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Newsletter mensile, anno 16 n.7
Gennaio: Mese dedicato all’azione professionale
LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CLUB

Cari amici,

il calendario rotariano prevede che il mese di gennaio sia dedicato all’Azione Professionale.
Con professionalità si intende la qualità di chi svolge il proprio lavoro con scrupolosità e preparazione; certamente la professionalità è un punto di forza del Rotary.

Siamo stati ammessi nei Club grazie al valore della nostra riconoscibilità professionale e possiamo offrire un esempio positivo per i tanti giovani che si avvicinano al mondo del lavoro e al Rotary. Come rotariani ci viene richiesto, riguardo all’azione professionale, di promuovere varie azioni fra le quali sono fondamentali, lo standard etico della nostra professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione, intesa anche come opportunità per diffondere il valore del servire.

L’Azione professionale è l’essenza del Rotary e fa da base per servire le comunità di tutto il mondo. Quindi dobbiamo non solo parlare ai nostri soci del nostro lavoro ma dobbiamo anche interessarci di quello degli altri, cercando di aiutare la comunità con le nostre competenze, affiancando i giovani, aiutandoli a realizzare i loro obiettivi professionali.

Altro cardine fondamentale per il Rotary è quello di svolgere la propria professione con integrità, onestà, in modo etico e corretto. Integrità ed etica sono due degli standard sviluppati dai Rotariani; l’azione professionale ci chiede di aiutare il prossimo dandogli i mezzi per utilizzare competenze ed esperienze per rispondere ai bisogni delle loro comunità.

Come rotariani dobbiamo impegnarci ad agire con integrità, secondo i più elevati standard etici, applicando tutti i principi di correttezza in ogni rapporto che si ha con il nostro prossimo. Dobbiamo mettere le nostre competenze a disposizione dei giovani e delle persone particolarmente bisognose.

E’ inoltre ovvio il dover evitare comportamenti scorretti che possano creare danno o discredito nei confronti del Rotary o dei colleghi rotariani.
Cari amici, al termine di queste mie brevi considerazioni, voglio augurarvi un 2022 certamente migliore, ma soprattutto ricco di tutto quello che desiderate e di tanta serenità.

Buon 2022!!!
Un caro abbraccio a tutti,
Claudia
ROTARY CLUB BOLOGNA GALVANI
Riunioni del Club

Si avvisano tutti i soci che dal mese di gennaio, fino a data da destinarsi, gli incontri saranno effettuati da remoto vista la situazione di emergenza sanitaria.

Lunedì 10 gennaio
Piattaforma Zoom, ore 21

RIUNIONE ONLINE DEL CLUB

Breve riunione di aggiornamento del Club e auguri per il nuovo anno da parte della Presidente Maria Claudia.

Lunedì 17 gennaio
Piattaforma Zoom

GUSTAVE EIFFEL: L’INGEGNERE DELLA TORRE, MA NON SOLO…

Ing. Marino Capelli


Gustave Eiffel è conosciuto in Italia quasi unicamente per essere stato il progettista della Torre che porta il suo nome, ma è stato in realtà un grandissimo ingegnere innovatore per l’ardimento delle sue costruzioni e imprenditore di enorme successo. Nell’ultima parte della sua vita è stato, poi, anche un precursore della moderna meteorologia. Ripercorrendo le tappe della sua attività scopriremo perché in Francia è considerato una delle celebrità della nazione.

Lunedì 24 gennaio
Piattaforma Zoom

IL SILENZIO DELL’ANIMA: DUE PASSI CON GIORGIO MORANDI

Relatore: Prof. Roberto Cresti

Pittore dall’indiscutibile valore, modello di stile tra i più alti dell’intero XX secolo, Giorgio Morandi non cessa di proporsi a chi si accosti ai suoi dipinti e alle sue incisioni con una familiarità che, per i bolognesi, richiama qualcosa di palese e di nascosto nelle forme stesse e nei climi stagionali della loro città. Morandi è Bologna e viceversa. Lo si percepisce camminando per strada sotto i portici, guardando in un portone, in un vicolo, dal piccolo cancello di un cortile. Morandi non parla, ma si fa sempre capire. Così che parlare di lui, e confrontarlo con l’arte del Novecento e con quella ancora d’oggi, è parlare con noi stessi, condividere il virtuoso silenzio della sua anima e della nostra.

Dal nostro Rotaract

Il Rotaract Carducci-Galvani augura un buon anno nuovo ricco di salute, successi, e nuovi obiettivi da realizzare.
Prima, però, io spero che tutti possano anche prendersi un momento per riflettere sull’anno passato.

Ci vediamo di nuovo presto!
Carlee, Presidente Rotaract

Auguri a...
Tanti auguri di buon compleanno a:

AMATO FABRIZIO il giorno: 4/1
PALMIERI MARCO il giorno: 8/1
TESTA GABRIELE il giorno: 22/1
RANDONE GREGORIO il giorno: 27/1

DAL DISTRETTO 2072 E DAL ROTARY INTERNATIONAL
Lettera Governatore del Distretto 2072
Carissimi,
siamo arrivati alla settima lettera del mio mandato.
Gennaio è il mese dell’Azione Professionale, una delle cinque vie che rappresentano il fondamento teorico e pratico della vita dei Club; le altre sono l’azione interna, di interesse pubblico, l’azione internazionale e l’azione per i giovani.

Ma a mio avviso (e non solo mio ovviamente) l’azione professionale costituisce l’essenza stessa del Rotary, il cui scopo è diffondere il valore del servizio, motore e propulsore ideale di ogni attività informando ai principi della più alta rettitudine l’attività professionale ed imprenditoriale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la collettività”.

Questa massima filosofica del nostro sodalizio dobbiamo tenerla ben presente in ogni ambito nel quale ci troviamo ad operare; senza la professionalità dei rotariani il nostro sodalizio è un guscio vuoto.
Messaggio mensile del Presidente Internazionale
Shekhar Mehta P.I. 2021/2022

Uno dei princìpi fondamentali del Rotary è sempre stato quello di usare la propria professione - di medici, avvocati, ingegneri o altra attività - per fare del bene nel mondo.  Nel tentativo di superare e riprenderci dalla pandemia, questo princìpio è cruciale per riqualificare le persone che hanno perso il lavoro. Di conseguenza, il Rotary E-Club di Tamar Hong Kong ha organizzato dei seminari per i giovani, con l'obiettivo di prepararli al mondo del lavoro che cambia.

Questo tipo di formazione deve avvenire su larga scala. Secondo le Nazioni Unite, si stima che la disoccupazione globale dovrebbe superare i 200 milioni di persone nel 2022. Le donne e i giovani sono colpiti in modo sproporzionato.

Questo è il motivo per cui quest'anno ho posto un'enfasi così forte sui progetti che rafforzano le capacità delle ragazze, e mi sono rallegrato nel vedere alcuni di questi progetti all'opera. Naturalmente, l'accesso all'istruzione e il percorso verso l’impiego possono essere bloccati dalla mancanza di infrastrutture idriche e sanitarie.

Pronti ad agire in tutto il mondo

A settembre, il Rotary Club di Novato, California, ha celebrato l'apertura di un centro comunitario, il culmine di uno sforzo iniziato nel 2007 con un lascito di 5 milioni di dollari da parte del socio di lunga data Bill Jonas.

Il club ha collaborato con il College of Marin per costruire un complesso di 15.600 piedi quadrati nel campus di Indian Valley del college. Il centro ospita uno spazio per banchetti con la capacità di centinaia di ospiti, una cucina e un palcoscenico equipaggiato con le ultime attrezzature audiovisive.

Il club, il cui contributo ha coperto circa un terzo del costo totale del progetto, ha ottenuto un contratto di leasing di 75 anni e i diritti di denominazione per i suoi benefattori, i defunti Bill e Adele Jonas, e ora tiene le sue riunioni al centro. “È stata una grande sfida, ma non ci siamo arresi”, ha dichiarato Sonia Seeman, co-presidente della commissione di pianificazione del progetto.
 
BOLOGNA, O CARA...
(Un omaggio alla nostra città a cura del Prof. Franchino Falsetti)
Faust a Bologna di Leo Longanesi (Il Borghese, dicembre, 1955)

“È a Bologna che ho vissuto dal 1910 al 1930, e quella resta la mia città, anche se non vi abito più. A Roma, a Milano, a Napoli ho trascorso anni, ma a Bologna, come s’usa dire, ci ho lasciato il cuore. Posso dire di conoscere ogni porta, ogni finestra, in ogni vicolo; ricordo il colore di certe vecchie case, quel rosso stinto, quell’arancione caldo, quel bianco gessoso... Ricordo i muri coronati di vetri rotti, puntuti, verde bottiglia: e quello del Collegio degli Spagnoli, coperto di glicine, posso girare il mondo ma non lo ritrovo, Cara Bologna... Bisogna ch’io vi parli di questa città, che ve la spieghi, perché Bologna è sì un grosso centro di belle e antiche case addossate a due torri, e possiede splendide fughe di portici e bei tetti di tegole scure, color tonaca di frate, e statue di arenaria che si disfà, ma quel che di essa conta, soprattutto, è l’umore. Tutto quel che la guida cittadina suggerisce di conoscere: antichi palazzi e chiese e monumenti, luoghi ameni e cimitero, non vi aprono il vero cuore della città, antica sì, illustre pure, bellissima anche, ma resa viva da tante mai altre cose, da tanti suoi difetti e virtù, da una così varia raccolta di estrosi personaggi che a fatica voi potete scoprirlo quel cuore. 
Chi voglia capire l’umore di Bologna, deve conoscere certi luoghi, certe vene cittadine: che so, l’edicola dei fratelli Gasperi, il caffè del Rosso, la società corale Orfeonica, il portiere del Palazzo Pepoli, il guardiano del Gioco del Pallone, il campanaro della Mascarella […]. 
E non è tutto; vi occorrerà ancora conoscere il segreto senso di certe parole dialettali, di certi giri di frase e di modi di dire che sono impastati e salati e impepati come i salumi dell’Emilia. [….]”
Spigolature…

Il teatrino delle marionette- Palazzo Davia Bargellini


Con due metri e ventiquattro centimetri di larghezza e un metro e mezzo di altezza, è tecnicamente il teatro più piccolo di Bologna.
Piccoli, del resto, erano i suoi attori, 74 marionette in legno intagliate e dipinte e i loro compagni d’avventura: nove cavalli e una scimmia, anche se ora sul palcoscenico sono rimasti solo in 35. Quest’opera di altissimo artigianato, che unisce manifattura romagnola e veneta, è conservata a palazzo Davia Bargellini (Strada Maggiore 44 ) ed è tuttora visibile. Il teatrino fu commissionato dai conti Albicini di Forlì, e su questa paternità non c’è dubbio, perché il loro stemma campeggia proprio al centro del boccascena. Fino agli inizi del Novecento, l’opera faceva parte della collezione del conte Raffaele De Courten di Firenze, passando poi a un antiquario veneziano che nel 1921 la cedette al ministero della Pubblica istruzione. […] Diversa è l’origine dei personaggi, che vengono tutti dalla collezione De Courten, a sua volta frutto di una raccolta eterogenea, allestita dalla metà del Settecento in poi. È come se dentro la scatola ispirata all’ingegno di Antonio Galli Bibiena si fosse via via riempito il silenzioso popolo delle marionette, proprio come in un vero teatro. A chi serviva questo oggetto? Verosimilmente al diletto della famiglia Albicini, nota per la sua passione per la musica. [...]

L.Braccolini, Le incredibili curiosità di Bologna, Newton Compton Editori, 2021
Redatto dal Rotary Club Bologna Galvani, Comm. Amministrazione del Club a.r. 2020-2021
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