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Ora che stava per andare a riprenderselo, provava a capire le vite che avevano vissuto, quelle che c'erano state prima, quelle che erano venute dopo.
Le sembrarono molte, e tutte importanti a modo loro.
        

Murene, Manuela Antonucci

Una cosa che ho scoperto

Prima è il nuovo podcast di Sara Poma: dopo Carla, una ragazza del Novecento, ecco un altro progetto che ricostruisce una vita mescolando storia d'Italia e storie personali.

Al centro c'è Maria Silvia Spolato, la prima donna a fare coming out in pubblico: è il 1972 e durante una manifestazione femminista tiene in mano un cartello dove c'è scritto Fronte di liberazione omosessuale. È lì che cambia tutto.

Sei puntate per dare voce a chi c'era prima, a chi ha lottato con coraggio contro le discriminazioni quando tutto era ancora più difficile di adesso: mi sono commossa tanto e alla fine ne sono uscita con il cuore piccolissimo e spalancato insieme.

Vorrei che lo ascoltasse chiunque perché è un capolavoro di umanità. Io andrei casa per casa a consigliarlo.

Una cosa che ho imparato

F. vive a Londra. Non ci vediamo dal 2013, quando per caso ci ritroviamo accanto su un pullman Marozzi direzione Benevento e passiamo il viaggio a farci il riassunto delle reciproche puntate precedenti. Adesso è a Roma per 24 ore, mi scrive dal nulla e io mi stupisco di me perché rispondo subito: Sì, vediamoci.

Quante cose sono cambiate in questi anni? Tante, eppure allo stesso tempo nessuna: stiamo due ore al tavolino di un bar a parlare di sogni, idee pazze e momenti tremendi. Sembrano passati solo cinque minuti da quando preparavamo insieme gli esami all'università e ci lanciavamo in strane performance teatrali. Non ero così felice da non so quanto tempo.

Ci ho messo tutta la vita, ma alla fine ho imparato: basta bruciare i ponti. Non voglio più sentire l'odore della cenere, voglio innaffiare i legami importanti tutte le volte che posso.

Una cosa che mi ha fatto cambiare idea 

Riunione di redazione su Zoom in cui si parla di 2022, nuovi libri e nuovi progetti. A me viene da piangere. Iniziano a scendermi le lacrime, abbasso la testa per non farmi vedere e penso Basta, non ce la faccio più.

Sono mesi che provo un malessere forte quando lavoro, perché mi sembra che occuparmi tutti i giorni di social mi abbia consumata: ho provato a razionalizzare, a darmi del tempo, ma dopo nove anni senza staccare mai davvero con la testa, è come se di me non fosse rimasto più niente. Faccio tutto col pilota automatico, sono vuota.

Allora succede che dopo la riunione per la prima volta decido davvero di ascoltarmi: piango tutte le mie lacrime, parlo con le persone vicine, prendo coraggio. Dico ad alta voce una frase che mai avrei immaginato prima: Basta, adesso lascio.

Un lunedì di fine maggio torno in casa editrice dopo mesi, sto a casa da ottobre: succede davvero, mi dimetto. Poi inizio a stare meglio.
E tu, come stai?

Mi racconti le cose che hai imparato, scoperto o che ti hanno fatto cambiare idea? Se ti va, puoi scrivermi rispondendo a questa mail. 

Ci rileggiamo a luglio.

Ti abbraccio,
Valentina

Una presentazione a Roma

Il 24 giugno esce Neroconfetto, il libro d'esordio di Giulia Sara Miori: giovedì 1 luglio alle 18.30 sono con l'autrice nel giardino del Brancaleone a Roma, per presentarlo dal vivo durante 5x5 editori: piccola fiera di editoria indipendente. Non vedo l'ora.

L'ingresso è con tessera Arci (è stata prolungata la validità della tessera 2020/2021 fino al 31 dicembre dell'anno in corso; chi non ha la tessera deve fare pre tesseramento qui)

Ci vediamo lì?

Ancora un po' di cose

  • prossimi appuntamenti con il gruppo di lettura Strategie Prenestine: il 22 giugno parliamo della cinquina del Premio Strega su Zoom; il 6 e il 13 luglio ci rivediamo dal vivo dopo mesi e mesi. Vieni anche tu? Per sapere tutto iscriviti alla newsletter o seguici su Instagram
     
  • una cosa che non sai di me: uso sempre la stessa borsa verde comprata al mercato di Porta Portese almeno quindici anni fa. È graffiata, rovinata, ma io non la lascio. L'ho pagata cinque euro, è uno dei tesori più preziosi che ho.

Sono Valentina Aversano, un'esperta di comunicazione digitale che ama raccontarti i libri, la lettura e i progetti culturali che non conosci ancora.

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L'immagine di Basilico è di Ottavia Baldi




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