PORTFOLIOSOTTO MENTITE SPOGLIE. ROSSO FIORENTINO AGLI UFFIZI
IN MEMORIAM: OTTAVIO CIAPPI
SERVIZI:TRASPORTI IN TEMPI DI PANDEMIA
!!! INDOVINATO !!!
Non era poi così difficile risolvere il quiz che abbiamo proposto nella nostra ultima newsletter.
Molti di voi hanno risposto, ma il più veloce è stato Giorgio Foresti, insieme a Guerrino Lovato.
Art-Test darà loro l’opportunità di eseguire una riflettografia con il nostro scanner IntraVedo con sensore InGaAs, ancora la migliore tecnologia in questo tipo di analisi.
Per chi ancora non avesse indovinato, qui i dipinti che abbiamo utilizzato
Chi decide se e' un Rembrandt?
L’11 agosto 2021 è morto l’ex chair del Rembrandt Research Project, Ernst de Wetering.
È stato una figura cruciale nel campo dell’autenticazione e un coinnosseur molto potente.
Come presidente del RRP, dal 1990 fino alla cessazione delle attività nel 2011, ha contribuito a elaborare molte attribuzioni riguardanti Rembrandt.
E ora, sospettiamo, molte di queste potrebbero essere messe in discussione.
Non ci saranno praticamente festeggiamenti, tranne qualcosa di quasi improvvisato. Niente a che vedere con tutto quello che era stato organizzato per i 400 anni dalla morte.
In quella occasione Art-Test analizzò diversi dipinti la cui autografia è indiscussa, tra cui il Bacco degli Uffizi, le 7 opere di misericordia di Napoli, la Resurrezione di Lazzaro di Messina, e altri su ancora si discute, come il Ragazzo morso da un ramarro della collezione Longhi.
Afghanistan: come può difendersi dalla furia iconoclasta dei talebani, inclusa una lista di oggetti da NON COMPRARE
In Afghanistan l’arrivo dei talebani porterà una brusca battuta di arresto ad un popolo che era sembrato riuscire in parte a trovare un delicato equilibrio.
Oltre ai grandi cambiamenti che inevitabilmente porteranno le numerose restrizioni imposte dal nuovo governo, una grande minaccia incombe sui numerosi siti archeologici ed oggetti d’arte che costituiscono la memoria di un paese ricchissimo di storia.
Copiare sculture è una pratica che ha una lunga tradizione nella nostra cultura.
Del resto la maggior parte dei lavori degli scultori greci è conosciuta soltanto grazie alle copie romane. Non sappiamo però se queste venissero vendute come originali greci o meno.
Sappiamo che Michelangiolo provò a vendere una sua scultura spacciandola come antica dopo averla interrata. Il compratore però se ne accorse e la rimando' indietro (ma volle conoscere l’autore).
Il processo allo scultore Alceo Dossena (1878–1937) stabilì che lui non produceva dei falsi, ma degli autentici capolavori, in vari stili, dall’etrusco al rinascimentale, patinandoli con una procedura di cui non ha mai rivelato i segreti.
Sculture che poi furono rivendute da mercanti senza scrupolo, per finire nelle più prestigiose collezioni in mezzo mondo.
In seguito al crollo di una colonna, neanche portante, avvenuto il 2 settembre 1783, il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena fece abbattere la chiesa di San Pier Maggiore. Nonostante fosse una delle chiese più antiche di Firenze, di cui si ha notizia già dal 1067. Uno straordinario lavoro di ricerca, grazie alle National Gallery di Londra ha permesso di ricostruirla virtualmente.
Questo e' quello che si era fatto anche per il Complesso di Santa Maria al Sepolcro-Le Campora, con il progetto PRIMARTE, finanziato dalla Regione Toscana.
Un modo innovativo ed intellligente di ampliare la fruizione e dare modo di conoscere realta' straordinarie del nostro passato.
Spesso per autenticare un’opera d’arte si fa ricorso alla sua provenienza, ovvero al susseguirsi dei vari proprietari, per cercare di risalire al primo e al contratto di acquisto dall’autore.
Ma sono dati per niente semplici da verificare. Al contrario, si tratta di un terreno molto insidioso, perché anche questi documenti si possono falsificare.
Da sempre le crisi o i momenti difficili evidenziano le intelligenze, siano esse individuali che espressione di una comunità.
Più volte nei nostri “articoli” avete potuto leggere una personale analisi su questo tempo privato, sospeso, in alcuni casi sovraccarico di comunicazione per rimanere vivo.
C’è chi questo tempo lo ha utilizzato per costruire, per creare una rete che servisse a promuovere bellezza e cultura presente sul territorio italiano.
Forse vi siete chiesti quale sia stato il primo edificio Rinascimentale al mondo?
Non è una chiesa, o un palazzo, ma lo “Spedale degli Innocenti” di Firenze, il primo orfanatrofio al mondo. Fu progettato dal genio Brunelleschi, nella sua prima commissione pubblica.
L’opera fu finanziata da un ente laico, l’Arte della Lana e costruita su un terreno di proprietà privata, di Rinaldo degli Albizi.
La costruzione inizio’ il 19 Agosto 1419, probabilmente sotto un solleone.
Come una Maddalena si è rivelata essere, grazie alla diagnostica ed al restauro, la rappresentazione di una giovane donna
Nel dipinto della collezione degli Uffizi di Firenze, l’abito scollato nero con inserti verdi sul busto ricorda molto l’abbigliamento dei primi anni del '500, elementi come il velo che le coprono i capelli e l’appena accennata aureola intorno alla testa facevano pensare alla figura di una santa, non a caso infatti le era stata attribuita l’identità di Maria Maddalena.
Restauratore di formazione e esperienza, ha lavorato con dedizione e passione, diventando anche un esperto di indagini radiografiche sui beni culturali, collaborando a sviluppare la radiografia di largo formato.
Manchera' alla famiglia, a tutti gli amici e colleghi dell'Opificio delle Pietre Dure, di cui era stata una delle figure piu' conosciute.
Manchera' anche a noi, che abbiamo fatto con lui tratto del nostro percorso nella diagnostica delle opere d'arte.
AL VOSTRO SERVIZIO
Un'opera
Viaggiare, con un documento di trasporto valido anche per le opere d’arte
(e no, non stiamo parlando del green pass)
Con il ritorno “alla normalità” ma con limiti disomogenei nello spostamento delle persone e quindi di collezioni, mercanti e restauratori, sono le opere che hanno dovuto viaggiare di più.
E' sempre piu' necessario quindi un controllo super partes degli oggetti in grado di produrre un documento di trasporto sintetico ma efficace per il controllo dello stato di conservazione dell’opera in tempi brevissimi.
Questo è necessario soprattutto se l’opera presenta criticità che chiedono una particolare attenzione al trasporto. Il documento di trasporto differisce dal condition report, che è un documento più dettagliato, redatto e controllato all’inizio e alla fine del viaggio.