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La Newsletter dell'Istituto Sociale
Numero 6 - 31 ottobre 2020

Non si finisce mai di imparare

Con questo titolo la rivista dei Gesuiti, Aggiornamenti Sociali, pubblica nell’ultimo numero una serie di contributi sulla scuola italiana nel tempo della pandemia. Si parla di una scuola spaesata, di una scuola entrata in famiglia e comunque sempre di più di una scuola laboratorio cruciale di umanità nuova.
In questo laboratorio ci siamo tutti noi del Sociale, alunni, docenti, ex alunni, amici, gesuiti ed anche i membri del Consiglio di Amministrazione che accompagnano da vicino ogni singola e complessa giornata per mantenere attivo questo laboratorio, per riempirlo di umanità, secondo la nostra ispirazione spirituale e pedagogica.
Per questo motivo incoraggiamo Vincenzo, il nostro nuovo Direttore Generale, nell’orientare la scuola dotandosi di ogni strumento tecnico e didattico, ma senza perdere il taglio che sta dando anche alla introduzione di questa News: un taglio carico di umanità, di passione personale e di visione strategica, cose non facili da tenere assieme.
Un caloroso saluto a tutti.

 

Padre Alberto Remondini SJ

La domanda giusta

"Ci occorre un sano e incurabile disagio nei confronti del mondo che ci faccia prendere coscienza che non siamo mai ciò che vorremmo essere. Solo se guardiamo in faccia questa “suprema malattia umana” possiamo “riuscire a formulare la domanda giusta”.

Parole forti, provocanti: disagio, malattia… Che malattia? E tante altre domande, in questi giorni difficili, ma quella giusta qual è? Possiamo alzare lo sguardo oltre le chiusure della giornata e le percentuali di DaD per provare a cercare la domanda giusta? O ci spaventa un po’?

D. H. Lawrence diceva che le nostre aspirazioni minime ci impediscono di entrare in contatto con le nostre aspirazioni massime. Vale anche oggi? Se penso a me, vale anche oggi. Si fa fatica ad uscire dai mini desideri e dai mini orizzonti. Più prudente restare in superficie che calarsi nella profondità. Stare chiusi in casa. 

Poi provo ad aprire la mia porticina e rivedo quel bambino che entrando a scuola saliva per le scale trascinando la cartella pesante. “Ciao, come va?” gli ho chiesto. “Alla grande!” mi ha risposto con un entusiasmo che mi ha spiazzato e mi ha trasmesso fiducia. E poi vedo gli insegnanti, che sono un po’ gli eroi del nostro tempo e hanno paura e non bastano i 2 metri a fargliela passare. Eppure resistono e sanno che è importante tenere la scuola aperta e se pensiamo ai ragazzi, agli adolescenti, lo è ancora di più per loro. E poi c’è un papà che subordina il bene di una classe al bene della scuola e non lo conosco e non posso farlo ma lo abbraccerei. E c’è un ex alunno che rientrato a Torino da una trasferta di lavoro mangia un biscotto per essere al Sociale in tempo per una riunione serale in cui si decidono le borse di studio per gli studenti bisognosi. E c’è un prete scomodo che pochi giorni fa ha detto con forza che oggi occorre costruire una società con molti meno “io” e più “noi”. Infine c’è un papa che pensando a noi e al nostro futuro usa una parola semplice, “fratelli”.

E, non so come, meno ci concentriamo su quello che vorremmo essere, più la domanda giusta ci viene incontro.

Il pensiero iniziale è del filosofo francese Maurice Blondel. È contenuto in “Mappe della Fede” del gesuita irlandese Michael Paul Gallagher, ed. Vita e Pensiero, 2011.

Prof. Vincenzo Sibillo 

 

Open day
sempre aperti al futuro. 

Sabato 7 novembre si svolgerà l'open day di tutte le scuole dell'Istituto Sociale. Sarà un appuntamento on line riservato alle famiglie di studenti che non frequentano attualmente la scuola. Per questo Vi chiediamo di condividere, anche con gli strumenti presenti di seguito, la notizia dell'incontro ai Vostri contatti che non conoscono il Sociale e desiderano scoprire l'offerta formativa della scuola. Ricordiamo che per partecipare occorre iscriversi.
 
GRAZIE per il Vostro supporto.
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Scuola dell'Infanzia

 
Fuori dagli schemi, dentro al cuore

La scuola dell'Infanzia è (anche) movimento: i bimbi sono sempre attivi e pronti a scoprire, le maestre e le assistenti sono impegnate in tante attività. Anche io, qualche giorno fa, mentre ero in movimento per le classi mi sono fermata per scattare una foto.
Quella che vedete qui sopra: uno dei nostri bimbi ha indossato un cestino come un cappello. E soprattutto lo ha fatto con il sorriso spontaneo di chi è già pronto a vivere mille storie con quel copricapo originale.

In un attimo ha mostrato la forza dei più piccoli: sapersi meravigliare del mondo, vivendolo ogni tanto fuori dagli schemi, esplorandolo anche in modi "strani". Ha scelto con il cuore, come spero continuerà a fare. 
Di sicuro ha fatto breccia nel cuore dei presenti, adulti e piccoli. Non lancia una nuova moda al Sociale (per ora!), ma regala un ricordo e una sensazione da tenere a mente quando si parla di scuola e dell'importanza di un'educazione sempre ricca di nuovi stimoli, dentro e fuori dalle aule.
E allora mi torna in mente la frase di Maria Montessori “un bambino non è un vaso da riempire ma una sorgente da far sgorgare” e perché ciò avvenga noi adulti dobbiamo “metterci pazienza”, saper aspettare il giusto tempo senza pensare che sia “perdere tempo”.
Un cestino come copricapo diventa l’elmo di un prode cavaliere che affronta con coraggio le sue paure, le foglie dai colori autunnali si trasformano in personaggi fantastici che raccontano la vita di ogni bambino.

Diventare esploratori del mondo significa essere in futuro “autori” di un mondo che tutti vorremmo.
Al Sociale lasciamo spazio all’immaginazione e alla creatività, al valore della parola che a quest’età è narrazione di sé, del proprio vissuto, del mondo, pur piccolo e circoscritto, che i bambini vivono e che è specchio del mondo adulto.
Questa è la scuola che viviamo e respiriamo ogni giorno.
Questa è la Scuola dell’Infanzia che racconteremo e mostreremo il 7 novembre.

 

Maestra Raffaella Polledro

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Scuola Primaria

 
Un ottobre di grande impegno civico e di bellezza, aspettando...
un open day virtuale e ricco di novità!

Se settembre è stato il mese di partenza, un nuovo inizio in un “mondo un po' diverso”, ad ottobre il motore pulsante della scuola con il suo viaggio educativo ha preso il volo. Un volo speciale che verrà raccontato, in tutta la sua  storia e le sue prospettive future, durante le presentazioni virtuali della scuola,  mercoledì 4 novembre alle 18 per le famiglie frequentanti e sabato 7 alle 10 per gli esterni.
Questo ottobre multicolor cominciamo a raccontarvelo con le iniziative nate il 16 per celebrare la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Una vera testimonianza è stata protagonista delle classi quinte che hanno incontrato su  Meet un funzionario della FAO, collegato da Beirut, in Libano. È stata l’occasione per conoscere meglio l’operato dell’organizzazione internazionale che ha promosso la Giornata e per far nascere nei bambini la consapevolezza dell'importanza dell'impronta idrica, l'indicatore che mostra il consumo di acqua dolce da parte della popolazione. Le domande e le curiosità che gli alunni hanno potuto rivolgere all’ospite si sono poi tradotte in slogan con un chiaro e forte messaggio:  “Per cambiare il mondo cambia te stesso”.
Nelle Quarte la visione di spot pubblicitari sulla Giornata dell'Alimentazione ha fornito lo spunto per produrre nuove e artigianali cartoline pubblicitarie all’insegna del NON SPRECO.

Con una poesia di Gianni Rodari si sono attivati i bambini delle Terze, che hanno dato libero spazio alla loro generosità, seguendo i versi del grande scrittore:
“S’io facessi il fornaio vorrei cuocere un pane così grande da sfamare tutta, tutta la gente che non ha da mangiare.”

Ma non finisce qui… nelle  Seconde, dove la necessità era rileggere il passato, ottobre è cominciato  con un  vero e proprio examen per ringraziare dei doni ricevuti, comprendere gli errori e guardare al domani con fiducia.
E i piccoli di Prima?  Guardano come esploratori un mondo nuovo, impugnano le penne e scrivono le prime lettere e i primi numeri: una sfida e una nuova scoperta ogni giorno!

 
Maestra Gabriella Mancini
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Scuola Secondaria di I Grado


 L'ottobre delle Medie fra
atletica, cinema e Trinity

Nel mese di ottobre gli studenti della Secondaria di I Grado hanno partecipato ad alcune iniziative che da molti anni ormai caratterizzano il nostro modo di procedere.
Il mese si è aperto alla grande… e “in modo sportivo” grazie alle tradizionali gare di atletica che il nostro Istituto organizza nelle strutture dello stadio Primo Nebiolo, un evento che permette ai ragazzi di mettersi alla prova con la corsa, il salto in lungo e il vortex.
Sempre in questo periodo sono ripresi i colloqui di tutoria, attraverso i quali i nostri studenti vengono accompagnati nel loro percorso di crescita personale, colloqui che insieme all’orientamento per le classi terze, che partirà nel mese di novembre, rappresentano uno dei fiori all’occhiello della nostra proposta formativa.

Accanto alla formazione della persona, sono ripartite anche diverse attività che hanno la finalità di consolidare le competenze civiche e sociali dei nostri studenti, come la partecipazione delle classi terze al progetto Una sala cinematografica per la scuola in collaborazione con il Torino Film Festival; la riflessione sul tema della povertà, il 17 ottobre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della povertà; infine l’attivazione dei percorsi di Educazione Civica su ambiente, tecnologia e Costituzione.
Ultimo, ma non meno importante, il potenziamento del percorso di Cittadinanza Globale con gli esami internazionali di inglese del Trinity (dal 27 al 30 ottobre), rinviati nel mese di maggio a causa della chiusura delle scuole, e finalmente recuperati in questi giorni.

Prof. Enrico Serra

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Licei

 
 Apertura dei Licei
per la prima volta on line…

Giorni importanti quelli che, in questo periodo, vengono dedicati alla comunicazione con i genitori degli alunni che, frequentando quest’anno la terza Media, stanno per compiere la scelta importante del corso di studi da frequentare nelle Superiori.
Solitamente l’open day è la giornata in cui la sede di un'istituzione viene aperta al pubblico interessato a visitarne le strutture…
Ma come può essere oggi, in tempo di pandemia, l’open day, quando il contatto con le famiglie non può essere in presenza, se non per piccoli numeri, o tramite il colloquio con il Coordinatore Didattico, o con qualche professore?
Occorre che i Licei del nostro Istituto vengano presentati con una strategia comunicativa nuova, tramite mezzi diversi da quelli a cui eravamo abituati.

Quest’anno dovremo essere ancora più capaci del solito di comunicare la programmazione, evidenziare le caratteristiche della nostra offerta formativa. Utilizzeremo la piattaforma Google Meet per incontrarci.

Il nostro primo appuntamento per le famiglie dei ragazzi che non frequentano le Medie qui al Sociale sarà il 7 novembre alle 11.
L'incontro si aprirà con una presentazione in diretta, durante la quale saranno illustrate le caratteristiche salienti dei tre Licei, della pedagogia dei Gesuiti, dell’internazionalità, dello sport, dei saperi umanistici e matematico-scientifici, dell’inclusione, dell’educazione alla cittadinanza globale... seguirà la possibilità per tutti i partecipanti di rivolgerci le domande di loro interesse.

Siamo contenti di affermare che questa non sarà l’unica occasione di incontro, la presentazione del 7 aprirà la strada per ulteriori momenti di accoglienza che potranno prevedere incontri in presenza pur limitati a piccoli gruppi (prenotando al numero dell’Istituto 011 357835 oppure all’indirizzo mail del Coordinatore Didattico Chiara Alpestre alpestrec@istitutosociale.it ).

Parteciperemo anche al Salone dell’Orientamento che viene organizzato on line dalla città tra il 16 e il 21 novembre.

Prof.ssa Chiara Alpestre 

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Lavori in campo

In questi giorni di chiusure progressive e dolorose, c'è una chiusura che era attesa e che finalmente proprio oggi si realizza: la copertura di uno dei campi da calcio che utilizzano gli alunni del Sociale.  Grazie anche al nuovo impianto di riscaldamento la struttura potrà essere utilizzata in condizioni meteo avverse o durante la stagione invernale, per la pratica sportiva consentita. 

Un ricordo: l'ultimo giorno del campo scoperto
 

... E un campo da calcio dove è vietato correre dietro ad un pallone può diventare nel frattempo un'aula a cielo aperto. Ad esempio per il maestro Pasquale, che racconta la bellezza del Creato ai bimbi incantati che siedono sulla"aureola" del campo.

Il maestro Pasquale e i bimbi della Scuola dell'Infanzia.
 

Semplici gesti per sostenere la scuola

Proseguono le iniziative a cui il Sociale aderisce per aumentare la strumentazione didattica della scuola e in particolare la dotazione tecnologica per gli alunni.

Un click per la Scuola di Amazon permette di associare Vostro account Amazon al Sociale, così da garantire con ogni Vostro acquisto, in modo del tutto gratuito, un contributo all'acquisto di dotazioni didattiche per gli alunni.

Potete inoltre donare buoni scuola al Sociale tramite app o i totem nell'atrio dell'Istituto: fino al 22 novembre per Gli amici di scuola Esselunga e fino al 25 novembre per i Buoni scuola Coop.


 
GRAZIE fin d'ora per il Vostro aiuto.
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