SOSTENIBILITA', CONSAPEVOLEZZA E SOLIDARIETA'
Come ogni anno alla fine di novembre ci risiamo...ecco tornare la settimana del Black Friday, la giornata dedicata al consumismo importata dagli Stati Uniti.
L’invito all’acquisto sfrenato per approfittare delle promozioni porta i produttori e distributori ad uno sforzo non sempre ripagato e gli acquirenti ad accumulare prodotti di cui, spesso, non hanno nemmeno bisogno, incentivati dalla scadenza dell'offerta. Questa ricorrenza in alcuni casi può essere vantaggiosa per i consumatori, ma molto meno per i piccoli produttori e distributori che sono costretti a rincorrere gli sconti dei colossi del settore per seguire un trend che non per loro è insostenibile, con grosse ripercussioni economiche e sociali.
Da non sottovalutare poi è l’impatto ambientale del Black Friday, quello prodotto dalla mobilitazione di chi si reca a fare acquisti e dai mezzi che girano per tutto il mondo per consegnare pacchi e che comportano pesanti emissioni di CO2 in atmosfera. Per non parlare della montagna di rifiuti generata dagli imballaggi dei prodotti che si acquistano: cartoni, plastica, polistirolo e tanti altri materiali utilizzati a dismisura dalle aziende per confezionare i prodotti.
Esiste, tuttavia, un'alternativa tutta europea che si sta diffondendo sempre più: il Green Friday, movimento nato in Francia nel 2017 in opposizione al consumismo e allo spreco del Black Friday, con il quale le aziende si impegnano a donare parte del ricavato verso iniziative ambientali e sociali.
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