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Appunti di felicità urbana
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Newsletter personale che parla di città, di Milano e di felicità. Lo fa in modo laterale e indiretto: a volte andare lontano serve per vedere meglio quello che c'è qui vicino.
Ciao <<Nome>>,

sono partito, destinazione montagna, abbastanza espasperato dal caldo e dalle zanzare e dall'umidità del luglio milanese: qui piove e fa freddo, ma proprio freddo, ma tipo che siamo gli unici in giro con i pantaloni corti e pensiamo con nostalgia al cappello di lana pesante lasciato nell'armadio.

Ieri siamo passati dal Rifugio Città di Milano che, come altri qui nell'Ortles-Cevedale, non è bellissimo come ormai ci siamo abituati a immaginare i rifugi di montagna, e non è nemmeno caratteristico, anzi è un edificio direi bruttino e forse anche poco curato. Peraltro, sì, a queste altezze e climi è difficile curare i manufatti. Comunque vedendolo da lontano e poi a mano a mano che mi avvicinavo e pensavo appunto "bè bruttino" allo stesso tempo ero attratto da lui. Perché i rifugi, come le case cantoniere, come i bivacchi, come certi alberghi e sicuramente gli ostelli, i motel nel nulla americano, immagino i porti, come tutti i luoghi che accolgono chi viaggia sono un angolo di mondo sicuro e un'oasi protetta. Poi leggendo il nome "Rifugio Città di Milano" mi sono detto che questa potrebbe essere una chiave di lettura della nostra città futura: un rifugio. Ma mica solo per i veri rifugiati, bensì per tutte le persone che ne abbiano bisogno o per quelle che abbiano voglia di vivere sempre così, coccolate da spazi e luoghi e servizi. Solo un pensiero facile che è comparso con quel "Milano" inaspettato in un luogo totale come un lembo di roccia che si affaccia sui ghiacciai del Gruppo Ortles-Cevedale, e dovrei dire: su quel che ne resta. Poi vediamo se da questo pensiero facile riusciamo a tirare fuori qualcosa di più consistente.

A proposito di Milano, qualche flash da Milano 2021:

  • la mia, cioè la NOSTRA, campagna elettorale sta partendo con la creazione e l'organizzazione del comitato elettorale (lo so che il nome sembra pomposo, ma a me piace l'idea di dare valore e importanza a quel lavoro non visibile che viene fatto per rendere visibile poi il candidato) - e anzi se vuoi dare una mano anche tu qui ti spiego che cosa puoi fare, speriamo in settimana di organizzare un primo incontro (remoto) e nel frattempo lavoriamo sui temi, approfittando anche della mente più libera di questi giorni; verso fine agosto la presentazione, e da settembre la campagna vera e propria;
  • il centro sinistra ha presentato le candidate e i candidati per il ruolo di presidente di municipio: se abitate nel Municipio 9 avrete la strafortuna di votare per Anita Pirovano, se state nel 4 per Stefano Bianco, nell'8 per Giulia Pelucchi, nel 2 per Simone Locatelli e nell'1 per Mattia Abdu; se abitate negli altri municipi ci sono persone validissime, ma che conosco meno
  • sul versante centro destra, dopo la questione della pistola in ospedale (a me comunque sentir parlare un pediatra di armi in quel modo ha fatto effetto), il candidato sindaco Luca Bernardo ha svelato un nodo del suo programma: abolire Area B e limitare fortemente Area C; penso che Milano abbia voglia - e bisogno - di futuro e non di tornare al Novecento.

Buona giornata, e se ti vengono in mente persone potenzialmente interessate a questa newsletter, ai temi di Milano e alla città che sarà puoi usare questo link.

baci,

- marco
 
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Marco Mazzei X Milano
20129, Milano

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