Dear friends,

We wish you all a happy and restful summer break, and we look forward to seeing you again next September!

The members of the Labont

Alfabeto del futuro: Progetto
Maurizio Ferraris e Giovanni Durbiano - Rai Cultura

Il progetto, e anzitutto quello architettonico, non sembra essere cambiato. Dopotutto, è una intuizione del progettista. Ma in effetti non è così, e quando oggi parliamo di “progetto” indichiamo qualcosa di molto diverso da ciò che era pochi decenni fa.
Maurizio Ferraris in dialogo con Giovanni Durbiano, ordinario di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino.

Maurizio Ferraris, professore di Filosofia Teoretica presso l'Università di Torino, è senza dubbio uno dei più noti e autorevoli filosofi italiani in attività. Questo suo ultimo libro rappresenta il punto forse più alto nell'ambito della sua vastissima produzione scientifica. Documanità è uno dei numerosi termini creati dalla fantasia linguistica dell'autore di questo libro (altri sono isteresi, webfare, produmanità etc.). La "documanità" in fondo siamo noi. Gente che è passata attraverso una rivoluzione ontologica ed economica senza eguali. L'aspetto forse centrale di questa rivoluzione, di cui Ferraris vuole dare conto, è costituito dal fatto che oggi viviamo in un mondo in cui il consumo diventa automaticamente produzione. [Continua a leggere]

La frontiera del webfare
Adriano Favole - La Lettura (11/07/2021)

Più o meno un anno fa la pandemia ci concedeva la sua prima pausa estiva. Mi aveva colpito allora il fatto che, da ogni parte, provenivano inviti non tanto a lavorare, a produrre, a recuperare il tempo che ci sembrava di aver perso chiusi in casa dal confinamento, bensì a consumare. Andare in vacanza, sedersi al ristorante, comprare vestiti, forse poter assistere a un concerto erano i messaggi che ci trasmettevano pubblicità, social e mezzi di informazione.Ora, seguendo il buon senso comune, la cosa sembrava avere un carattere contradditorio: se, per mesi, la produzione aveva rallentato, come era possibile uscirne consumando? Una risposta viene da uno dei contributi più illuminanti alla comprensione della nuova era che stiamo vivendo, profondamente trasformati da una rivoluzione telematica a cui il virus ha impresso una velocità inattesa: Documanità di Maurizio Ferraris (Laterza). [Continua a leggere]

Il filosofo Maurizio Ferraris: «Il web è il notaio dell'umanità. E la rende più sapiens»
di Francesco Musolino, 14 luglio 2021 - www.ilmessaggero.it

Il web è il più grande apparato di registrazione che l’umanità abbia sinora sviluppato, e questo spiega l’importanza dei cambiamenti che ha prodotto». Parola di Maurizio Ferraris, uno dei più influenti filosofi contemporanei. Docente di Filosofia teoretica nell’Università di Torino, presiede il Labont (Laboratorio di Ontologia) e dirige l’istituto di studi avanzati Scienza Nuova - che unisce l’Università e il Politecnico di Torino - progettando un futuro sostenibile, tanto culturalmente che politicamente. Saggista affermato – nato a Torino, classe ’56 - è tornato in libreria con “Documanità. Filosofia del mondo nuovo” (Laterza, pp.440 €24) battendosi per superare l’Homo Faber, consegnandoci una nuova visione del web, necessaria per una nuova umanità [continua a leggere].

A proposito del web (e della sorveglianza)
Martino Feyles - Fata Morgana Web (12/07/2021)

Documanità è un libro che bisogna leggere. L’imperativo categorico del mondo editoriale contemporaneo – “publish or perish!” – ha prodotto e continua a produrre una proliferazione incontrollata di libri spazzatura, di saggi confezionati con la sagacia del copia-incolla, di enciclopedie del totalmente inutile. In questo clima di bombardamento para-editoriale, il libro di Ferraris è da segnalare per tre caratteristiche che, nonostante l’apparente ovvietà, sono ormai merce rara. In primo luogo si tratta di un libro in cui ogni due o tre pagine c’è un’idea: il lettore riscopre così, con sommo stupore, che per scrivere bisogna avere delle idee e per leggere bisogna anche pensare, almeno a tratti. In secondo luogo Documanità è un libro scritto in un linguaggio diretto, comprensibile, accessibile a tutti (o quasi): questa virtù rara della chiarezza appare ancora più preziosa, da quando all’imperativo categorico di cui sopra si è aggiunto l’imperativo ipotetico dello stile: “Se vuoi sembrare colto, allora scrivi in modo inutilmente criptico!”. In terzo luogo va detto che il libro di Ferraris affronta un argomento che è semplicemente interessante, attuale e di indubbia rilevanza politico-sociale. [Continua a leggere]

Pro e contro il consumo. “Documanità” di Maurizio Ferraris e “Vivere e pensare come porci” di Gilles Châtelet
Daniele Poccia - Dinamo Press (11/07/2021)

Diciamocelo: ripristinare il potenziale trasformativo (e cioè al contempo critico e performativo) della teoria è un’esigenza che, al cospetto delle crisi di vario tipo che perturbano drammaticamente il nostro presente – crisi sanitaria, crisi ecologica, crisi economica e chi più ne ha più ne metta – si fa ogni giorno più pressante. Che qualcosa, infatti, si sia interrotto, da quando nel Novecento esisteva un filo diretto tra l’elaborazione critica – in sede innanzitutto filosofica – e l’azione politica militante, è un’evidenza che, al netto di alcune luminose eccezioni, sembra difficile da negare. L’avvento della cosiddetta “rivoluzione digitale” – uso linguistico di per sé già sintomatico, nel suo suggerire il carattere rivoluzionario di una dinamica puramente tecnologica – sembra infatti aver spossessato e spossato di gran lunga le armi del ragionamento condiviso, suggerendo ogni giorno di più l’impressione che lo spazio per l’emancipazione dallo status quo economico-politico si sia tramutato progressivamente in uno spazio di sostanziale ratifica dello stesso. [Continua a leggere]

MEETing point della cultura digitale
Daniele Perra intervista Maria Grazia Mattei - Exibart (9/07/2021)

MEET Digital Culture Center è poliedrico, multidisciplinare e trasformabile. Si trova a Milano in un palazzo storico del Novecento, nell’ex spazio Oberdan acquistato da Fondazione Cariplo e restaurato su progetto di Carlo Ratti. Fondatrice e presidente Maria Grazia Mattei che sin dagli anni Ottanta esplora i territori del digitale e le frontiere dell’innovazione tecnologica. Questa sua indagine a 360 gradi è confluita nel 2005 nella piattaforma Meet The Media Guru che ha portato in Italia numerose testimonianze internazionali di pionieri, pensatori e ricercatori del nostro tempo. [...] Per restare sull’approccio critico e sull’acquisire consapevolezza, penso a un recente intervento del filosofo Maurizio Ferraris — di cui è da poco uscito il libro Documanità. Filosofia del mondo nuovo per Laterza — che afferma che noi tutti lavoriamo ogni giorno, inconsapevolmente, per le grandi piattaforme commerciali poiché forniamo loro dati di comportamento che vengono raccolti, classificati e capitalizzati. Senza tanti giri di parole, lui sostiene che dovremmo essere pagati per questo. [Continua a leggere]

Vera Tripodi ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia dell'Università di Milano La Statale

Il LabOnt è lieto di annunciare che la Dott.ssa Vera Tripodi ha preso servizio, dal 1 luglio 2021, come ricercatrice a tempo determinato di tipo A (per il settore concorsuale 11/C3 - Filosofia Morale, ssd M-FIL/03 - Filosofia Morale) presso il Dipartimento di Filosofia "Piero Martinetti” dell’Università di Milano La Statale.

Labont Seminar: Nadia Urbinati
19 luglio, ore 16.00, Webex

Nadia Urbinati, Democracy and Political Conflict

Abstract:The theme of political parties is a chapter in the theory of government and political freedom, although democratic theory has traditionally been silent on parties or has approached them as necessary evil. This paper intends to reclaim the normative and functional meaning of political party in representative democracy by showing how it connects to representative democracy and political freedom. It makes this claim by revisiting the ideas of two seminal authors, Carl Schmitt and Hans Kelsen, and reads their work exclusively in relation to political parties and party pluralism, topics it treats as the mirror of their respective conceptions of the state and parliamentary government, and ultimately as a test of the role of political conflict in democracy. The place of political party in the conception of the state and democracy allows us to detect two paradigms of sovereignty depending on whether the party has been approached from the angle of the state or that of citizens, of authority or of freedom. The paper sketches these two lines of interpretation through a selective reading of Schmitt’s and Kelsen’s works in relation to political party in the years of the Weimar republic’s construction. The analysis of the ideas of these two authors proves that the party is more than a pragmatic tool. Like a kaleidoscope, it brings an array of conceptions of politics and the state to the floor and shows to be central in the making of democracy.
Webpage

Road to EY Digital Summit | Il Lavoro del futuro
Webinar, 16/07/2021

Uno dei temi chiave dell'EY Digital Summit 2021 è quello delle persone del futuro. La road-to che ci porterà ad ottobre parte con un focus sul lavoro del futuro, in cui metteremo a confronto il contributo di due importanti filosofi Italiani, con Istituzioni e manager di alto profilo a livello nazionale e internazionale.

Programma
14:00 Benvenuto e introduzione EY
14:10 Keynote speech: Maurizio Ferraris (Professore Ordinario di Filosofia Teoretica dell'Università di Torino) e Massimo Cacciari (Professore Emerito presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano)
14:30 Discussion Panel con Giuseppe Laterza (Presidente della casa editrice Laterza), Nicoletta Luppi (Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia), Mario Mariani (Amministratore Delegato di Pearson Italia), Matteo Mille (Chief Marketing and Operations Officer di Microsoft Italia), Stefano Scabbio (President Southern Europe di ManpowerGroup).
Webpage

Metaphysics as a Science in Classical German Philosophy
16-17 July

Organisers: Dr Robb Dunphy (University College Dublin) and Dr Toby Lovat (University of Brighton)

July 16th
Dino Jakuŝić (Warwick), Wolff on Ontology as Primary Philosophy
Catherine Wilson (York), The empiricists' challenge and Kant's attempted reconstruction of a 'scientific' metaphysics
Gabriele Gava (Turin), Can metaphysics become a science, according to Kant?
Courtney Fugate (AUB), Baumgarten on the Nature and Role of Metaphysics
Elise Frketich (Purdue), Reinhold on the Deduction of the Categories
Katherine Dunlop (Texas at Austin), Kant and Lambert on Geometry and Metaphysics
Michael Olson (Marquette), A Kantian Chiasmus: The Science of Metaphysics and the Metaphysics of Science

July 17th
Kienhow Goh (Singapore), The I and I: The Pure and the Empirical Subject in Fichte's Science of Science
Karin de Boer (Leuven)/Gesa Wellmann (Wuppertal), Kant, Reinhold, and the Problem of Scientificity
Dietmar Heidemann (Luxembourg), Two models of critique of metaphysics: Kant and Hegel
G. Anthony Bruno (Royal Holloway), Quietism, Dialetheism, and the Three Moments of Hegel's Logic
Benjamin Berger (Haverford), The Science of All Science and the Unity of the Faculties: Schelling’s Idea of Philosophy
Nicholas Stang (Toronto), Metaphysics as Wissenschaftslehre: Why the German Idealists were right, after all

Zoom Session Link will be added closer to the conference date.
Webpage

Le notti della natura
Rocca di Scarlino, 16 luglio-18 agosto

Da venerdì 16 luglio il Comune di Scarlino in collaborazione con il naturalista Giacomo Radi, l’associazione culturale LabOnt (Università di Torino) e con il patrocinio del Parco delle Colline Metallifere, organizza la rassegna “Le notti della natura” dedicata alla biodiversità. Gli incontri saranno alla Rocca Pisana e a ingresso libero.
Webpage

Reflex - Maurizio Ferraris
Alba Adriatica, 23 luglio, h 21:15

Le macchine prenderanno il potere? Questa domanda è stata pronunciata spesso nella storia umana, a volte con angoscia, altre con speranza: essa contiene sia il sogno di un mondo libero dal lavoro, sia l’incubo di una dittatura delle macchine. Oggi però le nuove frontiere dell’automazione ci interpellano con una nuova tensione: saremo sostituiti? Maurizio Ferraris è qui per rassicurarci: la domanda è mal posta e la risposta può darci molta serenità.
Webpage
Guarda il video di presentazione

Seit der Jahrtausendwende ist die Diskussion zur Post-Postmoderne sehr rege geworden, sie hat viele Texte hervorgebracht, entsprechend groß ist auch die Vielfalt der Termini, mit denen die neue Ära apostrophiert werden soll. Die theoretischen Vorschläge und Prognosen sind ebenfalls sehr heterogen und beziehen sich auf so unterschiedliche Erscheinungen und Erfahrungswelten, wie das gegenwärtige künstlerische Schaffen, die veränderte weltpolitische Situation, die Entwicklung der Informationstechnologien usw. Wie Kristin Eichhorn bemerkt, gibt es im Moment keine Überwindung der Postmoderne, aber es gibt Diskurse darüber, auf die reagiert wird (Eichhorn 2014: 14).

Publications

Migel Tamen, Mauricio Ferraris, Umetnička dela kao osobe [Works of Art as Persons]
Institut za filozofiju i društvenu teoriju, Novi Sad – Beograd (2020)

From rhetoric to jurisprudence, various disciplines have dealt with the practice of attributing human features and abilities to insensate objects. The agency of works of art acting as fictitious persons is not only recognized at the level of aesthetic experience, but also outside it, because there have been cases in which they were subject to legal liability. Personhood is not reducible to individual human beings. However, since works of art lack senses and consciousness, there is ultimately a limit to the personifying metaphor.
Edited by Miloš Ćipranić.

Fatti e interpretazioni

“Non esistono fatti, solo interpretazioni”, applicato alla Costituzione
Adriano Sofri - Il Foglio (09/07/2021)

Caro Edoardo Camurri, mercoledì pomeriggio ho guardato la puntata del tuo “Maestri” dedicata all’educazione civica. Fra i maestri dei maestri da te amati c’è Friedrich Nietzsche, che tirava su e giù i baffi approvando severamente. In un capitolo, Nicolò Zanon, costituzionalista e giudice costituzionale, ha spiegato la gara fra la Costituzione, che aspira alla immutabilità, e il tempo che la insidia, qualcosa come la corsa di Achille e la tartaruga, e i congegni attraverso cui adeguare l’una all’altro, come avviene in America attraverso le interpretazioni della Corte Suprema. E’ qui che hai citato il celebre proclama di Nietzsche, “non ci sono fatti, solo interpretazioni”. Ho avuto un riflesso d’ordine: che cosa può ricavare da quella sentenza un ascoltatore o un’ascoltatrice “ingenua”, che la senta per così dire per la prima volta? [...] In una precisazione circa il suo “nuovo realismo”, Maurizio Ferraris ha scritto: “E se quella tesi consistesse essenzialmente nella sua caricatura? Se non avesse altro valore che non quello caricaturale? Perché: che significato può avere ‘non ci sono fatti, solo interpretazioni’, se non quello di svuotare qualunque argomento e di trasformare il pensiero in una mascherata?” [Continua a leggere]

Evocare Nietzsche
Edoardo Camurri - Il Foglio (10/07/2021)

Caro Adriano, grazie per la tua Piccola posta e grazie per aver avvertito quel che ho provato a fare nel corso della trasmissione. Provo a riassumere così, tentando di risponderti: ho voluto fare apparire un fantasma, un mostro, un’ombra davanti a discorsi che altrimenti, nella consuetudine del racconto pubblico, rischiano di essere semplicemente edificanti e quindi di essere liquidati un po’ troppo facilmente come necessari esercizi civili e morali sufficienti a se stessi; un’abitudine che corre sempre il rischio di svolgersi – come è proprio dell’abitudine – con una ingenuità e uno spavento che, di per sé, paradossalmente, ha molto poco di civile e di morale; insomma come esorcismi e non, come piace a me, come evocazioni. [Continua a leggere]

Il primo e l'ultimo uomo sulla terra
Adriano Sofri - Il Foglio (15/07/2021)

Avrebbe ambizioni e desideri? Lascerebbe una traccia di sè? Potrebbe alla fine anche solo pensare? Come sostiene il filosofo Maurizio Ferraris, bisogne essere almeno in due. Così mandiamo segnali anche nel cosmo, ammesso che gli alieni sappiano tradurre.

Sulla scia di Nietzsche e Camurri, ho letto una risposta di Maurizio Ferraris ai critici del suo Documentalità. Perché è necessario lasciare tracce (2009), l'argomentazione secondo cui gli oggetti sociali consistono di tracce, di atti scritti, o registrati, di firme - di documenti... Alla boutade "non esistono fatti, solo interpretazioni" e ai suoi epigoni, il neorealista Ferraris obietta che oggetti naturali e ideali esistono solidamente, indipendentemente da noi che li pensiamo, mentre sono gli oggetti sociali a non esistere se non nel testo [continua a leggere]

Labont Informs

Festivalfilosofia 2021: è l'edizione delle libertà comuni
Confindustria Emilia (13/07/2021)

Dedicato al tema libertà, il festivalfilosofia 2021 è in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre. Sarà un festival dal vivo, che si terrà adottando tutti i protocolli e i dispositivi previsti dall'emergenza Covid-19, per garantire la massima sicurezza di pubblico e operatori. La partecipazione alle lezioni sarà gratuita e avverrà tramite sistemi di ingresso regolato, nel pieno rispetto delle linee guida e delle normative che saranno in vigore. Informazioni sulle modalità di accesso alle lezioni, aggiornate in base all'evoluzione del quadro dei protocolli, saranno sempre disponibili sul sito del festival. Giunto alla ventunesima edizione, il format del festival prevede come sempre lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, attività per ragazzi e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno oltre 150 e tutti gratuiti. [...] La lectio di Maurizio Ferraris, professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Torino, si terrà in Piazza Grande a Modena venerdì 17 settembre alle ore 17.30. Il titolo dell'intervento è "Piattaforme, persone, valore". [Continua a leggere]

Seminario “L’agire” con Maurizio Ferraris
3 giugno 2021

Corso di Dottorato "Teoria del progetto architettonico. Critica della ragione architettonica".
Titolari del corso: Giovanni Durbiano e Alessandro Armando.

Julian Nida-Rümelin, The ontological features of human action
12 luglio, ore 16.00, Webex

Human agency is constituted by reasons. Behavior is action, if guided by reasons. But how are we to conceive the Effect of Reasons? And how is this compatible with our scientific world view? I shall discuss three characteristics of reasons: normativity , objectivity, and non-algorithmicity. Social facts play an important role for practical reasons and although they are only constituted by social practices, they are objective, what implies their realistic interpretation. This leads to the question how theoretical and practical reasons relate. I shall end with a discussion of the (metaphysical) status of reasons.

Premio di Laurea “Maria Chindamo” per tesi di laurea magistrale su “Discriminazioni, violenza di genere e femminicidio, con particolare riferimento ai contesti di criminalità organizzata”
Submission deadline: 30 September 2021

Descrizione: Diffondiamo con piacere, su indicazione di Donata Chiricò, notizia del bando di concorso per l’attribuzione del Premio di Laurea “Maria Chindamo” per tesi di laurea magistrale su “Discriminazioni, violenza di genere e femminicidio, con particolare riferimento ai contesti di criminalità organizzata”, promosso dal Centro Interdipartimentale in Women’s Studies "Milly Villa" dell’Università della Calabria. Maria Chindamo, scomparsa da Limbadi nel maggio 2016, era imprenditrice agricola, commercialista e studentessa universitaria. Donna libera e determinata, Maria Chindamo è emblema di tante storie di donne calabresi che con competenza e determinazione hanno costruito percorsi di libertà e liberazione. La storia di Maria, entrata nei percorsi di approfondimento e studio del Centro, ha permesso di evidenziare come una lettura intersezionale possa far riflettere sui temi del lavoro, dell’emancipazione delle persone e dei territori, dei percorsi di autodeterminazione delle donne. Per questo, il Centro ha inteso sin da subito inserire la storia di Maria nei percorsi non solo conoscitivi ma anche di proposta politica per la trasformazione dei nostri contesti.

Istruzioni: Sono ammessi/e a partecipare al concorso i/le laureati/e dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico e di laurea magistrale in qualsiasi Ateneo italiano, residenti in Calabria, che abbiano conseguito il titolo negli A.A. 2018-2019,2019-2020, 2020-2021. La domanda di partecipazione al Premio di Laurea dovrà pervenire, unitamente alla documentazione prevista dal bando, entro il 30 settembre 2021 (ore 12:00). Il bando è pubblicato sul sito del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università della Calabria e sul portale di Ateneo.

Description: The aim of the CAT initiative is to foster networks of excellent early-career researchers dedicated to devising new ideas to understand and to tackle current or emerging societal challenges. Although the programme has a strong focus on the societal relevance of the projects, it is entirely blue sky, bottom-up and non-thematic. CAT encourages a collaboration with stakeholders outside academia (industry, policymakers, NGOs...) who are willing to support or engage in innovative research initiatives. In order to engage in fruitful discussions and mature their ideas, the groups will be given the opportunity to meet for shortstaysin different participating institutes, and to be put in contact with the institutes’ fellows and local research communities. With few guidelines and a very light application process, CAT is designed to maximize the creativity of research groups. This call has been incubated in the Network of European Institutes for Advanced Study (NETIAS) and also involves institutes beyond the network. The collaboration between twelve different institutes in different countries aims at giving these groups access to a great variety of high-level thinkers and researchers in order to go beyond the current frontiers of knowledge and to develop highly innovative ideas on how to address very complex societal issues.

Instructions: Please submit your application documents in English as PDF files. Applications should include the following materials:
(1) a 300-word abstract;
(2) a 3000-word max project proposal (references not included in the count) OR a video of 15 min max (in this case, please include the web link in the abstract), describing the team’s research question and how it plans to address it. The team’s motivation as well as the societal issues addressed and the interdisciplinary aspects of the project should be specified;
(3) a work plan for the whole project duration, including meetings (tentative dates and possibly preferred hosting IAS) and activities with an indicative calendar;
(4) a short description of the team;
(5) a PDF file with CVs for each participant and an indication of where they will travel from to the meetings;
(6) letters of support: at least two from academic researchers; additional letters from extra-academic stakeholders outside academia are encouraged.
Download the full Cfa

Call for Applications for the Inter-university PhD in Sustainable Development and Climate Change (XXXVII cycle, a. y. 2021/2022)
Submission deadline: 22 July 2021

Description: The Doctoral Course in Sustainable Development and Climate Change (PhD-SDC) aims to produce a new generation of knowledgeable people and future decision makers, with the capacity for societal re-design, to achieve a society whose objectives are not focused solely on economic growth. The degree course is aimed at providing the training and capabilities needed to handle current complex problems whose solution requires consideration of the interactions between economic and technological aspects, and societal issues such as justice and migration, health, pollution and climate change and access to water and food. Sustainability and climate change are the cross-disciplinary theme of the PhD-SDC which is organized in six curricula. This PhD course will offer doctoral candidates the opportunity to achieve in-depth education in a particular speciality according to the curriculum chosen, and high-level and robust learning and understanding of the areas included in the other five curricula. The course will provide opportunities to work in inter-disciplinary teams on topical sustainability and climate change-related problems and, thus, to learn how to approach problems from different angles and discuss and negotiate with experts in other fields. In other words, the aim is to provide an education experience that, as closely as possible, mirrors real-life complex problems facing humanity, whose solution will guarantee ‘a healthy and just future’ for coming generations. For example, the PhD candidates will be asked to propose effective means of achieving the 2030 Sustainable Development Goals (SDGs) defined by the United Nations. The PhD programme includes six curricula, described in detail in the document “Research Programme”. The six curricula are:
1. Earth System and Environment
2. Socio-economic Risk and Impacts
3. Technology and Territory
4. Theories, Institutions and Cultures
5. Agriculture and Forestry
6. Health and Ecosystems

Instructions: Applications can be submitted electronically by registering and login on this link.
The deadline for applications is 1200 CEST on 22 July, 2021. No fees are required.

Important dates:
22 July 2021 – Application deadline
6 August 2021 – Results of the qualifications assessment and inclusion in oral interviews
30 August 2021 – Start of the oral interviews phase
27 September 2021 – Final selection
1 November 2021 – Start of the PhD Course
Webpage

Foresight Academy
Submission deadline: 8 ottobre 2021

Descrizione: Complessità, accelerazione, discontinuità e incertezza sono la cifra dell’epoca che viviamo. Mai come ora tutto questo è evidente. I cambiamenti sono sempre più profondi e repentini in ogni contesto a vari livelli, sia sui territori e nelle comunità, che nelle aziende, nelle organizzazioni, nei gruppi. Il programma intende fornire nuove abilità e nuovi strumenti di leadership e management che consentano di prevedere gli scenari possibili di mercati, contesti e comportamenti così da prendere decisioni nel presente capaci di avere un impatto nel futuro.
Percorso blended (in campus e online) articolato in:

laboratori esperienziali in campus, online live workshops, lectures, micro-learning, mentorship, follow-up.
Training in campus (48 h): 6 laboratori (8 h)
Training online (38 h): 6 workshops (3 h) + 12 lectures (1,5 h) + microlearning
Mentorship e project work challenges: esperimento di applicazione concreta su sfide proposte da player dell’ecosistema

Il corso è rivolto a imprenditori, manager, professionisti, chi ricopre ruoli di direzione in ambito strategico – marketing, commerciale, innovazione, IT, HR – e chi progetta prodotti e servizi con un potenziale di impatto elevato. Si rivolge anche a ricercatori e freelance nei settori profit, pubblico e non profit.
L’intenzione è ampliare il bagaglio di competenze strategiche e di progettazione di roadmap, planning e strategie a lungo e breve termine, nutrendo il potenziale innovativo e stimolando le capacità di adattarsi ai diversi scenari possibili e ai cambiamenti veloci e imprevisti dell’epoca in cui stiamo vivendo. Il percorso unisce discipline di tanti campi differenti, dalla sociologia all’economia, dall’architettura al design, dalla comunicazione al marketing, senza tralasciare la psicologia. Durante il percorso i partecipanti lavoreranno su un project work incentrato su un sfida ad impatto sociale proposta da diverse aziende.

Istruzioni: le iscrizioni sono aperte fino all'8 ottobre 2021. I costi di iscrizione sono differenziati come segue:
Base: 2.900 € + IVA al 22%
(se dovuta)
Donne: 1.900 € + IVA al 22%
(se dovuta)
Under 30: 1.100 € + IVA al 22%
(se dovuta)
Webpage

Borse di Alti Studi sull'Età e la Cultura del Barocco intitolate a Rosaria Cigliano (IX bando - edizione 2021)
Submission deadline: 31 agosto 2021

Descrizione: La Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo dal 2013 emana un bando annuale per borse di Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco, rivolto a giovani studiosi italiani e stranieri. In continuità con l’attività descritta e nell’ambito di un ampliato programma di sostegno alla ricerca dedicato alle Humanities, la Fondazione 1563 bandisce il concorso per l’anno 2021 (con svolgimento nell’anno 2022) che prevede l’assegnazione di quattro borse di Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco, intitolate a Rosaria Cigliano - Nona edizione. Il Bando 2021 è pubblicato su www.fondazione1563.it.
Il tema del progetto Quale Barocco? sarà declinato in molteplici attività, tra cui le ormai consolidate Borse Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco. I candidati alle Borse, edizione 2021, dovranno pertanto proporre percorsi di ricerca originali focalizzati sugli argomenti qui di seguito indicati:
- Vicende museologiche e museografiche di istituzioni museali europee e americane incentrate in particolare sull’esposizione e sulla valorizzazione delle opere del XVII e del XVIII secolo.
- Analisi di mostre temporanee relative alla cultura artistica del Barocco (con attenzione alla selezione delle opere, ai prestiti, alle modalità espositive).
- Studio delle dinamiche relative al collezionismo e al mercato dell’arte: fortuna delle opere e degli artisti,
orientamenti economici e commerciali, aspetti legali connessi alla circolazione delle opere.
- Assestamento della fortuna del Barocco attraverso la riflessione critica degli storici, degli storici dell’arte, degli storici dell’architettura nel corso del Novecento.
- Studio della cultura del restauro in relazione alle opere del XVII e XVIII secolo.
- Analisi delle figure di conservatori, curatori, collezionisti, intermediari, galleristi, antiquari che abbiano
svolto un ruolo significativo inerente ai temi del bando.
- Studio del configurarsi della ricezione visiva del Barocco attraverso la produzione artistica contemporanea, la cultura di arredo, il cinema e le arti visive, l’editoria.

Istruzioni: Le candidature possono essere presentate esclusivamente tramite application form sul sito web della Fondazione 1563. Non saranno ammesse altre forme di candidatura. Termine per la presentazione dei progetti: 31 agosto 2021 (h24, ora italiana) Gli uffici della Fondazione (tel. 011.4401405, 011.4401406, info@fondazione1563.it) sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni o chiarimenti.
Scarica il bando completo
Webpage

Conferences

Secondo convegno della Società Italiana di Filosofia Teoretica: Natura e Tecnica
Napoli, 14-16/10/2021
Submission deadline: 31 Agosto 2021

Descrizione: La domanda circa la relazione tra Tecnica e Natura accompagna la storia del pensiero filosofico e scientifico sin dai suoi inizi: dalle cosmogonie arcaiche all’invenzione della logica, dalla canonizzazione della geometria all’ideale umanistico dell’educazione, dalle arti magiche alle scienze sperimentali, in epoche e modi diversi si è ripresentata la medesima questione, al fine di comprendere non tanto quel che spettava all’una o all’altra, ma quanto dell’una c’era nell’altra. Nondimeno è però nella filosofia contemporanea che quell’interrogativo si è fatto più urgente e radicale, in ragione di un contesto nel quale le tecnologie sono divenute più pervasive e capaci di creare effetti su scala macroscopica e microscopica, modificando le relazioni e i ruoli sociali, le esperienze del dolore, del piacere e della malattia, la percezione e l’attenzione, i linguaggi, le distanze e gli spazi, gli uomini e il mondo. Per queste ragioni, perché antica e attuale come è la domanda sulla relazione tra Tecnica e Natura rappresenta forse la questione eponima della filosofia, la Sifit ha deciso di dedicare a questi temi il suo II Convegno.
Più in dettaglio, le aree su cui si sollecita una più ampia riflessione sono:
1) La domanda filosofica sulla tecnica nella storia del pensiero, individuando i principali punti di svolta in Heidegger, nell’organologia di Simondon e nella post- fenomenologia della tecnica;
2) Il confronto dell’antropologia filosofica e dell’etologia con la tecnica, allargando così lo sguardo anche sulla paleontologia, sullo studio della storia degli strumenti e sugli effetti che questa ha avuto sull’ominazione;
3) La storia della tecnica e delle macchine, in modo da fornire esempi di indagine specifica sulla morfologia delle tecniche;
4) L’indagine epistemologica e metodologica sul nesso su scienza e tecnica, considerandone non solo il profilo più generale, ma anche la peculiare interdipendenza tra teorie, modelli e strumenti di misura;
5) L’analisi del rapporto tra tecnica e natura tanto nelle scienze empiriche, quanto nell’antropologia e nella filosofia della mente.
Il convegno si terrà a Napoli, dall’8 al 10 ottobre 2020. Esso prevede delle sessioni
plenarie, con relazioni di invited speakers, unite a sessioni parallele in cui verranno
presentati contributi selezionati attraverso un call for abstracts.

Keynote speakers:
Giuliano Amato (Corte Costituzionale) AdrianoArdovino (Università di Chieti)
Massimo Cacciari (Università Vita e Salute San Raffaele, Milano) Gianluca Cuozzo
(Università di Torino) Roberta Lanfredini (Università di Firenze) Claudio La Rocca
(Università di Genova) Enrica Lisciani Petrini (Università di Salerno) Caterina Resta
(Università di Messina) Rocco Ronchi (Università dell’Aquila) Leonardo Samonà
(Università di Palermo) Giusi Strummiello (Università di Bari) Mauro Visentin
(Università di Sassari)

Istruzioni: Il convegno prevede la presentazione di 14 contributi, selezionati tramite una call e riservato a personale non strutturato nell’università o a ricercatori universitari a tempo determinato (RTD/a). Coloro che sono interessati a partecipare alla selezione, sono invitati a spedire un abstract all’indirizzo e-mail 2convegnosifit@gmail.com
Gli abstracts devono essere comprensivi di
(1) nome, cognome
(2) titolo del paper,
(3) contatti ed eventuale affiliazione istituzionale,
(4) un breve curriculum (lunghezza max 2 pagine).
La durata della presentazione dei paper selezionati sarà di c.a. 20 minuti, seguiti da discussione.
Per coloro che saranno selezionati l’organizzazione prevede di sostenere le spese per il pernottamento durante i giorni del convegno.
Numero massimo di caratteri per l’abstract (spazi inclusi): 2000 ca.
Data ultima per l’invio: 31 agosto 2021
Data della comunicazione dell’esito della selezione: 15 settembre 2021
Comitato scientifico: Carla Bagnoli, Alberto Giovanni Biuso, Luca Illetterati, Maria Teresa Catena, Felice Masi, Furia Valori.
Organizzazione: Prof. Adriano Ardovino (adriano.ardovino@unich.it), Prof. Luca Illetterati (luca.illetterati@unipd.it), Prof. Felice Masi (felice.masi@unina.it), prof. Eugenio Mazzarella (eugenio.mazzarella@unina.it), prof.ssa Simona Venezia (simona.venezia@unina.it)
Coordinamento: Fiorella Giaculli, Luca Mandara, Francesco Pisano, Giovanni Dissegna, Annamaria Pacilio, Luca Matano

Description: Actually philosophical thought in Italy is now attracting increasing interest outside of Italian borders. Philosophy in Italy has had a significant influence on Western philosophy for centuries. But the Russian readers know Italian philosophy insufficiently and fragmentally. What makes Italian philosophical thought so special? What makes it so similar to our type of perception? The issue dedicated to Italian philosophy we hope will open a unique synthesis of contemporary philosophy and the greatest traditions of the Past. This point was proved by Italian thinkers in Aesthetics and Semiology studies where they have invented a shaped culture that unites analytical origins of contemporary methodology with humanitarian questions. The Italian soil is proving to be an extraordinarily fertile ground for new concepts and innovative engagements between philosophy and those disciplines with which it proves itself capable of communicating, from law to theology, from linguistics to anthropology, politics, and beyond.
Instructions: We welcome academic articles, scientific translations, critical reviews (on books or scientific events), philosophical interviews, written by young researchers (students; postgraduates and researcher).
Instructions: Papers are submitted by the e-mail: vita.cogitans@yandex.ru or in z.nikolaeva@spbu.ru; zh.v.nikolaeva@gmail.com. Languages for publication: English, Russian. Submissions are getting through double-blind peer review. All the articles of “Vita Cogitans” will be in the open access; will be indexed of the Russian Science Citation Index & visible under agreement with Clarivate Analytics on the Web of Science platform (in the form of a separate database of RSCI). The webpage of the journal "Vita Cogitans. Almanac of Young Philosophers" on the web site of Herzen University (in Russian). Additional information & finally guidelines to authors will also be available after 1 september, 2021 via the website too.

Rivista di Estetica (1/2023)

Description: “Sociality” is a fuzzy word that can be found in a wide range of scopes and debates, from antiquity to the contemporary age. Notwithstanding or rather just in virtue of its wide currency, however, there is no explicit consensus on the meaning “sociality” has. While biology and sociology have rather wide notions of sociality, the focus of social ontology is on the social world, that is, the ontological domain which is populated by social entities. While according to some sociality occurs as long as there is interaction among people, involving joint commitments and plural subjects, others refer to the social world as mostly made of institutional facts or social objects, or deal with social actions and practices.
This issue of Rivista di Estetica aims at shedding light on sociality by addressing two core classic subjects of social philosophy: groups and solidarity. Indeed, groups are the most obvious result of sociality as the tendency of grouping, depending on living and interacting with others. On the other hand, as another branch of sociality, solidarity has only recently attracted remarkable attention from social and political philosophers; while some propose to unpack it in terms of joint action, others explore the forms of mutual recognition that are combined in solidarity.
Topics and research questions include (but are not limited to):

Instructions: Submissions focusing on other aspects of social groups and solidarity, both from a theoretical and an ethical point of view are welcome. Articles must be written in English or in Italian and should not exceed 40.000 characters, notes and blank-spaces included.

The Monist
Transgenerationality, community and justice
Deadline for submissions: 31 December 2021
Guest editors: Tiziana Andina (University of Turin), Fausto Corvino (University of Turin)

The research on intergenerational justice has followed in the last decades three main directives: neo-contractualist models that aim to demonstrate that there can be mutual advantage in indirect cooperation or to find moral patches based on intra-familiar love; studies on the implications that utilitarianism, prioritarianism and sufficientarianism have with respect to future generations (e.g., the social discount rate, the repugnant conclusion, the hermit’s paradox, and so forth); analysis of how it is possible to conceive intergenerational harm in the face of the non-identity problem. There is, however, a third possible line of research, which, despite having received much less attention over the years, presents much less theoretical complications than the approaches set out above, and this is transgenerational communitarianism. Avner De Shalit outlined, more than twenty years ago, the concept of transgenerational community, that is, a community that despite the lack of face-to-face interactions between all its members (due to obvious temporal asymmetries) manages to ensure moral similarity between them through free and rational processes of collective reflection.

Although this idea is able to give normative foundation to intergenerational obligations without incurring the theoretical complications that meet the most known and discussed theories that are based on a strict methodological individualism, such as complications related to the identity of future people and population ethics, it has not been developed in the literature as due. At the same time, however, a consistent metaphysical research has gone ahead on the concepts of transgenerationality and of transgenerational actions, i.e., actions that can be realized only with the contribution of subjects other than those who initiated them – which is, in essence, the theoretical assumption of any transgenerational community.

Accordingly, the purpose of this special issue is to investigate the relationship between transgenerationality, on the one hand, and a community-based normative foundation of justice towards future generations, on the other. In particular, we are interested in addressing three theoretical issues:

– What are the metaphysical underpinnings of the concept of transgenerationality and under which circumstances one or more transgenerational actions can create duties of justice, positive or negative, towards future generations?

– What is a transgenerational community and what kind of obligations does it create among its members belonging to different generational cohorts? And what is the temporal extension of these obligations?

– What are the drawbacks of a communitarian approach to intergenerational justice? For example, can it give the right theoretical value to intergenerational problems, such as climate change, which have a clear cosmopolitan scope?

Invited authors

Avner de Shalit (Hebrew University of Jerusalem, Israel)

Luigi Bonatti (University of Trento, Italy) and Lorenza Alexandra Lorenzetti (Università Cattolica, Milan, Italy)

Janna Thompson (La Trobe University, Australia)

Jean Comaroff (Harvard University, USA) and John Comaroff (Harvard University, USA),

May Sim (College of the Holy Cross, MA, USA)

Ferdinando G. Menga (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Italy)
Submission Information: All submissions should be prepared for anonymous review and sent to:
tiziana.andina@unito.it <mailto:tiziana.andina@unito.it> and fausto.corvino@unito.it <mailto:fausto.corvino@unito.it>

Word limit: 8000 words, including notes and references.

Journal of Transcendental Philosophy
Kant and the Role(s) of Doctrines of Method
Submission deadline: 1 April 2022

Guest editors: Andrew Chignell (Princeton University), Gabriele Gava (University of Turin)

Description: Each of Kant’s three Critiques includes a ‘doctrine of method’. There is a ‘Transcendental Doctrine of Method’ in the Critique of Pure Reason (1781/1787), a ‘Doctrine of Method of Pure Practical Reason’ in the Critique of Practical Reason (1788) and a ‘Doctrine of Method of the Teleological Power of Judgment’ in the Critique of the Power of Judgment (1790). Additionally, there is an ‘Ethical Doctrine of Method’ in the Doctrine of Virtue, which is the second book of the Metaphysics of Morals (1797). These doctrines of method have been comparatively neglected by Kant scholars. In part this is no doubt because these chapters come at the end of very long and complicated books. In part, this is due to the false assumption that Kant only included these sections to adhere to a traditional architectonic division of philosophical works (see Kemp Smith 1918: 563).
Recently, however, there has been a wave of studies thatshow that Kant’s doctrines of method contain materials that were important to Kant and relevant to debates among Kant scholars as well as to some contemporary discussions. For example, consider the distinction between the methods of philosophy and of mathematics that Kant discusses in the ‘Discipline of Pure Reason’ chapter in the Doctrine of Method of the first Critique. The past thirty years has witnessed a series of important interpretations that appreciate the relevance of this distinction (see Wolff-Metternich 1995; De Jong 1995; Carson 1999; Shabel 2003; Sutherland 2004; Dunlop 2014), especially in relation to Kant’s philosophy of mathematics. Another group of scholars have highlighted the significance of the ‘Architectonic of Pure Reason’ chapter (also in the first Critique) to understanding Kant’s effort to generate a scientific metaphysics (see La Rocca 2003; Manchester 2003 and 2006; Sturm 2009; Gava 2014; Ferrarin 2015). More recently, the ‘Canon of Pure Reason’ chapter has attracted the most attention -- in particular the last section, wherein Kant develops a sophisticated account of different types of ‘taking-to-be-true’ (Fürwahrhalten). Among these are ‘opinion’ (Meinung), ‘belief’ (Glaube), ‘conviction’ (Überzeugung), persuasion (Überredung), and ‘knowledge’ (Wissen) (see Stevenson 2003; Chignell 2007a, 2007b, forthcoming 2022; Pasternack 2011 and 2014; Höwing 2016; Willaschek 2016; Gava 2019). Still other works have investigated what is peculiar to the ‘practical’ doctrines of method contained in Kant’s practical works (see Bacin 2002 and 2010). Despite this recent and growing interest in Kant’s doctrines of method, there is much about them that remains unclear. For one thing, in addition to ongoing debates and remaining questions regarding the issues that have already attracted scholarly attention, large sections of Kant’s doctrines of method are comparatively neglected. We welcome contributions that seek to refine our understanding of the familiar issues as well as those that explore new territory. Second, there are outstanding questions about what a doctrine of method is exactly, and what unifies the various doctrines of method found in Kant’s works. While the first and third Critiques connect their doctrines of method to the issue of whether a body of cognition can be considered a science, Kant explicitly denies that the ‘practical’ doctrines of method play this role (see 5:151). Therefore, one question that urgently needs discussion is just: what do ‘theoretical’ and ‘practical’ doctrines of method’ have in common that justifies their sharing a name? But even focus just on the ‘theoretical’ doctrines of method: how do their different components belong to a common project and contribute to showing that a body of cognition is a science (Wissenschaft)? We welcome contributions that seek to answer these unifying questions, as well as those that connect Kant’s doctrines of method to previous or subsequent methodological discussions (e.g. in the German rationalist, German idealist or pragmatist traditions).
We will organize and fund a workshop with the authors of the accepted papers at Princeton University in October 2022. The workshop will give authors the opportunity to receive additional feedback from other authors and various distinguished auditors before they submit final versions of their contributions. Participation in the workshop is mandatory for inclusion in the volume.

Instructions: Papers should be submitted by April 1st 2022, using the journal’s submission site. Upon submitting your manuscript, please specify in your cover letter that the manuscript is meant for this special issue, so that it can be assigned to the appropriate guest editors. Papers must be no longer than 10.000 words, including notes and references, and be prepared for blind review, removing all self-identifying references. The formatting of the submission is up to the author; accepted papers will be asked to adhere to journal style (see the journal’s website for further information: https://www.degruyter.com/view/journals/jtph/jtph- overview.xml). No more than one submission per author is accepted.

Description: “When we go out in the morning to collect trash…” “When we fly with our private jets…” “At 6 AM, when all of us prisoners wake up…” None of the aforementioned examples do sound like typical examples for the Everyday Aesthetics discourse. Looking critically at examples mentioned in articles on everyday aesthetics, one easily gets the feeling, that they touch mostly upon the aesthetics of the lives of the Western middle class. There are, of course, differing approaches too. Some touch upon issues like junkyards and roadside clutter (Leddy), and, of course, a lot in the discussion is just about theoretical frameworks, e.g. about seeing the everyday as a set of objects (Saito) or patterns that we are routinized to do and experience (Haapala). This special issue of Popular Inquiry would like to explore perspectives in Everyday Aesthetics from this point of view: what is lacking in the discussion? Everyone has an everyday life, and everybody has an everyday aesthetics. What does the aesthetics of the everyday look like in rural areas in Sahel and Central Asia, in an Inuit village in the Artic, in the slum in the outskirts of Delhi or Lagos – or on a farm in Ukraine? What about refugee camps, prisons and hospitals? And what is the everyday for someone living in the streets, or for the mentally ill who does not share experiences with fellow individuals? In what way does aesthetics and particularly Everyday Aesthetics make sense and offer theoretical concepts for characterising, analysing, understanding, and improving different forms of the everyday, that we haven’t thought of yet?
We ask for reflections on the aesthetics of the everyday, in particular, but not exclusively, in relation to the Everyday Aesthetics debate, to discuss the critical potentials of the discussion (this includes the possibility to claim that there is no such thing). The editors of this special issue would like to challenge the Western middleclass approaches. We encourage authors to dive into history, unseen lifestyles, forced lifestyles (prisons, hospitals) and any other topics, that, through their examples, might also touch upon a string in the more theoretical frameworks typical for the topic.

Instructions: We welcome contributions in different academic stylistic traditions.
Deadline for articles: August 10. E-mail: popular.inquiry@aalto.fi
Manuscript Submission Guidelines
Read our articles
CfP webpage

Philosophy & Technology

Philosophy of Technology and the French Thought
Submission deadline: 1 August 2021

Guest Editors: Alberto Romele (University of Tuebingen), François-David Sebbah (Paris Nanterre University)

Description: French philosophers have never been very interested in technology, but surely, a French or francophone philosophy of technology indeed exists. Parrocchia (2009) has reconstructed the history of it from Descartes to the present day. More recently, the contributions of prominent contemporary authors in this field have been collected in a single volume (Loeve, Guchet, and Bensaude-Vincent 2018). Numerous French philosophers of technology are experiencing great success on an international scale. Consider, for instance, the case of Gilbert Simondon, whose work is now receiving extensive recognition after a long period of slumber (Bardin, Carrozzini, Rodriguez 2019). One should also consider the important contribution given by French scholars such as Bruno Latour, Michel Callon, and Madeleine Akrich to the development of the science and technology studies (STS). Not to mention the relevance, in France, of the epistemology and history of science and technology as a proper field of study. However, this TC of Philosophy & Technology does not wish to focus on the French philosophy of technology, but rather on the relations between philosophy of technology and the “French thought”. With this term, we express something broader than the so-called “French theory”. Cusset (2008, p. 305) ironically defined French theory as “an American interpretation of French readings of German philosophers.” According to Esposito, who refers to authors such as Derrida, Foucault, Nancy, Lyotard, and Deleuze, the French theory has “neutrality” as its core category. For instance, Derrida’s deconstruction “is neutral, suspended between yes and no, positioned at their point of intersection. It marks its distance both from the paradigm of crisis and that of critique. [...] The distancing (and self-distancing) aims for a certain self-ironic quality that, at a certain point, might inhibit any position, be it negative or affirmative” (Esposito 2015, 109-110). While the expression “French theory” mainly indicates a limited list of heretical, radical, and critical French theorists, mainly philosophers, “French thought” aspires to include all those French authors whose reflections, especially from the second half of the Twentieth century onwards, had a strong impact on the global debate in philosophy, as well as in other human and social sciences. This TC builds on the observation that while most of the representatives of the French thought have not shown any particular interest in technology, an increasing number of scholars is importing ideas and insights from the French thought into the philosophy of technology. Recent publications in this journal engage, for example, with authors such as Foucault (Dorrestijn 2012), Ricoeur (Reijers and Coeckelbergh 2018), Levinas (Bergen and Verbeek 2020), and Bourdieu (Floridi 2019; Romele 2020).
The goal of this TC is twofold. Firstly, it wishes to question the reasons of what appears to be a sort of rehabilitation. In fact, the “empirical turn” (Achterhuis 2001) of the philosophy of technology could be understood as a rejection of the “logocentrism” that characterizes the approach of many representatives of the French thought. Is there now a partial dissatisfaction for some consequences of the empirical turn? Is the French thought offering an alternative means for a critical, both ethical and political, understanding of technology? Secondly, it proposes to investigate new paths that have not been explored yet: authors whose perspectives have not been mobilized, applications of the French thought to new technological fields and objects, and so on.

Instructions: We seek submissions of roughly 8,000 words in length. While the motivating questions should be of a philosophical nature, we welcome high-quality submissions regardless of philosophical tradition or research. Questions addressed may include, but are not limited to:

Timetable:
August 1s, 2021t: deadline for paper submission
October 1st, 2021: decision and revisions returned
December 1st, 2021: deadline for revised papers
February 1st, 2022: publication of the TC

To submit a paper for this TC, authors should go to the journal’s Editorial Manager http://www.editorialmanager.com/phte/
The author (or a corresponding author for each submission in case of co- authored papers) must register into EM.
The author must then select the special article type: “Philosophy of Technology and the French Thought” from the selection provided in the submission process. This is needed in order to assign the submissions to the Guest Editors.
Submissions will then be assessed according to the following procedure:
New Submission Journal Editorial Office ⇒ Guest Editor(s) ⇒ (double-blind) Reviewers ⇒ Reviewers’ Recommendations ⇒ Guest Editors’ Recommendation ⇒ Editor-in-Chief’s Decision ⇒ Author ⇒ Notification of the Decision.
The process will be reiterated in case of requests for revisions.

For any further information please contact: Alberto Romele, romelealberto@gmail.com.

Studi Kantiani, XXXV (2022)
Special section on Kant and Environmental Ethics
Submission deadline: 1 September 2021

Invited contributors: Angela Breitenbach (University of Cambridge), Helga Varden (University of Illinois at Urbana-Champaign)

Description: The XXXV (2022) volume of Studi Kantiani will host a special section dedicated to Kant and Environmental Ethics. The topic is broadly construed to include contributions that tackle this problem from different angles. We welcome submissions that focus on the interpretation of Kant’s works, asking whether there is space for anything like a concern for the environment in them. We also seek papers that defend a Kantian approach in current debates around environmental ethics.

Instructions: Papers should be sent to clr@unige.it by September 1st 2021. They must be prepared for blind review, removing all self-identifying references. They should not exceed 50.000 characters (spaces included) and must include an abstract of 1.500 characters and key words. Papers will be selected through a process of double-blind review. Studi Kantiani accepts contributions in 5 languages (English, French, German, Italian, Spanish).

General Call for Papers

Maurizio Ferraris
Full professor
University of Turin
Download the CV here

Tiziana Andina
Full professor
University of Turin
Download the CV here

Collegio Carlo Alberto
Website

The Käte Hamburger Center for Advanced Study in the Humanities “Law as Culture”
Website

FMSH, Fondation Maison des Sciences de l'Homme
Website

NCOR: National Center for Ontological Research
Website

Fondazione italiana del notariato
Website

Alfabeto del futuro

Documanità

Highlights

Forthcoming in July and August 2021

Publications

Fatti e interpretazioni

Labont Informs

Labont Videogallery

Calls

Projects

Conferences

Journals

LABONT PRESIDENT

LABONT DIRECTOR

Rivista di Estetica

Aesthetics and Contemporary Art

Brill Research Perspectives in Art and Law

Partner Institutions

Sponsor 2020