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Perché non smettiamo di documentare le lotte civiche per l'ambiente, la salute e la legalità.

La comunità di Casale Monferrato non si arrende e chiede ancora Giustizia. La stessa che gli è stata negata nel 2014 quando la Corte di Cassazione annullò per prescrizione la sentenza che condannava Stephan Schmidheiny - patron della Eternit - a 18 anni di reclusione per disastro ambientale, cancellando anche il risarcimento ai familiari delle vittime della fabbrica di cemento e amianto. Si stima che all’anno più di 3000 persone perdano la vita a causa di mesotelioma e di altre malattie asbesto-correlate, almeno 50 di esse solo a Casale Monferrato.

Anche Cittadini Reattivi era presente, mercoledì 9 giugno, nell’aula Magna dell’Università del Piemonte Orientale di Novara, attuale aula per le udienze del processo Eternit Bis, per documentarne l’inizio. Moltissime le associazioni - tra cui Afeva, Legambiente, Medicina Democratica - che, insieme alla città di Casale Monferrato, lo Stato Italiano, la Regione Piemonte e la Provincia di Alessandria, si sono costituite parte civile: ora si attendono le decisioni del Presidente della Corte di Assise per sapere chi verrà ammesso al procedimento. Prossima udienza prevista per il 5 luglio.

“Oggi chi muore a Casale di mesotelioma non sono più gli ex-operai della fabbrica, ma i cittadine e le cittadine tra i 50 e 60 anni che hanno respirato il polverino bianco che avvolgeva la città, ignari, da bambini”, dichiara per Cittadini Reattivi Giuliana Busto, presidente dell'Associazione Familiari e Vittime dell'amianto.

Un dramma dell’amianto che non possiamo dimenticare. Oltre 370 mila siti pubblici e privati ne sono ancora contaminati in tutta Italia.  Tema che da sempre documentiamo e su cui abbiamo prodotto le più importanti inchieste nazionali di cui trovate traccia sul nostro sito.  Così come nel nostro doc-inchiesta “La rivincita di Casale Monferrato” che racconta come proprio Casale Monferrato, sia il primo comune in Italia e in Europa ‘amianto free’ e come tutte le generazioni siano coinvolte nella battaglia contro la fibra killer. Esempio ricordato anche in occasione dell’Earth Day 2021, su One People One Planet.

E se il primo grado del processo “Ambiente Svenduto” ha dato i primi risultati per i cittadini che da anni lottano a Taranto con condanne per un totale di 280 anni, il nostro auspicio è che anche in Piemonte la Giustizia possa fare il suo corso. 

La crisi sanitaria, sociale ed economica scatenata dal #Covid19 non può farci dimenticare, anzi, evidenzia drammaticamente, la crisi di un modello di sviluppo non rispettoso dell'ambiente e della salute, che sperpera fondi pubblici. 

Ce lo ricordano dalla Val di Susa, dove il prossimo 12 giugno ci sarà un’altra marcia popolare contro l'avanzamento del Tav Torino Lione, la grande opera più costosa d'Europa, a grande impatto ambientale e climalterante, come abbiamo documentato in un nostro approfondimento a partire dall’analisi della Corte dei Conti europea. I cui costi sono lievitati dell’85%, mentre occorreranno 50 anni per compensare le emissioni di CO2. Tema che avevamo affrontato con uno dei maggiori esperti, l’ingegnere Alberto Poggio, intervista che potete rivedere sul nostro canale Youtube. 

Più lentamente, meno, meglio, più bello” è il mondo che vorremmo, è il modello di sviluppo sostenibile a cui tutti dovremmo aspirare, specie dopo questa pandemia. Anche questo motivo, vi invitiamo a un appuntamento speciale. Sabato 12 giugno alle ore 17.30, al Festival della Lentezza, alla Reggia di Colorno si diranno “Ancora due parole sul Next Generation EU”. Incontro moderato dalla nostra Rosy Battaglia a cui partecipano le Sindache dei Comuni Virtuosi, la vice presidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein e il Ministro dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

C’eravamo a Roma a documentare il presidio dei cittadini e dei Genitori Tarantini il 12 e 13 maggio, c’eravamo a Novara per seguire le vicende del processo Eternit mercoledì scorso, ci saremo anche sabato 12 giugno a Bussoleno per documentare la Marcia Popolare No Tav.

Come diceva Hannah Arendt: “tutto quello che non viene raccontato è destinato a ripetersi”. Anche per questo nonostante le difficoltà non abbiamo interrotto il nostro lavoro di documentazione e inchiesta civica sulla domanda di giustizia dei movimenti civili italiani. Ma abbiamo sempre bisogno del vostro sostegno.
 


Rosy Battaglia e Nicola Petrilli
per Cittadini Reattivi APS

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