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14 giugno 2021

Musicale

La newsletter sul mondo della musica a cura di Giovanni Ansaldo.

Lorde. (Dean Chalkley)

L’estate di Lorde In questi giorni la cantante neozelandese Lorde è tornata con il singolo Solar power, la cui copertina è diventata un meme nel giro di poche ore. Solar power è un pezzo dall'atmosfera estiva, con una melodia anni sessanta, scritto e prodotto insieme a Jack Antonoff (uno che ha lavorato con il meglio del pop statunitense, a partire da Lana Del Rey). Alla batteria tra l’altro c’è Matt Chamberlain, che ha suonato in Western stars di Bruce Springsteen e Rough and rowdy ways di Bob Dylan. Il nuovo disco di Lorde è molto atteso, visto che non pubblica niente dal 2017, anno di uscita di Melodrama. Non c’è ancora una data di uscita, ma a questo punto dovrebbe arrivare presto.

Biglietti in cambio di un vaccino Il festival statunitense Lollapalooza si è inventato un modo per convincere le persone a vaccinarsi contro il covid-19. Chi si prenoterà per ricevere una dose il 26 giugno a Chicago avrà in cambio un pass per una giornata della manifestazione. La nuova edizione del Lollapalooza, uno dei più importanti festival statunitensi, si terrà 29 luglio al 1 agosto dal Grant park di Chicago: sul palco saliranno artisti come Foo Fighters, Post Malone, Tyler the Creator, Miley Cyrus, Megan Thee Stallion e Band of Horses.

Cosa è uscito questo weekend A parte il singolo di Lorde, nel fine settimana è stato pubblicato il nuovo album dei Migos, uno dei gruppi trap più famosi del mondo: s’intitola Culture III e non è niente male; è uscito Black metal 2, nuovo bellissimo disco del cantautore britannico Dean Blunt; sono tornate le Sleater-Kinney, rock band femminile di Olympia; Alessandro Cortini, il tastierista emiliano naturalizzato statunitense in forza ai Nine Inch Nails ha pubblicato il suo nuovo disco solista, SCURO CHIARO, e Mahmood ha fatto uscire il suo secondo disco, Ghettolimpo.

E cosa uscirà questa estate Il sito Pitchfork ha fatto una lista dei 51 album più attesi dei prossimi mesi. Dentro ci sono Billie Eilish (30 luglio), i colombiani Bomba Estéreo (2 luglio), Lana Del Rey (4 luglio), Little Simz (3 settembre) e gli Smile, la nuova band di Thom Yorke e Jonny Greenwood, anche se in realtà Pitchfork scrive che i piani discografici della band al momento sono “poco chiari”.

Economia e industria musicale

Buone notizie per i club italiani Il 9 giugno la Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno in cui chiede al governo di dare un riconoscimento giuridico ai locali italiani che ospitano musica dal vivo, come già avviene per cinema e teatri. Si valuta anche la possibilità di formare una commissione ministeriale dedicata a questo tema. Se la cosa andasse in porto, secondo le associazioni di categoria, i live club potrebbero finalmente avere più tutele e sostegno economico, fondamentale dopo la chiusura causata dalla pandemia. Attualmente nel nostro paese il 49 per cento dei locali di musica dal vivo non è sicuro di riuscire a riaprire alla fine dell’emergenza sanitaria.

Il giusto compenso Una nuova iniziativa della Sony potrebbe permettere ad alcuni artisti che hanno firmato dei contratti discografici prima del 2000 di ricevere per la prima volta il pagamento delle royalty. È stata la stessa etichetta ad annunciarlo. Di solito un contratto discografico è una specie di accordo per prendere in prestito soldi da una casa discografica, che investe su un artista sperando di realizzare un profitto pubblicando il suo album. Se però un artista non riesce a vendere abbastanza dischi per coprire gli anticipi, il reddito futuro viene usato per finanziare il rimborso del debito. Ora grazie alla decisione della Sony invece il debito verrà ripagato con i soldi guadagnati dallo streaming. Questa decisione, fa notare il sito Music Business Worldwide, è "storica" ed è positiva soprattutto per i musicisti neri, tradizionalmente penalizzati dagli accordi con le major.

Da tenere d’occhio

Jenevieve. (Dr)

Nome: Jenevieve
Città: Miami/Los Angeles
Età: 23 anni
Genere: rnb, soul, pop
Perché ascoltarla: questa giovane cantante è cresciuta a Miami ma vive Los Angeles. Cita Michael Jackson, Aaliyah, Whitney Houston, Quincy Jones, Prince e i Beatles tra le sue influenze principali. Finora ha pubblicato solo tre singoli, tra i quali spicca il più recente Eternal, dove la sua voce piena di effetti fluttua su una base rnb a tinte notturne. Jenevieve assicura che il suo disco d’esordio è quasi pronto, quindi la risentiremo presto.

La canzone

Pasquale Mirra e Gianluca Petrella. (Roberto Cifarelli)

Da qualche mese la Tǔk Music, la casa discografica fondata dal jazzista italiano Paolo Fresu, ha lanciato un’etichetta parallela dedicata ai suoni elettronici soul e funk. Tra le prime uscite c’è Correspondence, album realizzato in collaborazione tra il trombonista Gianluca Petrella e il vibrafonista Pasquale Mirra. Un lavoro difficile da etichettare, che usa molto l’elettronica e spazia tra ritmi occidentali, carioca e afrobeat. Il disco è aperto da Everyday magic, un brano costruito su un lento ma irresistibile crescendo.

“Ho scritto Everyday magic mente improvvisavo in studio insieme a Pasquale Mirra. Siamo partiti da alcune sequenze ritmiche che avevo preparato mesi prima. Lo faccio spesso, metto da parte delle basi sapendo che prima o poi ci suonerò sopra. A quella sequenza abbiamo aggiunto trombone e vibrafono”, racconta Gianluca Petrella. “Anche gli altri brani del disco sono nati in questo modo. In generale abbiamo fatto piccole sovraincisioni, cercando di ottenere un suono molto simile a quello che abbiamo dal vivo. Meno suoni ci sono, più lo stile di un brano è definito, efficace”.

Parlando di Correspondence, il musicista aggiunge: “Abiamo cercato di racchiudere nel disco vari ritmi, sia quelli ottenuti con strumenti elettronici sia quelli creati da tre percussionisti. È vero che alcune cose ricordano l’afrobeat, è inevitabile, ma non è stato fatto di proposito, è venuto fuori in modo naturale. Quando faccio musica mi piace inseguire una spinta primordiale, qualcosa che esiste a prescindere dalle strutture formali”.

Gianluca Petrella è un musicista inquieto, a cui piace spaziare molto tra i generi. Nella sua carriera ha collaborato con artisti più disparati, da Enrico Rava alla Sun Ra Arkestra, da Jovanotti a Dj Gruff. “Non amo le etichette. Quando scrivono che sono un ’trombonista jazz’ mi piglia un po’ male, sembra una definizione uscita fuori da un algoritmo di Google. Se qualcuno passasse un paio di giorni con me mentre lavoro o ascolto musica, capirebbe chi sono davvero. Preferisco non ragionare mai sulla base dei generi, lo trovo riduttivo”.

Questa settimana su Internazionale

Sul sito ci sono i dischi da salvare di Daniele Cassandro e la canzone del giorno di Alberto Notarbartolo. Sul settimanale Claudia Durastanti parla dei Måneskin.

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