Per contribuire a rispondere alle crescenti sfide poste dai cambiamenti climatici, il DACD ha dato vita al CCCT, con l’obiettivo di garantire un coordinamento trasversale delle competenze interdisciplinari e delle attività associate alla ricerca applicata, alla formazione di base e continua, e alle prestazioni di servizio nell’ambito del cambiamento climatico. Una presentazione al pubblico è prevista giovedì 29 settembre con un evento che si terrà presso il Campus DACD di Mendrisio stazione.

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Uno studio condotto dal settore di Ecologia Acquatica su mandato del Dipartimento del Territorio, ha rilevato la presenza della cozza quagga nel Lago di Lugano e nel Lago Maggiore. Questa specie invasiva originaria del Mar Nero si è diffusa recentemente a nord delle Alpi modificando l’ecosistema lacustre e provocando danni ingenti alle infrastrutture. Nei prossimi anni, lo studio del DNA ambientale permetterà di analizzare la diffusione della cozza quagga in Ticino e di valutarne gli effetti sull’ecosistema.

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Il prossimo 10 settembre, la Società ticinese di scienze naturali organizza una giornata per approfondire il tema della sostenibilità e della conservazione della natura in modo semplice e divertente. Anche l'Istituto scienze della Terra sarà presente con le seguenti temi e attività:

- "Gli ecosistemi acquatici di fronte al cambiamento climatico";
- "Climate Change Global Game - Giochiamo perché la situazione è seria";
- "Il nuovo Centro competenze cambiamento climatico e territorio";
- Escursione urbana "Le forze della natura in Città. Bellinzona fra i ghiacciai, laghi e fiumi".

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Costruire in funzione del cambiamento climatico

Nell’ambito del mandato cantonale, il settore Pianificazione Territoriale dell’IST (in collaborazione con ISAAC - SUPSI) sta conducendo uno studio delle isole di calore urbano. A partire dalla strategia per l’«Adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera» del Consiglio federale, il progetto identifica le isole di calore a scala territoriale e la percezione all’interno delle principali tipologie insediative, e pianifica interventi che ne limitino gli effetti negativi sulle persone e l’ambiente.

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ll progetto aveva l’intento di rafforzare la Governance Transfrontaliera nella gestione delle emergenze. A tale scopo è stato costruito un quadro conoscitivo comune condiviso delle normative, delle risorse e dei rischi, con focus su quelli legati ai pericoli naturali ed è stato reso operativo un team transfrontaliero di coordinamento (NUVRE).

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