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Per la maggior parte degli italiani che vivono all'estero il Natale significa tornare dalla propria famiglia. Rivedere i parenti, gli amici, sentirsi di nuovo un po' bambini.

Quest'anno come probabilmente già sai sarà purtroppo (quasi) impossibile. Sia in Austria che in Italia per tutto il periodo natalizio sarà in vigore una quarantena obbligatoria per chi passa le frontiere.

Sui social network ho visto discussioni infinite per decifrare ogni virgola della legge, e se è possibile trovar una scappatoia.

Il mio consiglio: stai a casa. 

Lo so che sei stanco/a di tutto questa situazione. Lo sono anche io. Ma dobbiamo tenere duro. Imparare dagli errori fatti quest'anno e ripartire nel 2021 per un futuro migliore.

Se sei da solo/a a Vienna, puoi comunque organizzare qualcosa con un paio di amici, e per essere sicuri basta fare un test prima di incontrarvi (si può fare in farmacia, il risultato arriva in 15 minuti, costa 20 euro).

Il governo austriaco ha infatti comunicato che per il 24 ed il 25 dicembre le restrizioni in vigore saranno allentate. In particolare sarà possibile incontrarsi in gruppo fino a 10 persone e muoversi anche durante la notte. 

E' una scelta che capisco (troppi avrebbero probabilmente comunque infranto le regole più restrittive), ma mi sento comunque un po' discriminato. 

Perché infatti potrei andare per esempio in Tirolo, Carinzia o Salisburgo (dove l'indice di contagi è uguale alla maggior parte dell'Italia) e trascorrere il Natale con dieci persone che provengono da tutta l'Austria, mentre se metto un piede oltre il confine scatta la quarantena? 

Mi sembra una scelta molto populistica, e il fatto che il cancelliere Kurz nella stessa conferenza stampa abbia detto che dobbiamo prepararci ad una "terza ondata" non mi tranquillizza di certo. 

Nel frattempo si sono conclusi i test di massa a Vienna (tu ci sei andato/a?). La partecipazione è stata veramente bassa, poco più del 10% dei viennesi, molto al di sotto delle aspettative. 

Il governo rimane comunque convinto che questa sia la strada da percorrere, e ad inizio gennaio verrà ripetuto in tutta l'Austria.  

I numeri:
  • i casi attivi in tutta l'Austria sono attualmente 36.884 (9.941 in meno rispetto a sette giorni fa)
  • i ricoverati in ospedale 3.444 (-358), di cui 577 (-55) in terapia intensiva. I deceduti sono 4.473 (+633).
  • la regione con più casi attivi rimane la Stiria (9.430), seguita da Vienna (7.069), Bassa Austria (5.942), Alta Austria (4.609), Tirolo (2.663), Salisburgo (2.466), Voralberg (2.025), Carinzia (1.731) e Burgenland (949)
Altre notizie della settimana:
  • C'è stata una importante sentenza della corte costituzionale austriaca sul cosiddetto "suicidio assistito". Questa ha stabilito l'illegittimità di una parte dell'articolo 78 (quello che punisce chi aiuta una persona a togliersi la vita), e richiesto che il Parlamento entro la fine del 2021 legiferi in merito per creare un quadro giuridico esatto.
  • Anche se questa pandemia ci ha obbligato ad annullare molte tradizioni, quella degli alberi di Natale resiste ancora. Sabato hanno aperto in oltre 250 angoli e piazze di Vienna i "Christbaummärkte" , dove puoi trovare pini e abeti di tutte le dimensioni. I prezzi sono variabili, dai 20 € ai € 50 in base al tipo e alla grandezza dell’albero.
Per concludere un consiglio di lettura dal blog: visto che quest'anno le festività le trascorreremo molto probabilmente a Vienna, ecco un articolo sulle tradizioni e usanze del Natale in Austria per prepararsi al meglio.
A lunedì prossimo! 

Paolo

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Sono Paolo Manganiello e vivo a Vienna dal 2004. Da quasi dieci anni scrivo il blog QuiVienna dove racconto la mia città e tutto quello che succede in Austria.

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