È un quadro che ha una storia nel titolo e nell’occasione che lo ha ispirato. Ed è a me particolarmente caro: lo guardo e “un affetto mi preme”, direbbe Leopardi.
La scoperta del corpo come complessità, come fusione perfetta di fisicità e spiritualità, è una delle grandi conquiste della civiltà greca e l’eredità più grande per il mondo occidentale.
Per questo ogni corpo straziato, annientato dalla violenza, è una pena per tutti, una ferita inferta forse in ciascuno di noi.
La giornata della nostra Pasqua è quasi conclusa, ma l’auspicio di pace che l’occasione richiama perdura, e vi arrivi sincero insieme ai miei auguri con una poesia di Jacques Prevert.