vorrei iniziare questo saluto di un anno scolastico che ha messo sicuramente alla prova la nostra resilienza (per usare una parola molto in voga da un po’ di tempo a questa parte): i problemi economici, la chiusura per la questione pandemica, la faccenda della caffetteria…
La parola resilienza ha un’origine latina dal verbo resilire che si forma con l’aggiunta del prefisso re al verbo salire, saltare fare balzi, zampillare con il significato immediato di rimbalzare, ripercuotersi, ma anche quello traslato di contrarsi, ritrarsi.
Credo che questa abusata parola racchiuda in sé un fondamento antroposofico potentissimo: la capacità di saper slanciarsi in una prospettiva nuova, un rialzarsi dopo un essersi contratti per vari motivi e situazioni che ci coinvolgono.
Vorrei condividere con voi un’immagine di una pianta dalle foglie verdi chiamata Zamioculcas è una presenza silenziosa nel mio appartamento ed anche per una come me negata per il giardinaggio, è un esempio di indiscutibile resilienza ormai da anni orsono: con le sue foglie verdi smaglianti su tre o quattro steli legati con lo spago, resiste, senza perdere il suo splendore.
Credo che in una grande scuola come la nostra sia indispensabile ricollegarci sempre alla fonte primaria che sorregge questa pedagogia e nutrirci, credo sia indispensabile, aiutarci come quegli steli con lo spago che sorreggono la pianta, sorreggere con buon senso i nostri principi educativi e rinnovarci sempre in percorsi nuovi che possono arricchirci continuamente.
Questo il mio augurio per un nuovo anno
Cristina Battaglini
Per la Conduzione Scuola
FESTA DEL FUOCO
Carissimi tutti,
a malincuore, sentito il parere del medico cantonale, non possiamo fare altro che prendere atto dell’impossibilità di poter concludere l’anno scolastico, per il secondo anno consecutivo, con la nostra amata Festa del fuoco. Abbiamo cercato in tutti i modi soluzioni alternative ma tutte avevano come limite un contingente massimo di 50 persone, numero che non permette, eludendo a esclusioni di ogni sorta, di contemplare il senso della festa come riunione di tutta la comunità.
Per coloro che non hanno ancora avuto occasione di vivere la Festa del fuoco della nostra scuola, cerchiamo di spiegare in cosa consiste.
La sera dell’ultimo giorno di scuola, sebbene la data più appropriata sarebbe il 24 giugno (giorno di San Giovanni Battista), ci si incontra tutti (genitori, docenti, allievi) sul piazzale della scuola e dopo una cena conviviale, alle prime avvisaglie del buio, si assiste all’accensione della grande pira, meticolosamente predisposta nel pomeriggio al centro del piazzale.
Il rituale d’accensione è solitamente portato dai ragazzi della classe che chiude il percorso nella nostra scuola, nel passato la dodicesima classe, dal prossimo anno la tredicesima.
A fuoco acceso si iniziano ad intonare danze e canti antichi (vedi video allegato) ruotando attorno al falò.
Quando il fuoco placa le proprie fiamme, si predispongono le braci, permettendo ai più audaci di compiere il salto oltre il fuoco.
Mantenere vivo il fuoco di San Giovanni è simbolicamente molto importante sia come comunità che come individui.
La festa di San Giovanni era molto sentita in passato ed era considerata il Natale dell’estate, anche perché esattamente all’opposto nel calendario solare rispetto alla natività di dicembre.
Si credeva che nella notte del Natale d’estate avvenissero prodigi e meraviglie. Per questo si accendeva il falò e si bruciavano erbe odorose per allontanare folgori, tuoni, demoni e tempeste.
Tale rito scaturisce dalla data della festa, il 24 giugno, giorno a ridosso del solstizio d’estate, quando il sole è al culmine dell’apogeo.
Il 24 dicembre siamo nel momento dove la luce solare torna a vincere sulle tenebre; il 24 giugno siamo al punto di maggiore luminosità dell’astro solare. Paradossalmente la luminosità inizierà proprio a lasciare spazio al buio che ci riporterà al Natale dove questa luminosità riprenderà a crescere, a partire dalla nostra interiorità, fino ad espandersi su tutta la terra.
Dal punto di vista della terra come essere vivente, se prendiamo l’immagine del sistema respiratorio, la terra si trova, al momento del solstizio d’estate, al punto di massima espirazione. Questo lo si osserva anche quale culmine della fase vegetativa, ovunque in questo giorno verde e fiorita…
GRAZIE di cuore a chi ha lavorato e a tutti i buongustai
che hanno apprezzato…
…e arrivederci al 25 luglio
(con salsicce umbre!)
Auguriamo a tutti una bella e riposante estate.
Il team “verde”
APERITIVO
Il Gruppo Iniziative ed il Team Caffetteria vi invitano all'ultimo aperitivo dell'anno:
SABATO 19 GIUGNO 2021 ORE 18:30
che prevede al costo di 20 chf :
Pane di Lorenzo al Farro + assaggio di olio ligure e pugliese;
Un trancio di Pizza di Chef Lorenzo
Due arrosticini di Ricky e Miriam
Olive
Acciughe sott'olio
Patatine
Bruschette con patè di Olive
Un bicchiere di vino da tavola toscano bianco
Un bicchiere di vino da tavola toscano rosso
Boule di cereali conditi
Inoltre sarà possibile acquistare il pane di Lorenzo e olio pugliese e ligure.
Le classi V di Origlio e Minusio hanno partecipato alle Olimpiadi.
Le 6 squadre capitanate da Afrodite (maestra Michèle), Zeus (maestro Nicolò), Poseidone (Max un papà), Athena (maestra Sophia), Demetra (maestra Sonia), Era (maestra Tatiana) si sono sfidate in diverse discipline: lo sprint, il lancio del peso, il salto della rana, il lancio del giavellotto, la maratona.
Per i prossimi numeri di Infosteiner ricordiamo a genitori e collaboratori che ci possono inviare le notizie che vorrebbero pubblicare entro
il lunedì mattina ore 10:00.
Partecipa scrivendoci quello che stai organizzando, raccontaci novità, eventi o notizie che possono essere interessanti per la comunità. Puoi allegare testi e foto. Scrivi a: infosteiner@scuolasteiner-lugano.ch