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La settimana
I taliban tornano al potere in Afghanistan, una scossa provoca migliaia di vittime ad Haiti, l’ottimismo necessario per combattere la crisi climatica
Kabul, 17 agosto 2021. Guardie taliban all’entrata del ministero dell’interno. (Javed Tanveer, Afp)
Il ritorno dei taliban La conquista di Kabul è stata il frutto di una strategia cominciata mesi fa, basata su uccisioni mirate per intimorire le forze armate e sulla corruzione dei leader tribali, spiega la Reuters. Una strategia che è stata sottovalutata, dice in un’intervista il politologo Olivier Roy, ma se i taliban riprenderanno i loro vecchi metodi, sarà dura per loro mantenere il controllo di una città che si è molto occidentalizzata.
Il capovolgimento della situazione in Afghanistan porterà un’instabilità diffusa in tutto il Medio Oriente, scrive The Conversation. Ma il prezzo più alto lo pagheranno le donne afgane che in questi anni hanno dovuto lottare per la loro libertà e ora rischiano di perdere tutto, racconta la fotogiornalista Lynsey Addario.
Con migliaia di afgani costretti alla fuga, si apre una nuova crisi umanitaria, commenta l’Economist. Secondo Pierre Haski, la missione in Afghanistan era destinata al fallimento fin dall’inizio e le nazioni coinvolte dovrebbero accogliere degnamente i rifugiati che lasceranno il paese.
Il terremoto infierisce sulla miseria di Haiti Il sisma ha provocato migliaia di vittime e sfollati. Eppure dieci anni fa il governo e la comunità internazionale si erano impegnati a ricostruire in sicurezza. L’articolo del Guardian.
E poi:
Video
Vent’anni di guerra in Afghanistan “Sono stato ferito undici volte. Quando esco vedo la guerra, quando dormo vedo la guerra. La mia mente è distrutta”, dice nel video del Financial Times il fotoreporter Massoud Hossaini, vincitore di un premio Pulitzer. Con lui, altri afgani raccontano l’impatto del conflitto sulle loro vite, tra paure e speranze di libertà.
Punti di vista
La sparatoria di Plymouth nasce da un odio per le donne alimentato online L’uomo che ha ucciso cinque persone si dichiarava “celibe involontario” e aderiva a un’ideologia che si accanisce contro le donne. Il governo britannico potrebbe considerarla una nuova forma di terrorismo, scrive l’Observer.
Capire Tor Bella Monaca per capire tutta Roma Le case popolari, le crisi economiche, il welfare dello spaccio, la dispersione scolastica e i progetti dal basso. Nel quartiere nella zona est di Roma si possono osservare i cortocircuiti della capitale ma anche una possibile via da seguire. Il reportage di Christian Raimo.
Le mie vacanze su ruote Due carrozzine, dodici biciclette e un furgone: diario di un viaggio a velocità diverse, reso possibile dalla forza delle relazioni. Di Adriana Belotti.
Il posto in cui lavoriamo influisce sul nostro rendimento Il cervello non è una macchina e le sue prestazioni variano molto a seconda dei segnali che provengono dall’ambiente circostante, spiega Annie Murphy Paul su New Scientist.
La storia che divide gli Stati Uniti Nelle scuole statunitensi è in corso una battaglia su come raccontare la storia nazionale alle prossime generazioni. L’articolo dell’Economist.
Memorabili
Un articolo a settimana dall’archivio di Internazionale
Shout per Internazionale
La Pulce fa la siesta
Internazionale numero 930, 29 dicembre 2011
“È un guerriero dallo sguardo infantile. Non riesco a smettere di pensare che sono venuto a intervistare Superman e ho trovato un personaggio disneyano”. L’intervista del giornalista argentino Leonardo Faccio a Lionel Messi.
Cultura
L’invincibile estate di k.d. lang L’album estivo di una cantante canadese in California. Dalla rubrica di Daniele Cassandro.
Chi uccide i film L’industria dell’intrattenimento è sempre più concentrata nelle mani di pochi. Brutta notizia per i lavoratori e per il pubblico. L’opinione di Paris Marx.
Galassie vicine Intervista ad Alisa Martynova, giovane fotografa di origine russa, per parlare del suo ultimo progetto esposto a Cortona on the move. Di Giovanna D’ascenzi.
Simone Cargnoni (Arcipelago19).
Un’estate italiana L’iniziativa collettiva e partecipativa di Arcipelago19 per riflettere sul momento che stiamo vivendo, segnato dalla pandemia e dal cambiamento climatico.
Internazionale risponde
Una parola speciale “Da circa un mese mia figlia di cinque anni ogni tanto mi chiama per nome e questo mi dispiace. Come posso comportarmi visto che preferirei mi chiamasse mamma?”. La risposta di Claudio Rossi Marcelli.
Game over “Sto con mio marito da 26 anni. Quasi subito, quando ci mettemmo insieme, mio marito mi rivelò di avere una passione per il sesso a tre”. Dalla rubrica di Dan Savage.
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