Ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente sano. In Italia non è così. Parola delle Nazioni Unite.
“L'Italia dovrebbe intensificare gli sforzi per rimediare agli impatti negativi sul godimento dei diritti umani di decenni di industrializzazione. Le autorità dovrebbero garantire che le industrie utilizzino tecnologie e metodi di produzione che non danneggino la salute dei residenti italiani. Ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente sano e privo di veleni”.
Sono le conclusioni del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulle sostanze tossiche e diritti umani, Marcos Orellana, pronunciate lo scorso 13 dicembre nella conferenza stampa tenuta alla fine della sua visita in Italia, dove ha visitato Taranto, la “Terra dei Fuochi” in Campania, il Veneto contaminato dai PFAS, Porto Marghera e la Livorno contaminata dalla Solvay.
Proprio a partire dalle dichiarazioni del rappresentante dell’Onu, oggi su Cittadini Reattivi trovate infatti un nuovo report da Taranto dove il Comitato Cittadino per la Salute e l’Ambiente ha tenuto il 5 gennaio una conferenza stampa a seguito delle ultime decisioni prese dal governo italiano nel decreto Milleproroghe, che spostano 575 milioni di euro destinati alle bonifiche e al risanamento della città all’incremento della produzione e alla decarbonizzazione della più grande acciaieria d’Italia.
Siamo ancora ben lontani dalla transizione ecologica tanto evocata e sommando il tutto a ciò che stiamo osservando intorno alla destinazione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a partire dalla mancanza di trasparenza delle istituzioni, non nascondiamo di essere molto preoccupati
In piena emergenza pandemica, con i sistemi sanitari in tilt, bisognerebbe fare di tutto per creare condizioni più giuste e sane per la popolazione italiana tutta. Non farlo significa non voler progettare futuro e benessere per le comunità, ma solo tutelare il profitto di pochi. Fatto per cui lo Stato Italiano, proprio su Taranto è già stato condannato dalla Corte Europea per i Diritti Umani.
Lasciatecelo dire, però: è proprio leggendo il report del rappresentante delle Nazioni Unite, a cui dedicheremo uno speciale nelle prossime settimane, che abbiamo compreso ancora una volta come tutto il lavoro di informazione e di documentazione prodotto in questi anni insieme a tutti voi sia di fondamentale importanza.
Non possiamo essere sudditi e come i cittadini di Taranto ci insegnano, proseguiamo il nostro impegno per raccontare fedelmente cosa accade nei territori-
A questo serve il giornalismo civico, sostenuto dalle comunità.
Rosy Battaglia
presidente di Cittadini Reattivi APS
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