IL LAVORO DEL CONSIGLIERE COMUNALE
La notizia della settimana è che il sindaco Sala ha (finalmente) un interlocutore nel centrodestra con cui misurarsi nel prossimo confronto elettorale. Ma anche noi consiglieri candidati alle prossime amministrative abbiamo di che riflettere, se un potenziale collega afferma che “fare il consigliere comunale non è un impegno”.
Mah, non so... Dico solo che io questa settimana ho registrato la presenza al 368° Consiglio comunale del mio mandato amministrativo, confermando una presenza al 100%, e nella settimana entrante mi aspetta un Consiglio comunale al giorno, dalle ore 15 alle 21, per “difendere” l’ultima importante delibera relativa al “Piano Aria Clima” della nostra amministrazione. Se questo non è un impegno...
Simili affermazioni fanno piuttosto riflettere sulla fase di impopolarità e di fatica che la politica sta attraversando. Ciò emerge anche dalla “marcia di protesta pacifica” dei sindaci a Roma, che da nord a sud chiedono maggiori tutele per il loro lavoro. E certo non aiuta l’accumulo di cariche istituzionali a diversi livelli da parte di molti colleghi (dal Comune alla Regione, dal Parlamento italiano a quello europeo), appunto a conferma che il ruolo istituzionale parrebbe un impegno da poco.
Io resto dell’idea che rappresentare la comunità sia una nobile incombenza. Io resto affezionata all’idea che la politica sia la più alta forma di carità, come amava ricordare Paolo VI.
Roberta Osculati
www.robertaosculati.it
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