La maestra di prima si appresta a consegnare le pagelle, a leggere le poesie. La pagella in prima classe consiste in una poesia che il maestro scrive appositamente per ogni allievo. Ad essa si accompagna un disegno. Gli allievi ricorderanno per sempre questo dono prezioso che ogni maestro elargisce ai suoi cari allievi.
Le parole e l'immagine non vogliono definire bensì caratterizzare amorevolmente il momento evolutivo che il bambino sta attraversando.
 

In quest’anno molto particolare la figura di San Francesco, ancor più che mai, nella seconda classe ci ha portato un bellissimo senso di comunità e di protezione!

Da un punto di vista pedagogico i santi aiutano i bambini a superare l’istintualità che abbiamo in comune col regno animale: San Francesco riesce a rendere il famelico lupo una creatura che sa  convivere con gli uomini, così anche gli esseri umani possono riconoscere e superare gli aspetti più ‘bassi’ che sono presenti nell’anima umana.

Con la recita San Francesco e il lupo di Gubbio la classe ha messo in scena questa specifica trasformazione alchemica degli istinti più bassi portando l’elemento spirituale dell’io a poterli dominare; è questo il profondo messaggio pedagogico di Rudolf Steiner. I bambini hanno potuto fare un lavoro con la giocoleria che rappresenta la gioia di vivere di Francesco e il suo amore per la comunità e per tutte l creature!

Ci siamo tutti divertiti molto e abbiamo gioito rivivendo la biografia di una persona così umile e nello stesso tempo così grande da essere ricordata fino ai nostri giorni!

Maestro Giuseppe

Ciao a tutti ,
Quest’anno la scuola sarà presente alla corsa 4charity a Lugano il 29.8. È un grande evento e ci sono diverse associazioni presenti, tra cui noi, a cui potranno essere devolute le tasse d’iscrizione.
Naturalmente siamo tutti calorosamente invitati a partecipare, sia per portare il nostro contributo, ma soprattutto per fare vedere che ci siamo ☺️.
Invitate gli amici, i parenti, i vicini 💕!
 
 
Gruppo Iniziative
http://stralugano.ch/
 

Introduzione
Durante l’uscita a Zurigo, la visita al Kunsthausmuseum si è incentrata su osservazione e confronto di alcune specifiche opere, tra XVIII, XIX e XX secolo. Infatti, nel museo, che può vantare una grande quantità e varietà di opere (tra cui quelle di famosissimi artisti), ci siamo dovuti  necessariamente concentrare su di un numero limitato di quadri e sculture. Abbiamo dunque confrontato tra loro qualche opera di Canaletto, Monet e Richter (pittore contemporaneo tedesco i cui lavori erano temporaneamente esposti), poi alcune sculture di Giacometti e Rodin.
‘Le Palais Ducal vu de Saint-George Majeur’ di Monet, raffigurava una veduta sulle acque e su alcuni palazzi veneziani, in un’atmosfera dalla luce diffusa e vellutata, resa dai colori tenui delle pennellate: peculiare caratteristica di tali pennellate è il fatto che accostano colori differenti in un modo mescolato e talvolta, osservando il quadro da vicino, trovo personalmente persino lievemente sgradevoli ed azzardati questi
accostamenti . Se guardo l’opera si socchiudono gli occhi, oltre a vedere quella che ci appare come una fusi one delle singole pennellate, ci
si rende conto del semplice fatto che le forme , già approssimate , scompaiono: sono i colori a delineare nel loro abbozzo leggero e
sospeso prevalendo nel complesso del dipinto.
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Le classi V di Origlio e Minusio hanno partecipato alle Olimpiadi.
Le 6 squadre capitanate da Afrodite (maestra Michèle), Zeus (maestro Nicolò), Poseidone (Max un papà), Athena (maestra Sophia), Demetra (maestra Sonia), Era (maestra Tatiana) si sono sfidate in diverse discipline: lo sprint, il lancio del peso, il salto della rana, il lancio del giavellotto, la maratona.

Queste varie quarantene, vissute in questo 2021 in particolare, mi hanno solleticato la voglia di tirar fuori da una cartella nascosta negli angoli remoti della scrivania del mio laptop , delle raccolte poetiche che non meritavano di stare lì, in gatta buia, nei meandri di un computer al quale nessuno avrebbe avuto accesso, le quali ( chissà per quale assurdo motivo) potranno forse essere fortificanti per certi animi affini, come me, al mondo greco antico.

Ebbene, è con questo slancio vitale che ho deciso di dare luce a questi componimenti ridandogli la degna vita che si meritano: dentro a un libro stampato.
La bella carta che canta vittoria nell'essere viva e sfogliabile! 

Certo è passato tanto tempo da quando questi versi sono venuti al mondo, alcuni forse prima del mio già primo libro stampato Psikiatria che qui voglio ricordare con estremo affetto.

La follia e la tragedia greca, come l'ho provate guardare io, con gli occhi di una ragazza contemporanea, in fondo, sono due tematiche affini: si respira il dolore radicato in certe consapevolezze, la fatica di esseri umani.

Vi auguro buona lettura, se vorrete compiacervi un pò di tale ardito svago,  per noi uomini moderni che abbiamo perso il piacere di sfogliare un libro, ma tanto vale provare un pò a ri- assaporare questo bel gusto di perdersi in rime sparse.

Grazie a chi, fino ad ora, mi ha sempre sostenuto.

PS. Questo articolo non ha nessun intento pubblicitario, il ricavato del libro andrà interamente alla casa editrice che, ci tengo a dirlo, non mi ha richiesto nessuna quota di pubblicazione.

  L'intento è quello di motivare chi abbia qualcosa di proprio, a tirarlo fuori, poiché la voce è sempre degna di essere udita; che questa iniziativa personale possa essere di stimolo per altri.

Nel piano di studi, come insegnante, calco molto sulla poesia; oltre alla magnifica epoca di poetica che la didattica Waldorf contiene, mi piace portare questa tipologia di scrittura nelle ore di italiano, per me è un approccio alla vita, un descrivere perfetto delle sfumature dell'esistenza che gli adolescenti amano cogliere... 

Un grazie speciale alla casa editrice Libero di scrivere

Cristina Battaglini