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Chiara Gribaudo newsletter
gennaio/febbraio 2022
Care e Cari,
il 2022 è cominciato ancora in salita. La pandemia ha reso molto difficile l’organizzazione della quotidianità, soprattutto per le famiglie con figli, che oramai sono vincolate dalle continue quarantene fiduciarie per protocolli che stentano a semplificare la vita di ciascuno. 
E le famiglie, i bambini e i ragazzi devono ancor di più essere al centro delle azioni che il Governo deve portare avanti in tutti i campi, dalla scuola al lavoro, come bene ci ha ricordato il Presidente Mattarella in un intervento che non solo vi invito a leggere qui, ma che andrebbe letto in ogni scuola, e in ogni famiglia italiana.
Oggi ci sono le condizioni per costruire risposte più efficaci, senza inseguire la meteora di una normalità che guarda al passato, perpetrando ingiustizia, ma supportando e accompagnando tutte e tutti verso l’uscita dallo stato di emergenza, per un futuro e una “normalità” più giusti. 
 
Gennaio è stato il mese in cui la Politica è apparsa avvitata su sé stessa per l’elezione del Presidente della Repubblica. Abbiamo impiegato sei giorni, ma sono sembrati sei mesi anche a me, considerate le notti insonni e la tensione costante di chi vive questi momenti con estremo senso di responsabilità e rispetto per i ruoli istituzionali. Sono sembrati sei mesi anche perché non si faceva che parlare di questo sui giornali e nelle televisioni da settimane, con l’effetto evidente di svilire un dibattito che è invece estremamente delicato, che va affrontato dai parlamentari non a colpi di tweet o talk show televisivi. Purtroppo, soprattutto la destra, ha dimostrato nella partita più politica e più complessa, tutta la propria  superficialità in una gestione che invece, dato il difficile equilibrio dei numeri parlamentari, andava gestita nel rispetto dell'art. 87, secondo cui il Presidente deve rappresentare l'unità nazionale. In questo solco, cioè con l’idea di costruire la maggioranza più larga possibile, in un Parlamento di minoranze, si è mosso in primis il nostro Segretario Enrico Letta e poi tutto il gruppo parlamentare dei democratici, cercando di far riflettere ciascuno grande elettore sull’importanza di perseguire il consenso più largo possibile.
 
Due aspetti di questa mia terza esperienza come “grande elettrice” vorrei approfondire, perché li ritengo preoccupanti: l’uso strumentale di profili femminili ed un evocare, più o meno esplicito, l’elezione diretta del Presidente della Repubblica.
Sostengo le donne, nella fatica dei vissuti di ciascuna, in famiglia e sul lavoro, lo dicono le battaglie che ho portato avanti in questi anni. Eppure, non mi ha convinta e non ho condiviso il modo in cui sia stata evocata “una donna” e, peggio ancora, sia stata candidata alla carica di Presidente della Repubblica la seconda carica dello Stato che, con un atteggiamento maciste e prepotente, si è imposta al punto da presenziare allo spoglio dello scrutinio in cui si contavano i voti sulla sua persona, per giunta giocando al telefono. No, non è così che diremo alle donne e alle ragazze di questo Paese che la loro presenza e il vissuto femminile sono necessari per apportare un cambiamento migliorativo nella Politica e nei rapporti di potere. Non avrei potuto votare (e non lo farò se dovesse capitare in futuro) una donna che sceglie le modalità del potere maschile per imporsi. Servono le donne per cambiare i rapporti di forza non per garantire il perpetuarsi di modelli patriarcali.
L’elezione di Sergio Mattarella per un secondo settennato è stata raccontata come la conseguenza del fallimento dei leader politici di trovare altre soluzioni: la conseguenza di questo fallimento dovrebbe portare, secondo alcuni, ad una elezione diretta del Capo dello Stato. Onestamente mi fido più delle decisioni assunte dalle madri e dai padri della Costituzione che degli opinionisti e dei politici di oggi che, soprattutto da destra, cercano di stravolgere l’equilibrio dei poteri tanto necessario al nostro sistema democratico. Io continuerò a lavorare per restituire credibilità ed efficacia ai partiti e soprattutto al Parlamento che, con grande rispetto e, nonostante i tentativi di spallate, ha costruito le condizioni per riportare al Colle il Presidente che ha saputo confortare e sostenere le cittadine e i cittadini italiani negli anni più bui della pandemia e che - come avete visto - ha ottenuto molti più voti di altri nella storia (solo Pertini più di Lui).
Come sappiamo tutti, il prossimo Parlamento avrà un numero minore di eletti e questo interroga sulla necessità e l’urgenza di cambiare la Legge elettorale per garantire la più ampia rappresentatività ai territori e alle sensibilità politiche. È il momento di lasciarsi alle spalle sistemi elettorali che spingono le forze politiche ad alleanze pre-elettorali e danno minore possibilità ai cittadini di votare il partito da cui si sentono più rappresentati. Mi auguro che potremmo davvero, con la grande fatica del dialogo parlamentare, costruire la migliore proposta possibile di Legge elettorale.
Insieme si può! Continuo ad essere, nonostante tutto, un’inguaribile (e proprio il caso di dirlo) ottimista.
Ecco perché dobbiamo rafforzare nella modernità il Partito Democratico, serve non tanto un campo largo ma un PD capace di accogliere e raccogliere la complessità dell’oggi e del domani e di dare vera rappresentanza e risposte ad una necessità che sento forte: costruire la sinistra del terzo millennio. 
Per fare questo abbiamo bisogno di tutte e tutti. Non interrompiamo questo cammino.
Chiara
CIAO DAVID
Sassoli
Purtroppo l’inizio dell’anno è stato funestato dalla notizia della scomparsa del nostro Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Una persona stimata e amata da tutti, prima da cronista e poi da politico, che ha sempre interpretato il suo ruolo con integrità, responsabilità, generosità e gentilezza. Ci mancherà la sua guida e il suo esempio, ma continueremo la sua missione nel solco dell’europeismo.

FACCIAMO LUCE SULLE CARICHE SUGLI STUDENTI
cariche studenti

Mentre erano in corso le votazioni per il Presidente della Repubblica ci hanno colpito molto le immagini di studenti colpiti in volto dalle manganellate. Sono giovani, molti dei quali minorenni, scesi in piazza dopo la scomparsa del loro coetaneo Lorenzo Parelli, morto in un incidente sul lavoro durante uno stage. Per fare chiarezza su come sono state gestite queste manifestazioni io e miei colleghi del PD abbiamo presentato un’interrogazione alla Ministra Lamorgese, che ha presentato un’informativa solo questa settimana facendo riferimento a infiltrati violenti e definendo “fatti incresciosi” le manganellate su studenti inermi. Io penso che sia compito proprio delle forze di polizia identificare e isolare infiltrazioni violente per tutelare l’incolumità dei manifestanti e degli operatori dei reparti mobili. Le piazze di queste settimane mostrano una grande esigenza dei giovani di essere ascoltati sulle questioni che li riguardano in prima persona, come la scuola e il lavoro. Come Responsabile della Missione Giovani per il PD ho voluto organizzare un incontro al Nazareno con i rappresentanti di alcune tra le principali associazioni studentesche.
La mia intervista su La Stampa [leggi]

LE NUOVE REGOLE COVID PER QUARANTENA E DAD
Covid
Con l’entrata in vigore del decreto approvato dal governo il 2 febbraio cambiano le regole per quarantene, isolamenti e DAD a scuola. [leggi]
Come specificato dalla Regione Piemonte le nuove regole entrano in vigore già dal 7 febbraio e si applicano anche alle situazioni “in essere”. [leggi] 

RIDARE DIGNITÀ AL LAVORO

Secondo uno studio presentato al Ministero del lavoro con l’economista Andrea Garnero oltre il 10% dei lavoratori italiani nel 2019, quindi prima della pandemia, era povero. Di questi solo la metà riceve un sostegno al reddito. Un fenomeno sicuramente aggravatosi con l’emergenza sanitaria e le chiusure. A farne maggiormente le spese sono ancora una volta donne e giovani. Dobbiamo restituire una dignità al lavoro. Apriamo un confronto sincero con le parti sociali per introdurre un salario minimo o dare valore legale ai contratti nazionali che garantiscono il miglior trattamento per i lavoratori e arrivare a una legge di rappresentanza.

ASSEGNO UNICO
assegno unico
È entrato in vigore l'assegno per i figli a carico. Con il Partito Democratico abbiamo insistito perché la misura dell’assegno unico e universale per i figli entrasse in vigore già dal 1° gennaio ma soprattutto che venisse esteso ad autonomi ed incapienti. 
Mi raccomando: fate domanda! 
Per avere informazioni potete rivolgervi ai CAF o direttamente dal sito dell’INPS a questo link [leggi]

TIROCINI
tirocini
Finalmente siamo intervenuti per contrastare gli abusi nei tirocini extracurriculari (non quelli curriculari, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio). È un importantissimo punto di partenza! Così restituiremo dignità e speranza alle ragazze e ai ragazzi che per troppo tempo hanno vissuto esperienze non di formazione, ma di sfruttamento per lavoro non pagato. [leggi]

LEGGE DI BILANCIO
legge bilancio

La manovra di bilancio per il 2022 contiene riforme strutturali e misure rilevanti per il lavoro e le politiche sociali. I temi del lavoro, di cui mi occupo da sempre, sono centrali, proprio perché la pandemia sta producendo una profonda crisi del lavoro e dell’occupazione. Gli interventi su riforma degli ammortizzatori sociali, gestione delle crisi aziendali, rilancio dell’apprendistato formativo e tirocini extracurriculari, riforma della sicurezza sui luoghi di lavoro, interventi per giovani e donne, contrasto alla delocalizzazione, riforma del reddito di cittadinanza e misure per la non autosufficienza cambiano in maniera significativa il quadro normativo vigente. Qui una sintesi degli interventi elencati [leggi] 

MORTI SUL LAVORO, SUPERIAMO IL TABÙ DEI CONTROLLI
morti lavoro
La tragedia di Lorenzo, segue purtroppo ad altri eventi tragici, tra i quali quello degli operai Roberto Peretto, Marco Pozzetti e Filippo Falotico, morti a Torino per il crollo di una Gru. Tragedie come questa non sono più accettabili, lo dico da tempo. Superiamo il tabù dei controlli sulla sicurezza sul lavoro nei nostri cantieri e nelle nostre fabbriche. Questo deve essere un punto imprescindibile su cui deve basarsi la ripresa dell’economia e del lavoro. La sicurezza sul lavoro è la cifra del valore che diamo alla vita. 
Qui il mio intervento in aula [guarda]
SALUTE MENTALE: IL PIEMONTE FACCIA QUALCOSA
salute mentale
Accanto all’emergenza sanitaria da coronavirus si affianca l’impatto che la pandemia ha avuto sulla psiche delle persone, soprattutto su bambini e adolescenti che registrano il numero più alto di disturbi e di richiesta di assistenza. Il Partito Democratico Piemontese ha presentato un disegno di legge del consigliere regionale Daniele Valle per introdurre la figura dello psicologo di base in affiancamento a medici di base e pediatri. Una soluzione che è già stata adottata in alcune regioni che altre stanno valutando. Il Piemonte finora ha affrontato una domanda straordinaria di terapie con misure e mezzi ordinari. Non basta, occorre fare di più.

ASTI-CUNEO: ESULTERÒ QUANDO SARÀ PRONTA
Asti Cuneo

Il 2022 è iniziato con l’aggiornamento del cronoprogramma dei lavori della Asti-Cuneo che vede la fine con un anno di anticipo su, badate bene, un tratto dell’opera.
Penso sia troppo poco per far dimenticare il ritardo accumulato. Ora però, oltre a vigilare sui tempi, bisogna fare attenzione, soprattutto la Regione, a far sì che la tangenziale di Alba rimanga gratuita.
Gli albesi la tangenziale l’hanno già pagata anni fa con fondi pubblici.

CARO-BOLLETTE, IL DOVE E L’OCCASIONE DI RIPENSARE LE FONTI DI ENERGIA
bollette
La ripresa dalla pandemia è minacciata dalla spirale inflazionistica scatenata dal caro energie.
Un problema da cui praticamente nessuno è indenne, né le famiglie né le imprese. Ci sono interi settori manifatturieri, non solo energivori, che hanno visto la loro spesa energetica impennarsi bruciando prospettive e mettendo a rischio la tenuta dei conti. Di questo ho parlato con gli imprenditori del territorio in un incontro organizzato da Confindustria Cuneo. Il Governo è già intervenuto nelle ultime settimane per cercare di mitigare gli effetti. In questa fase occorre tutelare innanzitutto le famiglie più fragili e i posti di lavoro, bloccando dannosi tentativi di speculazione e chiedendo un contributo a quegli operatori che stanno realizzando extraprofitti dalla situazione.
Nel lungo periodo occorre una nuova visione per il sistema energetico del paese che preveda una riduzione della dipendenza dell’Italia da fonti estere e del suo impatto ambientale.

UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER I BIRRIFICI 
birrifici
È stato stanziato per le imprese produttrici di birre artigianali (birra prodotta da birrifici indipendenti, e non sottoposta a processi di microfiltrazione e pastorizzazione) un contributo a fondo perduto. [leggi] 
In particolare, un birrificio che richiederà il contributo a fondo perduto:
. dovrà utilizzare impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio
. dovrà essere economicamente e legalmente indipendente da un altro birrificio
. non dovrà operare sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale di altri.
Qui il link per presentare la domanda.
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