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lunedì 15 novembre 2021 - n°67
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IN EVIDENZA

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CONTRO I MATRIMONI MINORILI

EVENTO NPSG
“ADDRESSING DEFORESTATION IN AMAZONIA
A LAND RIGHTS AND WOMEN'S PERSPECTIVE”

Martedì 9 novembre si è tenuto il workshop on line dal titolo “Addressing Deforestation in Amazonia. A Land Rights and Women's Perspective” organizzato da Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG). L’evento è stato presentato da Alessandra Moretti (S&D) e ha visto la partecipazione dell’europarlamentare Eleonora Evi (Verdi) e di Alison Smith, Direttrice del programma di giustizia penale internazionale NPSG, nonché coordinatrice del progetto Amazzonia. Tra gli speakers sono intervenuti anche Brenda Brito, ricercatrice di Imazon - Campagna Seja Legal com a Amazônia, Paulo Celso de Oliveira, avvocato della comunità indigena Pankararu e Gersem Dos Santos Luciano,  antropologo comunità indigena Baniwa entrambi del Fundo Brasil de Direitos Humanos, Daniel Lopez Faggiano, direttore dell’Instituto Maíra. 
L’evento ha visto la partecipazione delle leader e attiviste indigene Puyr Tembé, della Federazione dei Popoli Indigeni dello Stato di Pará (APIB) e Telma Taurepang, dell’Unione delle Donne Indigene dell'Amazzonia Brasiliana (UMIAB), che hanno raccontato il loro impegno in diretta dalla COP 26 di Glasgow.
L'incontro è stato ispirato dalle marce dei popoli indigeni a Brasilia che si sono tenute tra agosto e settembre di quest’anno. Durante le proteste i popoli indigeni di tutto il Brasile si sono riuniti per chiedere alle autorità di proteggere la foresta amazzonica e rispettare i loro diritti. Il workshop è stato organizzato nell’ambito della campagna contro la deforestazione in Amazzonia  attivata nel 2019 da NPSG che ha lo scopo di dare voce alle lotte delle popolazioni indigene per i loro diritti e di  combattere l’impunità dei crimini climatici A tal proposito, nel febbraio scorso, il team di NPSG Amazzonia ha partecipato ad una consultazione internazionale con lo scopo di contribuire allo sviluppo della definizione giuridica per il crimine di ecocidio che è di fondamentale importanza per punire chi si macchia di crimini (come lo scarico di rifiuti tossici nelle acque o la deforestazione indiscriminata) sia contro le popolazioni indigene che contro l’ambiente.

Rivedi l'incontro qui

WORKSHOP “RIFORME POLITICHE IN BAHREIN DAGLI ANNI '90: I PARTITI POLITICI E LA COSTITUZIONE”

Giovedì 11 novembre si è tenuto un workshop virtuale co-organizzato dal progetto Sectarianism, Proxies and De-sectarianisation (SEPAD) del Richardson Institute & Salam for Democracy and Human Rights. L'evento ha avuto come obiettivo quello di riflettere su diseguaglianze sia in termini economici che sociali, segregazione, compressione delle libertà fondamentali di espressione, associazione e divieto di formare i partiti tutti fattori che nel 2011 sono stati causa dei disordini bahreniti e che tutt’ora permangono.
Durante la prima parte del panel è intervenuto Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale di Non c’è Pace Senza Giustizia, che ha richiamato l’importanza di continuare a far conoscere a livello internazionale le problematiche che attanagliano il Bahrein che, come accade per molti paesi del Golfo, è conosciuto dall’opinione pubblica occidentale – e talvolta anche da governi e istituzioni sovranazionali – soltanto nella sua versione patinata e scintillante. 
L’incontro ha rappresentato un'opportunità di condivisione e di confronto sulle riforme che dovrebbero essere introdotte in Bahrein per migliorare la vita dei cittadini.
 
Rivedi l’incontro

IL GOVERNO DEL TURKESTAN ORIENTALE IN ESILIO CHIEDE ALLA CPI DI APRIRE UN’INDAGINE CONTRO LA CINA PER IL GENOCIDIO DEL POPOLO UIGURO

Giovedì 11 novembre, Rodney Dixon QC, Lead Barrister e Mamtimin Ala, rappresentante dell'Unione europea per il governo del Turkestan orientale in esilio (ETGE), insieme a Miriam Lexmann, eurodeputata del gruppo PPE al Parlamento europeo e co-presidente dell'Alleanza interparlamentare sulla Cina, e Engin Eroglu, eurodeputato tedesco del gruppo Renew Europe, hanno presentato in diretta il terzo dossier di prove all'Ufficio del Procuratore (OTP) dell'Aia chiedendo alla Corte Penale Internazionale (CPI) di aprire un'indagine sulle accuse di genocidio e crimini contro l'umanità commessi contro la minoranza uigura dalle autorità cinesi. 
Le prove già presentate mostrano che gli uiguri sono stati presi di mira, rastrellati e deportati dal Tajikistan nel Turkistan orientale occupato/Xinjiang da agenti cinesi che operano anche fuori dai loro confini nazionali. 
Una volta che le vittime uigure sono state deportate nel Turkistan orientale occupato/Xinjiang, sono sottoposte a vari crimini tra cui torture, controllo forzato delle nascite e sterilizzazione, stupro e matrimoni forzati e lavoro forzato. Le nuove prove presentate al procuratore della CPI provengono da testimonianze dirette e forniscono informazioni dettagliate su come questi atti illegali vengono eseguiti dalle autorità cinesi al di fuori dei loro confini. Durante l’incontro Sayragul Sauytbay e Omer Bekali, sopravvissuti alla detenzione forzata, hanno raccontato alcuni toccanti episodi della loro prigionia.
Anche se la Cina non è firmataria dello Statuto di Roma, la CPI è in grado di esercitare la giurisdizione sui crimini commessi contro gli uiguri perché parte della condotta criminale si è verificata all'interno del territorio di due Stati membri dello Statuto di Roma, cioè Tajikistan e Cambogia. 
 
Rivedi qui l’incontro

RESTIAMO IN CONTATTO!

Comunicati stampa

 
11 Nov 2021 Workshop on "Political Reform in Bahrain since the 1990s: Political Parties and the Constitution"
Continua
 
09 Nov 2021 "Addressing Deforestation in Amazonia. A Land Rights and Women's Perspective"
Continua
 
04 Nov 2021 NPWJ and the Nando and Elsa Peretti Foundation call for action on deforestation and indigenous rights during COP26
Continua

Radio Radicale

NPSG conduce una rubrica settimanale di approfondimento su Radio Radicale ogni mercoledì alle 23.30 e in replica il venerdì alle 06.00 per fornire notizie e informazioni sulle nostre attività. . Nel consueto appuntamento settimanale, dopo le principali notizie della settimana presentate da Eleonora Pastorino, la puntata è stata dedicata a uno speciale sul tema della questione migratoria e delle politiche messe in atto dall'UE per gestirla e governarla. Per un confronto sui limiti e sulle criticità di queste politiche, Nicola Giovannini ha intervistato l'Onorevole Elisabetta Gualmini, europarlamentare del Partito Democratico. 

Ascolta qui la puntata

Eventi
Eventi

NPSG si è impegnata ad organizzare degli approfondimenti, conferenze e webinar che possono essere seguiti tramite i nostri social network. Per riascoltare i nostri eventi passati clicca qui.

Aperta la campagna iscrizioni 2021 a Non c'é Pace Senza Giustizia

Se condividi gli obiettivi e le campagne di Non c'é Pace Senza Giustizia, se hai a cuore la difesa e la promozione dei diritti umani e della democrazia ovunque nel mondo, se ritieni giusto sostenere e rafforzare gli strumenti di giustizia penale internazionale esistenti, se pensi anche tu che chi distrugge la foresta amazzonica debba finire sotto processo, iscriviti a non c'é Pace Senza Giustizia, sostieni e fai tue le sue iniziative.

Per iscriversi è necessario versare la quota di iscrizione, che è di minimo 50 euro, a mezzo bonifico bancario IBAN: IT24E0832703221000000002472, BIC: ROMAITRR oppure attraverso Paypal dal sito www.npwj.org e fornire i propri dati anagrafici completi di recapiti.

Diventando Iscritto, riceverai un bollettino periodico delle attività e parteciperai all'Assemblea degli associati, che elegge gli organi e contribuisce a determinare annualmente la politica di Non c'è Pace Senza Giustizia.

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Non C'è  Pace Senza Giustizia è una associazione internazionale senza fini di lucro, fondata da Emma Bonino e nata nel 1993 da una campagna del Partito Radicale Transnazionale che lavora per la protezione e la promozione dei diritti umani, della democrazia, dello stato di diritto e della giustizia internazionale. Si articola attraverso i seguenti programmi tematici principali: il programma sulla giustizia penale internazionale; il programma su genere e diritti umani, con particolare riferimento alla messa al bando delle Mutilazioni Genitali Femminili; il programma per la democrazia nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa; il Programma contro  l'impunità per la devastazione ambientale e umana in Amazzonia
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