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Le novità in materia di Lavoro - Febbraio 2022
 

28 febbraio 2022
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NORMATIVA
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 18 febbraio 2022, n. 11 recante la «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, recante proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19»
In sede di conversione, oltre alla conferma della proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 (art. 1, D.L. n. 221/2021), si segnalano le seguenti previsioni: 
  • il termine per l'utilizzo della procedura semplificata di comunicazione dello smart working è confermato fino al 31 marzo 2022; 
  • i lavoratori fragili, fino al 31 marzo 2022, svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto; 
  • per i lavoratori fragili dipendenti pubblici e privati e per i lavoratori con disabilità grave, fino al 31 marzo 2022, laddove la prestazione lavorativa non possa essere resa in smart working, il periodo di assenza dal servizio è equiparato al ricovero ospedaliero.
  • i congedi parentali in favore dei lavoratori dipendenti previsti dall'art. 9 del D.L. n. 146/2021, convertito con modificazioni in L. n. 215/2021, si applicano fino al 31 marzo 2022
PRASSI
INPS: Circolare del 16 febbraio 2022, n. 26
Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, dell’assegno di integrazione salariale e dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito, dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito Cooperativo, dei trattamenti di disoccupazione NASpI, DIS-COLL e ALAS, dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), dell’indennità di disoccupazione agricola e dell’assegno per le attività socialmente utili relativi all’anno 2022.
 
INPS: Messaggio del 14 febbraio 2022, n. 721
A partire dal 15 febbraio 2022, l’Istituto, in ottemperanza al D.L. 7 gennaio 2022, n. 1, fornisce l’esito della verifica del green-pass (positivo o negativo) tenendo conto del requisito anagrafico. In particolare, per gli over50, così come individuati dal citato decreto-legge, è verificato il green-pass “rafforzato” (da vaccinazione o da guarigione), mentre per i restanti soggetti è verificato il green-pass “base” (da vaccinazione, da guarigione o da tampone negativo).
 
Garante Privacy - 18 febbraio 2022
Parere sullo schema di decreto concernente “Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 giugno 2021, recante «Disposizioni attuative dell’articolo 9, comma 10, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, "Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19".

GIURISPRUDENZA
Tribunale di Bologna: Licenziamento - Comunicazione a mezzo raccomandata - Presunzione di conoscenza
Tribunale Bologna, 15 febbraio 2022
Per costante orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte di Cassazione, il licenziamento è atto recettizio che si presume conosciuto - ai sensi dell'art. 1335 c.c. - nel momento in cui è recapitato all'indirizzo del destinatario e non nel diverso momento in cui questi ne prenda effettiva conoscenza; ne consegue che, ove il licenziamento sia intimato con lettera raccomandata a mezzo del servizio postale, non consegnata al lavoratore per l'assenza sua e delle persone abilitate a riceverla, la stessa si presume conosciuta alla data in cui, al suddetto indirizzo, è rilasciato l'avviso di giacenza del plico presso l'ufficio postale (cfr. Cass. n. 6527 /2003), restando irrilevante il periodo legale del compimento della giacenza e quello intercorso tra l'avviso di giacenza e l'eventuale ritiro da parte del destinatario (così Cass. n. 27526/2013; vedi anche Cass. n. 23589/18, citata da parte resistente). Il rilascio dell'avviso di giacenza basta quindi a far scattare la presunzione di conoscenza di cui all'art. 1335 c.c., presunzione che ammette solo prova contraria a contenuto vincolato, costituita dalla prova dell'impossibilità incolpevole di avere notizia dell'atto recettizio: non basta quindi la prova della mancata conoscenza, occorrendo quella ben diversa della impossibilità di averne notizia e della non ascrivibilità di tale situazione a colpevolezza del lavoratore.

Corte di Cassazione: Il lavoratore non può rifiutare il trasferimento
Corte Cassazione, sezione lavoro, 10 febbraio 2022, n. 4404
Anche in caso di trasferimento adottato in violazione dell’articolo 2103 c.c., l’inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell’articolo 1460 c.c., comma 2, alla stregua del quale la parte adempiente può rifiutarsi di eseguire la prestazione a proprio carico solo ove tale rifiuto, avuto riguardo alle circostanze concrete, non risulti contrario alla buona fede (per tutte v. Cass. n. 11408 del 2018).

Corte di Cassazione: Demansionamento illegittimo - sussistenza dell’interesse ad agire dopo l’estinzione del rapporto
Corte Cassazione, sezione lavoro, 10 febbraio 2022, n. 4410
Nel caso in cui il lavoratore richieda l'accertamento dell'illegittimità della destinazione ad altre mansioni e del diritto alla conservazione di quelle in precedenza svolte, costituendo il suddetto accertamento la premessa logica e giuridica per ulteriori domande di tipo risarcitorio, l'interesse ad ottenere la pronuncia permane anche dopo l'estinzione del rapporto di lavoro. Quest’ultima, pertanto, può incidere soltanto sull'eventuale domanda di condanna alla reintegrazione nelle mansioni svolte in precedenza, risultando estinta la relativa obbligazione del datore a far data dalla cessazione del rapporto di lavoro, fermo restando l'accertamento che tale obbligo sussisteva fino al verificarsi del detto evento, accertamento in relazione al quale resta inalterato l'interesse ad agire.
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