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La newsletter che si evolve di continuo, tanto il tennis è ancora fermo a Nadal contro Gasquet 🤲


Una manciata di giorni di US Open, e fin qui tutto nella norma: i primi due maschi del tennis avanzano senza problemi, al terzo turno sono arrivati i soliti italiani e nel femminile c’è sempre il solito caos, ma a noi piace un torneo nel quale potrebbe vincere anche Mara Santangelo, sottrarla alla eventuale scrittura di un nuovo libro sarebbe fare un favore a tutti.
 
Vediamo di dare un canovaccio a questa newsletter, che dà il benvenuto ai nuovi iscritti e che si avvia nell’ultimo quarto dell’anno, dopo oltre due anni di uscite puntuali esclusi straordinari, anche per noi a novembre sarà tempo di tirare le somme e capire cosa fare nel 2023. D’altronde siamo professionisti, no? E quindi ora vediamo cosa è successo nei primi giorni di questo torneo. 


Sarà ancora Medvedev-Nadal?

Per rompere il ghiaccio con gli US Open, non abbiamo trovato di meglio che seguire Pablo Carreno Busta contro Dominic Thiem, che è in ripresa ma non è ancora pronto per questi livelli. All’austriaco servirebbe una scintilla come accaduto a Borna Coric, solo che il vincitore degli US Open 2020 sembra ancora molto indietro di condizione. Spiace.  

Poi abbiamo seguito gli italiani. Matteo Berrettini è riuscito a evitare la terza sconfitta consecutiva al primo turno sul cemento americano battendo facilmente Jarry, ci siamo spostati poi su Jannik Sinner contro Altmaier, un match vinto dal tedesco che giocava peggio fra i due. Per riconciliarsi con il bel giuoco, ci siamo sintonizzati su Lorenzo Musetti, che ha vinto di grande tigna un match di oltre quattro ore contro David Goffin, si è sdraiato a terra quando ha concluso Lorenzo, che ci sembra molto ispirato a New York. Fognini ha fatto il Fognini: ha mandato Karatsev avanti due set a zero prima di dargli 3-0 facilmente. Poi dice fai i pronostici. Lorenzo Sonego ha perso contro Thompson, non è più una sorpresa quando perde oramai.

Carreno Busta è un feticismo da intenditore (o da malato, tanto è lo stesso), così lo abbiamo seguito ancora quando ha incrociato Bublik, che ha giocato con voglia a set alterni e ha avuto setpoint per andare al quinto set. Il quarto parziale è stato di livello altissimo, ovviamente ha vinto Pablo, che dovrebbe raggiungere facilmente i quarti di finale, potrebbe giocare contro il vincente dell’altro probabile ottavo, Medvedev VS Kyrgios.

L’australiano sta facendo vacillare il nostro amore per lui, irreggimentato com’è nel tennis di chi pensa solo al tennis. Ha battuto Kokkinakis al primo turno con facilità e poi si è concesso un set di handicap contro il francese Bonzi. Per Medvedev fin qui tutto liscio, zero set persi contro Kozlov e Rinderknech. Al secondo turno non sono arrivati né Fritz né Tsitsipas, due che dovevano fare strada. Taylor ha perso contro Holt (ne parliamo dopo) mentre Stefanos ha perso contro Galan, uno dei nostri, in quattro set. I primi due set sono terminati 6-0 6-1 per il colombiano.

In molti (eufemismo) al nostro circolo ci hanno chiesto “ma come è possibile?”, d’altronde non abbiamo la qualifica di esperti a caso. “Problemi fisici? Tecnici?”. Noi: “A nostro MODESTO avviso, Stefanos ha solo problemi mentali riconducibili al legame famigliare. Sta crescendo con una madre e un padre ex atleti, pressioni enormi, anni che passano senza grandi successi e impossibilità di vivere il tennis, anche di vertice, con professionisti esterni al nucleo familiare, che inevitabilmente lo aiuterebbero a diminuire la pressione, svagarsi con meno sensi di colpa fuori dal campo e, quindi, giocare meglio”. Noi la pensiamo così. Giustamente, Stefanos ha giocato il doppio con il fratello, riuscendo a perdere contro Eubanks e Shelton, non esattamente McEnroe-McNamara.

Quando è tornato in campo nel secondo turno, Berrettini ha subito perso un set contro il francese Grenier, uno di quei giocatori fuori catalogo rispetto ai prototipi moderni. Hugo colpisce la palla con molte variazioni, usa tutti gli effetti e varia molto gli schemi non disdegnando la rete. C'era anche molto vento. Matteo è cresciuto durante la partita e ha evitato un pericoloso quinto set annullando sia palle break (che avrebbero mandato Grenier a servire per il set) sia un setpoint. Nel tiebreak del quarto Matteo è stato molto attento, il dritto ha fatto la differenza. Ora al terzo turno c'è Andy Murray, la versione light di Andy Murray sia chiaro, quella con meno features e le batterie di un iPhone usato.

Sinner ha poi giocato con Eubanks, 26 enne americano che tira a campare, classificato com’è fuori dai primi 100. L'americano non gioca male, ma sì è capito il perché della sua classifica quando ha avuto sulla racchetta la possibilità di andare a set point nel secondo set. Un mix di rovesci ballerini e poca dimestichezza nel gestire i punti importanti lo hanno condannato allo 0-3. Troppo poco per Sinner, solido ma non entusiasmante. Ora c’è Brandon Nakashima, altra partita per gli amanti del bel tennis.
Nel match contro Fognini, una racchetta vagante ha sbattuto sul naso di Nadal, la notizia è che non era di Fabio. Rafa al prossimo turno avrà Gasquet, ma agli ottavi potrebbe giocare contro Tiafoe, se l'americano batterà Schwartzman. In caso: 💥

Uno che sembra stare bene ma che deve essere ancora testato è Carlos Alcaraz, che abbiamo seguito mentre era sotto 0-2 nel primo set contro Coria. Da lì ha vinto 18 dei 19 punti seguenti. Sul 6-2 2-0, visto che l’arbitro non concedeva il +30 ad ogni game all’argentino, abbiamo virato su Musetti, che nel secondo turno ha giocato contro l'olandese Brouwer, 181 ATP. Decisivo il terzo set, vinto da Lorenzo dopo aver salvato palle break quando erano già un set per parte. Poi l'olandese è morto fisicamente. E quindi, considerato che Hurkacz si è fatto battere da Ivashka, ci sono solo quest’ultimo e Nakashima fra un ottavo di finale che metterebbe di fronte Sinner e Musetti. Speriamo.

Abbiamo dato un’occhiata anche a questo Brandon Holt, seguito dai media poiché figlio di Tracey Austin, che a NY ha vinto il torneo. Brandon ha 24 anni, è rientrato nel circuito dopo un tumore benigno alla mano destra ed è un onesto giocatore di rimessa, con la palla ancora leggera ma anche una grande tigna. Pedro Cachin è riuscito a batterlo solo al super tie break del quinto set. Due parole sugli ultimi, cari a Warning: l’argentino era 250 ATP a inizio anno, con questo terzo turno Slam, il primo della sua carriera, entra in top 60. Parliamo di un tennista che al massimo ha raggiunto i quarti di finale nel Tour. Storie belle da raccontare, cose che capitano di solito ai giocatori corsa e sudore e che valgono, relativamente, vittorie molto prestigiose. 

Intanto, forse abbiamo trovato un cinese. Wu Yibing, classe 1999, già numero 1 junior nonché vincitore degli US Open junior, ha raggiunto il terzo turno del torneo partendo dalle qualificazioni. Ha battuto Berankis, Travaglia e Moutet, percorso molto più difficile di tanti altri qualificati. Al primo turno ha superato Basilashvili per 3-0 e poi il portoghese Borges al quinto set. È diventato il primo cinese a raggiungere un terzo turno Slam dal 1946. Ad aprile era classificato al 1738 ATP, ora è 174. Chiuderà il suo torneo con Daniil Medvedev sul campo centrale, verosimilmente l’uscita migliore possibile. Ah, sono passati tre anni da questa intervista del russo in campo, in top 5 di sempre per quanto ci riguarda, stima infinita per i troll. 


L'effetto Serena sul torneo

Avevamo scritto che era inutile fare la preview del tabellone femminile. Non era pigrizia, infatti alla prima partita Simona Halep ha perso. In molti la davano per favorita. Osaka ha perso un paio di giorni dopo, non a sorpresa diciamo, così come Emma Raducanu, che si è tolto “il peso della vittoria del 2021”, così ha detto. Cioè non vedeva l’ora che arrivasse il torneo per perdere, complimenti vivissimi al suo team.

Ma parliamo di Serena Williams, che da circa 20 anni è colei che porta energia agli US Open, la donna nera che insieme alla sorella ha preso possesso del tennis femminile, una roba che prima era solo per visi pallidi, e che ora è roba di tutti. Era il 1999 quando vinse gli Open a 17 anni, prima afroamericana a vincere uno Slam dai tempi di Althea Gibson nel 1958, e prima fra uomini e donne dai tempi di Arthur Ashe a Wimbledon 1975. Già questo basterebbe, altro che risultati.

Stadio pieno ad ogni sua partita, perché come sappiamo potrebbe essere l’ultima, e invece già siamo già a due vittorie. Serena ha superato facilmente il primo turno contro Kovinic e poi ha giocato con la testa di serie numero due, Anett Kontaveit. E l’ha battuta, al terzo set. Ora c’è Ajla Tomljanovic, decisamente una cosa più agevole sulla carta. Può vincere il torneo? Perché no, basta che tenga fisicamente. Intanto ha giocato forse l’ultimo match insieme alla sorella Venus, battute in doppio la scorsa notte. Magari, se il torneo andrà bene, Serena potrebbe decidere di prolungare un po’ la sua carriera invece di dedicare più tempo alla famiglia, chissà. Comunque vada, sarà lei la stella cometa del tennis femminile.

Avanza anche Coco Gauff, della quale si sta parlando per via delle sue scarpe da tennis, il cui paintjob è stato curato da alunni di una qualsiasi scuola dell'infanzia. A noi piace come persona, è la Alexandra Ocasio Cortez dei campi da tennis, ma per il bel giuoco è meglio cercare altrove, e lo diciamo solo perché qualche sconsiderato continua a nominare lei e le Williams nella stessa frase. Chi le ha insegnato quel movimento di dritto giocando sui campi in cemento dovrebbe passare a insegnare agricoltura, l’ampiezza del movimento ricorda molto il gesto della semina ora che ci pensiamo. Coco ha battuto Ruse con qualche patema ed è approdata al terzo turno. Iga Swiatek (qualche game concesso a Paolini) è ancora in gara, nessun problema fin qui. Ah, ci sono ben 8 americane fra le ultime 32: Davis, Pegula, Collins, Keys, Gauff, Riske, Rogers e Serena Williams. Non male. E anche 4 cinesi, quindi un comunista ogni due liberal, infatti il mondo è messo come è messo.

E ora veniamo alle nostre donne, nostre nel senso di connazionali, non nell’accezione di proprietà, che al 25 settembre ancora manca un po’, poi vedremo dove chiedere asilo politico.

Dopo un esordio nel quale era sotto di un break e di un set contro Bondar, Camila Giorgi è riuscita a spuntarla al terzo set. Un classico. Al secondo turno, contro Madison Keys, Giorgi si è portata sul 5-2 in suo favore nel parziale decisivo in un match che avrebbe potuto svolgersi al Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, in Sardegna. Il match era una gara di pallate senza molto senso. Ovviamente, Camilla si è fatta rimontare e ha perso. Un classico anche questo. È successo che al match tiebreak ha giocato senza nessun criterio logico, mentre Madison Keys ha rallentato un po’ tenendo la palla in campo. Oltretutto, quando Keys ha fatto il punto del 7-5 in suo favore, Camila si è avvicinata a rete per stringerle la mano, poi ha virato verso l'asciugamano quando ha realizzato che c’era ancora da giocare. Vabbè, ma che vuoi commentare.


Terzi turni che forse seguiremo

Magari ci sarà da perdere qualche ora di sonno, e quindi valutate con estrema attenzione, però qualcuna di queste partite potrebbero risultare interessanti. Fate sempre le vostre valutazioni eh, noi siamo in smartworking quindi dormiamo dopo pranzo 😎
 

Gauff 🆚 Keys
E se vincesse Madison? A noi non sorprenderebbe.

Collins 🆚 Cornet
Alizé sta giocando bene, e non perché ha battuto Raducanu. Così come Collins, e non perché ha battuto Osaka. Urla e boccacce assicurate fra le due.  

Muguruza 🆚 Kvitova
Due nomi grossi, possibile che una delle due arrivi in fondo in questo incerto tabellone femminile, salverebbe la faccia del torneo, non quella del tennis femminile. 

Andreescu 🆚 Garcia
Bianca ha battuto Tan e Haddad Maia, quindi non sta messa proprio male. A NY ha vinto, ricordiamolo, Garcia è in forma. Potrebbe essere una bella partita. Potrebbe farsi male Bianca prima di arrivarci.

Berrettini 🆚 Murray
Matteo non può aver paura di questo Murray, che è in miglioramento rispetto al 2021. Però non si sa mai, è sempre un vecchio leone. Noi diciamo 3-0 Matteo. 

Norrie 🆚 Rune
Match che potrebbe diventare interessante per via del confronto di stili, e anche per la personalità di Holger. Ma magari è un 3-0 Norrie in un paio d’ore, vedrete che andrà così. 

Shapo 🆚 Rublev
Isteria, racchette sfasciate, urla, madonne: mettete soldi sul quinto set.

Gasquet 🆚 Nadal
17-0 i precedenti per Rafa, la prima volta che giocarono contro fu nel 2004; mettete subito 10 euro su Gasquet, a fondo perduto. 


 ZONA RITIRI 👋


Merita una menzione speciale infine l’ultimo match in carriera di Sam Querrey, uno che è stato 11 ATP e che a Wimbledon, nel 2017, raggiunse la semifinale battendo il numero 1 del mondo Murray. L’anno prima, sempre sui prati inglesi, aveva battuto pure Djokovic. Insomma, non un peregrino. Il 7 ottobre Querrey compirà 35 anni, ha deciso di lasciare il tennis e l’ha fatto con una sconfitta contro Ivashka. Ci lascia in eredità due grandi cose: la fuga notturna col jet privato dell’amico da Mosca con moglie e figli tutti positivi al coronavirus per fuggire alle restrizione russe, e una delle gif più belle di sempre, che spiega perché è un fenomeno ad aver raggiunto quei risultati.
E non giocherà più anche Andrea Petkovic, sconfitta dopo due ore di lotta contro Bencic. “Spero di essere ricordata per la grinta e la tenacia che ho messo in ogni partita, compresa quest’ultima, e per il rispetto verso il gioco e le avversarie. Ho sempre lottato per ogni punto e ho sempre cercato di essere il più professionale possibile”. Ragazza intraprendente, interessante, diversa dal solito, spiritosa. Mancherà. Anche lei lascia gif strepitose.
Tocca purtroppo annoverare in questa sezione anche Benoit Paire, che forse ha finito di giocare per quest’anno. Esce alla grande, sconfitto da Cameron Norrie, con un punteggio strepitoso: 6-0 7-6(1) 6-0. La sua firma in calce c’è sempre, nel bene e nel male. Su Instagram ha detto che forse si ferma, che deve pensare, ma soprattutto ha chiesto alla fanbase di suggerire un posto dove andare a curarsi, fra Ibiza, Mykonos e qualche altra località nota per i benefici mentali che il trascorrervi del tempo può apportare. Noi siamo reduci da un mese di Grecia con la lettura dell’Iliade sulle spiagge del Dodecaneso, sapete bene cosa abbiamo votato.

CITAZIONE DELLA SETTIMANA

«Sono così professionale al momento che non mi sento me stesso. Non ho mai pensato che la finale di Wimbledon mi avrebbe trasformato in quello che sono ora, pensavo mi avrebbe fatto effetto contrario»
NICK KYRGIOS
Un irriconoscibile Nick Kyrgios, passato al lato oscuro della forza. Temporaneamente, si spera. Si è addirittura lamentato che agli US Open si fanno le canne sugli spalti come un Giovanardi qualunque. Nick riprenditi, veramente, altrimenti sei fuori dalla scuderia.

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Oltre 11 mila caratteri, edizione lunga, e gratis. Nessuno si azzardi a lamentarsi, che poi la mettiamo a pagamento altrimenti. Buon weekend cari lettori, speriamo di ballare ancora venerdì prossimo 😉
Warning è a cura di Claudio Giuliani
Persona non grata. Romanista, l'heavy metal mi ha salvato la vita. Diplomato con fatica all'ITIS, ho studiato aggiustaggio e fatto il militare. Tennista di periferia dal rovescio rigorosamente a una mano, campione in carica 2022 della Coppa Gabbiani a squadre limitata 3.3 (grazie alla panchina fatta in finale), "uno degli Over 40 più belli di Roma", persona modesta.
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