspetto quindi di continuare un progetto già iniziato e di allargare i miei orizzonti, affrontando le eventuali difficoltà e considerandole un’occasione di crescita.

Ci dice un “in bocca al lupo” alla scuola?

Non posso che augurare “buona fortuna” per questo nuovo inizio in inglese quindi… “Break a leg!”

Maestra Antonella Carnevale (Docente di sostegno, classe V)

Buongiorno a tutti, sono Antonella ho 29 anni e vengo da Guidonia, una cittadina nella provincia est di Roma. Dopo aver conseguito il diploma di maturità ad indirizzo socio-psicopedagogico, ho coltivato e continuato la mia passione per le scienze psicologiche, iscrivendomi alla facoltà di Medicina e Psicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dove a Novembre 2019 mi sono laureata con lode in Psicopatologia dinamica dello Sviluppo. Il mio percorso professionale nell’ultimo triennio si è incanalato verso l’età evolutiva, nello specifico sia a livello teorico, attraverso la partecipazione a convegni, seminari e Master, che a livello pratico, attraverso attività di volontariato e tirocini professionalizzanti, il mio interesse di studio si è avvicinato alle caratteristiche della condizione autistica.

A tal proposito, ritengo fondamentale, sottolineare l’importanza del tema dell’inclusione all’interno dell’ambiente scolastico. Questo aspetto altro non è che il frutto di una serie di cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo della scuola negli ultimi anni. Se oggi è possibile parlare di didattica inclusiva, in parte è grazie alla valorizzazione della diversità, in quanto “differente” non significa “meno buono”, bensì risorsa, condivisione, ricchezza, valore, rispetto. Sono proprio quest’ultime le caratteristiche di quella che oggi possiamo definire inclusione. A tal proposito bisogna partire dal rispetto del singolo e valorizzare i punti di forza, le conoscenze e le abilità, facendo allo stesso tempo leva sulla possibilità di condivisione delle stesse, in quanto ricchezza per tutti.

Tradizione/innovazione

Tradizione e innovazione, per me non possono che essere due grandi amici che camminano insieme, in quanto coesistono e l’una è imprescindibile dall’altra. Mi sento però di dover aggiungere, in merito al concetto di innovazione, un piccolo tassello sulla figura dell’insegnante di sostegno. A tal proposito, l'insegnante di sostegno è inserito all’interno del corpo docenti ed è una figura di riferimento non solo per gli alunni con bisogni educativi speciali ma per tutta la classe, in quanto il percorso educativo di crescita coinvolge l’intero team di lavoro.

Paure/attese

Piuttosto che parlare di paure, mi piace soffermarmi sul momento presente e ragionare insieme su tutti quegli aspetti didattici, ludici e sociali che possono essere valorizzati, grazie al contributo di ognuno, nel momento in cui da settembre, varcheremo insieme la soglia della scuola.

Il mio augurio per quest’anno scolastico è che sia un anno pieno di scoperte e di crescita per tutti. Il ritorno a scuola porta sempre con sé cambiamento, nuovi insegnanti e nuovi compagni, nuove materie di studio ed anche un po' di incertezza circa il futuro. Detto questo sono molto felice e allo stesso tempo onorata, di poter accompagnare insieme agli altri docenti, i ragazzi della quinta in questo Sprint finale!

In bocca al lupo a tutti, ci vediamo a settembre!

A tutti un saluto,
Gesualdo D’Alterio e Massimo Banaudi