Anche voi qui per un caffè e qualche links?
Ciao,
anche questo venerdì è incredibilmente fuori una nuova edizione della nostra newsletter, è proprio questa che state leggendo, anche se è arrivata per pranzo e non per colazione.
Non è una newsletter che ama i rush, è più unə tipə da passeggiata lenta per godersi il panorama.
Non abbiamo fatto in tempo a dire finedelleferie che siamo rimasti travolti dal logorio della vita moderna e stiamo ancora imparando a vivere il tempo.
In questa edizione i links parlano di colori, ma non è armocromia; di un archivio, ma non è quello della tua stylist preferita ora che a Milano è Fashion Week; di studenti e metodologia; di una casa, ma non quella a Milano, per cui l’affitto pagherai spropositatamente; di tecnologia oculare.
Prima di catapultarci giù dai link, lasciatevi suggerire un super appuntamento di settimana prossima a Milano: DIY ZINE HANDMADE con Giulia Vallicelli di Compulsive Archive.
Giulia ha anche scritto per DOW, puoi recuperare l’edizione in cui è stata nostra ospite qui.
Oggi abbiamo fatto il pienone in fatto di links, nel frattempo è pure arrivato l’autunno, è l’ora di bere il caffè.
Salutiii
Ad altre domande,
e forse pure a questa,
risponderanno
01-ARTICOLO-ENG (UX Collective, Andrew Wilshere)
02-PROGETTO-ENG (People’s Graphic Design Archive)
03-PROGETTO-ITA (We School)
04-ARTICOLO-ENG (Fast Company, Tim Shea)
05-ARTICOLO ENG (Google Al Blog, Xuan Yang)
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Quando unə su dodici persone non è in grado di distinguere il rosso dal verde, perché lo UX di alcune piattaforme online si ostina ad utilizzare grafiche incomprensibili? Andrew Wilshere, fondatore del Design Bootcamp Baseline, fa una lista di consigli pratici per ottenere delle interfacce efficaci e più inclusive.
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Il People’s Graphic Design Archive si propone come raccolta bottom-up di progetti, ricerche, articoli e chi più ne ha più ne metta sul mondo della grafica: al momento si appoggia alla piattaforma Notion, dove chiunque può proporre nuove entrate per l’archivio, in modo da includere elementi esterni alla storia del design convenzionale che possano espanderla per dare rilevanza ai contributi di minoranze all’interno della disciplina.
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Nel metodo WeSchool, lə studentə è protagonista dell’esperienza scolastica, la quale deve impegnarsi per rimanere al passo con i tempi. Come? WeSchool collabora con i docenti per produrre un curriculum personalizzato che includa diversi ingredienti essenziali per prepararsi al mondo del lavoro: collaborazione, un buon equilibrio tra hard e soft skills, interattività, innovazione e costante valutazione ed iterazione del processo di apprendimento.
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Un sogno americano stampato in 3D è la nuova casa di Tim Shea, ex tossico dipendente e senzatetto residente a Austin. Non essendo abituato a passare molto tempo in una casa, adesso che ne possiede una è chiaramente diventato un maniaco delle pulizie. Per ora nessun rimpianto, a parte quello di essere già troppo vecchio e non potersi godere molti anni ancora in quel prezioso frutto delle nuove tecnologie.
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Project Guideline è il nuovo progetto di ricerca by Google + Guiding Eyes for the Blind dedicato all’allenamento delle persone ipovedenti. Usando solo un telefono con la tecnologia Guideline e un paio di cuffie, il CEO di Guiding Eyes for the Blind Thomas Panek è stato in grado di correre autonomamente per la prima volta in decenni e completare un 5K non assistito al Central Park di New York City!
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