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ASA PROJECT
Benvenuto nella ASALETTER #5 con gli ultimi aggiornamenti sulle nostre attività, le novità dalla nostra comunità fotografica, eventi, corsi, libri e tanto altro. 

 INTERVISTA CON L'AUTORE   

In conversazione con Andrea Alessandrini - di Lucilla Loiotile

Alcuni autori, siano essi fotografi o scrittori, hanno bisogno di rivolgere il loro sguardo verso l’ignoto, l’insolito, lo sconosciuto. Altri si trovano più a loro agio raccontando il proprio vissuto. Un esempio di successo di quest’ultimo approccio è il lavoro di Andrea Alessandrini che racconta il quotidiano del quartiere in cui è cresciuto nel libro fotografico Piccola Russia. Come Palomar, il personaggio del libro di Calvino citato all’inizio del libro, lo sguardo di Alessandrini “pare si posi solo sulle cose che gli capitano sotto gli occhi nella vita quotidiana, scrutate nei minimi dettagli con un ossessivo scrupolo di precisione.”
Un approccio autoriale che in questo caso serve anche a legare il presente alla storia della Valle dell’Inferno, così chiamata perché un tempo piena di ciminiere fumanti delle fornaci che producevano i mattoni per la costruzione dei nuovi quartieri della capitale d’Italia da poco istituita.

Molti autori trovano difficile raccontare il luogo dal quale provengono non sapendo da che lato approcciarlo. 
Mi chiedo se l’idea di affrontare la storia del tuo quartiere in un progetto fotografico fosse da sempre un tuo desiderio o se la decisione è nata in un momento preciso o su un impulso esterno, come per esempio, la controversa progettazione del centro commerciale di Valle Aurelia con la definitiva perdita di identità storica di una borgata così caratteristica, già snaturata dalla costruzione delle case popolari.

Ho abitato per molto tempo nel quartiere Prati (versante Trionfale) che si trova vicino a Valle Aurelia ma, per una somma di motivi, non l’avevo mai visitata. Era per me un luogo nascosto, fuori dalle rotte casa - studio - lavoro. Proprio per questo motivo ho deciso, un giorno del 2013, di andare a conoscerla portando con me una macchina fotografica. Dopo un primo progetto di quell’anno, molto simile a un reportage con taglio fotogiornalistico (qui le immagini dell' Edizione 2012/2013 Giuria: Paolo Pellegrin - Associazione Graffiti), ho deciso di tornarci nel 2017 per mettermi alla prova con un diverso tipo di linguaggio e di racconto. Avevo l’esigenza di rimanere vicino casa perché nel frattempo erano nati Giulio e Simone e non volevo allontanarmi per troppo tempo alla volta nelle mie scorribande fotografiche. Quello che ho trovato era un territorio prossimo a un cambiamento epocale come gli era già successo altre volte negli anni. Ho deciso di raccontarlo nel momento del cambiamento

Il passato del quartiere è più che altro evocato in pochissime foto ma mai descritto. Non c’è per esempio l’ultima ciminiera rimasta a testimonianza delle fornaci né altri riferimenti storici evidenti o riconoscibili. Questa è stata una scelta fatta già in fase di progettazione o si è concretizzata durante la selezione finale delle foto? 

Non volevo che i riferimenti fossero troppo espliciti ma che l’intero progetto evocasse i cambiamenti attraverso piccoli eventi o immagini meno spettacolari. Volevo che fosse un lavoro che ti entra dentro pian piano, pone domande più che dare risposte, suggerisce assonanze, lascia spazio all’immaginazione. In verità però c’era una foto della ciminiera, quasi invisibile perché intrappolata tra le impalcature, che era stata utilizzata per la copertina del dummy. Poco prima della pubblicazione però si è deciso di cambiarla.
Altro elemento importante per il racconto è il testo che aggiunge elementi e racconti non visibili nelle foto. Mi sembra di aver trovato un buon equilibrio tra testo e immagini che scorrono su due piani paralleli e complementari senza che uno diventi mai didascalia dell’altro.

Mi interessa sapere come nel tuo caso un progetto fotografico personale a lungo termine sia diventato una pubblicazione? 
Il tuo progetto è stato esposto in vari festival e finalista di diversi premi. E’ questa la strada per farsi notare e trovare un editore interessato alla pubblicazione?

Si, assolutamente. Preferisco lavorare ai miei progetti più che passare il tempo a fare pubbliche relazioni cercando di convincere qualcuno a pubblicare o esporre le mie foto. Essere inserito nelle shortlist di vari premi internazionali si rivelato un ottimo biglietto da visita per presentarmi e essere ascoltato. Ma, parlando di strada, un buon lavoro parte da lontano e il fotografo è solo una delle componenti. Al successo del progetto hanno contribuito i cittadini di Valle Aurelia per la loro disponibilità, la Biblioteca comunale per avermi aperto le porte, Massimo Mastrorillo per aver seguito le varie fasi creative, Antonio Xoubanova per aver disegnato un libro che cattura subito l’interesse, Gaia Vendettuoli per l’aiuto nella stesura del testo, David Mozzetta per l’assistenza nella fase di stampa e Witty Books per la fiducia nel mio lavoro.
Ecco, dovessi indicare una strada, direi che, nel mio caso, è stato determinante fare tutti questi incontri per essere accompagnato alla meta.

https://www.andreaalessandrini.net/
 

Compra Piccola Russia

 FESTIVAL DI FOTOGRAFIA 

Riaperture Fotofestival Ferrara
Ferrara dal 10 settembre al 3 ottobre, tutti i weekend


In programma mostre, workshop, letture portfolio, incontri e tanto altro. Ferrara aprirà alla fotografia luoghi nascosti, dimenticati, segreti. Per finire dietro casa, in giro per il mondo, per perdersi dentro e fuori di sé.
Il tema della quinta edizione è ‘Ideale’: un esercizio di fantasia, una proiezione immaginifica in tensione verso l’assoluto senza mai raggiungerlo, ma trasformando i passi in percorso. Nella sua apparente inconsistenza, l’ideale è in grado di trasformare la società come l’esistenza dei singoli individui: per la pace si conquistano piazze, per l’amore si programmano vite o si stravolgono completamente, per la fede si lotta incessantemente, per l’uguaglianza si combattono rivoluzioni, per la famiglia si cambiano leggi per tutelarne le sue molteplici forme, per l’armonia tra la dimensione umana ed urbana si sono ideate intere città che ancora oggi vivono grazie a quei principi. Sono tutti ideali che spingono le persone a uscire da sé stesse, a dimenticarsi di sé stesse, per difendere, ammirare, amare quell’ideale e puntare in alto, cercando di fermare la vita ad un istante di felicità. Per farlo devono scardinare luoghi comuni e dare un senso nuovo al presente e alla lotta, sia personale che collettiva, che questi deve affrontare per affermarsi.
La grande novità dell’edizione 2021 è l'ampliamento della durata: da due a quattro weekend di mostre nei luoghi segreti di Ferrara. Non solo: Riaperture si apre alla rassegna OFF.
https://riaperture.com/
SI Fest - Savignano Immagini Festival
10.11.12 settembre 2021
mostre visitabili anche il 18.19 25.26  
Savignano sul Rubicone 

Il SI FEST compie trent’anni, era il lontano 1992 quando, sotto la guida di Lanfranco Colombo, esordiva nella piazza di Savignano sul Rubicone, una piazza destinata a ospitare un ineguagliabile numero di fotografi e amanti della fotografia, la sua popolazione la più fotografata, passata sotto lo sguardo curioso e l’obiettivo di autori di fama nazionale e internazionale.
Un compleanno così importante cade in un’epoca storica incredibile, in un anno che ha visto l’umanità intera affrontare prove inaudite, che ha sconvolto il corso delle vite di milioni di persone, mettendo in discussione valori ormai acquisiti riguardo la nostra quotidianità, il lavoro, la natura e le relazioni. Per questo Denis Curti, direttore artistico del SI FEST, per il trentennale ha voluto compiere una riflessione sul presente, partendo dal nostro passato e cercando di dare una fisionomia al futuro con un titolo che accoglie i diversi sguardi: FUTURA. I domani della fotografia. continua ...

https://sifest.it

 SPAZIO ESPOSITIVO 

ASAProject  è anche uno spazio espositivo. Stiamo programmando le esposizioni del prossimo anno. Se vuoi candidarti  e desideri maggiori informazioni su come organizzare la tua prossima mostra scrivici a info.asaproj@gmail.com

Guarda qui una delle esposizioni che abbiamo organizzato.

 ASA IN CERCA DI AUTORI 

ASA Project è sempre in cerca di nuovi stimoli e collaborazioni. Vuoi entrare a far parte del nostro network di amatori evoluti della fotografia o hai idee che vorresti vedere realizzate? Contattaci!
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