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In questo difficile momento non vogliamo soffermarci sugli ostacoli che ognuno di noi è costretto a fronteggiare in maniera più o meno complicata. Vogliamo solo darvi un caro saluto ed informarvi sulle novità.
Speriamo che le consegne possano funzionare come tutti gli anni, ma in caso di problemi stiamo studiando altre soluzioni, come scaglionare i ritiri, consegne a domicilio o appuntamenti collettivi in luoghi prestabiliti.
Non vi preoccupate anche quest’anno avrete le vostre arance.
Se gli esseri umani hanno problemi altrettanto non vale per le piante. L’annata promette bene, gli alberi sono carichi di bei frutti, ancora verdi ma sembrerebbe di buone dimensioni.
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L’agrumeto, dopo vari anni di forti potature per il ringiovanimento delle piante, sta riacquistando forma e vigore. Gli innesti di arance, limoni, clementine, mandarini e pompelmi crescono e già quest’anno ci daranno nuovi frutti.
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Nell’incolto abbiamo piantato altri 350 alberelli, principalmente di arance, mentre abbiamo liberato un'altra zona per l’orto, i pomodori da salsa, qualche melograno e alcuni alberi insoliti come la guaiava e la cirimoia.
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La più bella novità dell’anno è l’arrivo di un nuovo Marretta!
No, non sarà un arancio... Emilio e Sahara questo Natale aspettano un bel bambino.
Si accettano consigli per il nome, se sceglieremo il vostro vincerete una cassetta di arance, oltre alla gloria!
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In primavera con il lockdown trovandoci un pò soli ci siamo circondati di amici animali, abbiamo preso delle galline con il loro galletto Rocky, una gatta che ha partorito varie cucciolate e alcuni pesci per mangiare le larve di zanzara nelle "gebbie", le vecchie vasche di raccolta dell'acqua.
Questo ha reso la nostra terra più viva (a parte i topi) e dinamica.
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Abbiamo costruito una gabbia mobile, il famoso chicken tractor della permacultura, che spostato lungo i filari di arance lascia una scia di terreno pulito, pacciamato e concimato! Inoltre tutti i giorni liberiamo le galline lasciandole libere di razzolare per l’agrumeto mangiando erbe, bruchi ed insetti.
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Nel agrumeto vicino a casa continuiamo a praticare la non aratura del terreno per aumentare la biodiversità.
Arando periodicamente, infatti, si distruggono completamente tutti gli habitat che col tempo si formano. Si eliminano le così dette erbacce ma anche gli animali come i rettili, i piccoli mammiferi e gli insetti vengono uccisi o scacciati, e le loro tane distrutte.
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Questo lascia solo la coltura principale, in questo caso l’arancio, che così si aggiudica tutta l’acqua e i nutrimenti, ma resta anche esposto a insetti e malattie che non avranno la competizione tipica di un ambiente con tanta biodiversità.
Inoltre il terreno perde quello strato superficiale di copertura che lo protegge dal sole, che letteralmente brucia tutti i microrganismi, e dall’acqua che ne slava via le sostanze nutritive.
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Come ormai da tanti anni, grazie all'esperienza accumulata da mille esperimenti ed alcuni fallimenti, continuiamo a cercare metodi di coltivazione più naturali e sostenibili nel rispetto dell'ambiente, della terra e delle persone che la abitano, cercando di ricreare il più possibile un habitat sano e accogliente.
Un'agricoltura sostenibile pienamente integrata con l'ambiente che preserva le risorse per le future generazioni è possibile, oltre che doverosa.
Grazie a presto
Famiglia Marretta
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