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SONO SOLO CANZONETTE
una miniplaylist da ascoltare mentre si legge
Ascolti dicotomici di Natale: "Giornata di merda" e "Seasons of Love", canzoncine indie e musical.
Come spesso accade, i miei sentimenti nei confronti di questo mese, e per esteso dell'ultimo anno, sono contrastanti: una parte di me lo ha detestato, un'altra lo ha amato.
L'augurio che vorrei fare a me stessa è di abbracciare questa ambivalenza e smettere di pretendere che le cose possano essere interamente belle, o interamente brutte.
L'augurio per voi che leggete questa newsletter è di trovare sotto l'albero la libertà (la voglia?) di essere proprio ciò che siete, non una briciola in più, non un pelo in meno.
Ascolta la playlist della Newsletter di Dicembre 2021
QUANDO SENTI LE BOOMER VIBES
un pensiero su vecchiaia e creatività
C'è una vulgata che mi vorrebbe anti-boomer, nemica degli over 65, una che insulta le nonnine in posta e fa gli sgambetti agli anziani. Il significato autentico della parola boomer lo spiega adeguatamente Giulia Blasi in "Rivoluzione Z", il manuale di femminismo intersezionale per adolescenti che sto ascoltando su Storytel e che consiglio a chi ha prole tra 15 e i 25 anni.
Essere boomer non è questione meramente anagrafica ma è uno state of mind tipico -soprattutto ma non solo- delle persone nate negli anni '50.
Forse perché intravedo la boa dei 40 anni, sto iniziando a percepirmi superata: lavoro  in un ambiente, quello del web, in cui non è facile essere e sentirsi al passo con i tempi. Da un lato c'è un'avanzata di persone giovanissime, sveglissime, smanettonissime; dall'altra, la pressione a mantenersi e manutenersi fresch* più a lungo possibile. Lo so, perché seguo questo flow senza nemmeno recalcitrare troppo. Amo gli esordi strabilianti, adoro il talento precoce. Io voglio essere young and beautiful per sempre. Non solo: io voglio essere smart e witty per sempre.
In questo articolo Ella Marciello, riflette su un paradosso tipico dell'industria della creatività: le agenzie di comunicazione sono piene di under 35 e lavorano per assecondare e rincorrere persone under 35, quando la fascia della popolazione con maggiore potere d'acquisto ha più di 65 anni ed è sottorappresentata in qualsiasi campagna, ma anche in qualsiasi agenzia dove la persona più anziana raramente ha superato i 50.
Il grosso misunderstanding è che creatività sia sinonimo di "velocità e confidenza con la tecnologia" mentre il processo creativo deve moltissimo all'esperienza cumulata e alle grandi rivoluzioni personali (ad esempio la genitorialità, come raccontavo in questo post).
La mia lista dei buoni propositi 2022 parte da uno sforzo di inclusività: vorrei accettare collaborazioni e produrre contenuti -almeno potenzialmente- interessanti anche per un target senior, o più senior di me. 
DIMISSIONI E PRIVILEGIO
un articolo che hanno condiviso tutti
Il pezzo sulle dimissioni di Annalisa Monfreda, che dal 1 gennaio 2022 abbandonerà la direzione di Donna Moderna, l'hanno segnalato tutti: chi sono io per non fare lo stesso?
Dopo una prima parte, dedicata a una critica onesta e puntuale ai limiti del prodotto editoriale che dirigeva, Annalisa Monfreda parla dell'accoglienza che la sua comunità di riferimento (famiglia, amici, compaesani) ha riservato alle sue dimissioni. Riuscirà a mantenere il rispetto e la stima delle persone hanno sempre guardato ai suoi successi professionali con occhi rigonfi di orgoglio e ammirazione, ora che non ricopre più quella posizione prestigiosa?
Mi ricorda alcuni commenti sul mio conto: la mia professoressa di matematica delle medie, appreso che non ero diventata niente (non un magistrato, non un medico, non una professionista dotata di lustro insomma), disse a mia madre che mi ero spenta, che peccato, e dire che prometteva così bene!
In tempi più recenti, anche Michele mi ha praticamente detto la stessa cosa.
Quando ho lasciato un ruolo (fintamente) ambizioso in un'azienda (sedicente) importante per un ruolo piccolo (apparentemente) in una start-up (promettente) mi ha accusata di svogliatezza. Liberarmi da un soft mobbing che ho subito per anni, mettermi alla prova in un modo nuovo, guadagnare la stessa cifra cion notevoli agevolazioni logistiche erano fattori decisionali meno rilevanti rispetto al prestigio che percepiva nel mio ruolo precedente ma che, di fatto, non c'era e se c'era non mi interessava. 
Anche in tempi più recenti, quando ho lasciato il lavoro dipendente per diventare freelance, ha sollevato dubbi sulla validità della mia scelta che mi hanno molto addolorato: non sono arrivata al punto da sminuire la bontà della mia decisione, ma mi hanno rivelato una sua piccolezza, un'insicurezza che non ero pronta a scorgere.
In generale, nel proliferare di dimissioni degli ultimi tempi (che, come dice proprio Annalisa Monfreda, sono divenute un genere letterario) io vedo molti lati positivi: non ultimo che le aziende si svuoteranno di persone sfibrate e con priorità diverse, cosicché quelle realmente motivate, insomma quelle che rimangono in trincea, possano finalmente brillare ed emergere.
PS Io dico che il sistema-azienda andrebbe ripensato ex novo, e che la moria di dipendenti cui stiamo assistendo dovrebbe indurre l'imprenditoria italiana a farsi delle domande, ma la mia visione è troppo viziata dalla mia storia personale per potersi dire lucida. Staremo a vedere.
UNA COSA BELLA CHE HO FATTO
e che vorrei fare tutti i dicembre della mia vita
La lettura dei tarocchi è uno dei riti di fine anno che più mi rendono felice: gran parte del merito va a Clara Aloi, o Claromante, che ha il dono straordinario di illuminare allegramente cose che non sapevo di sapere.
L'imperatrice è la mia carta di quest'anno e anche dell'anno scorso: rappresenta il successo, la fama, la responsabilità, la leadership, l'ambizione e il potere.
Sarà l'anno della strategia: occorre pensare al medio-lungo periodo e investire, eventualmente guadagnando meno. Vi suggerisco di rivolgervi a Clara senza pregiudizi né aspettative: sono pronta a giurarvi che al termine di quell'oretta di conversazione uscirete pacificati e inspiegabilmente fiduciosi.
ARTICOLI VECCHI CHE VALE LA PENA RECUPERARE
Per compensare il poco o nulla che ho scritto...
Ci vediamo a gennaio, carich* di idee e decisioni #nopropositi
SONO PRATICAMENTE DAPPERTUTTO
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