Newsletter - n.12
31/12/2020
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Il 2021 tra sfide e speranze
L'attesa del nuovo anno è sempre carica di speranze. Stavolta, tuttavia, c'è qualcosa di più dei soliti auguri di Capodanno: sul 2021 si addensano le aspettative globali di ritrovata salute e benessere, messe duramente alla prova dalla pandemia.
L'inizio della somministrazione del vaccino anti CoViD-19 è stata tra le poche buone notizie dell'anno ormai agli sgoccioli; i prossimi mesi si preannunciano ora impegnativi, a confronto con la sfida della copertura vaccinale più ampia possibile, ma anche delle esigenze della ricerca, che oggi più che mai non può permettersi battute d'arresto, e della diffusione della conoscenza, antidoto durevole alla mancanza di fiducia verso la scienza.
In questo scenario, "La salute in Movimento" prosegue il suo cammino per dare corpo e voce a tutte le istanze sorte intorno all'incontro tra Salute e Innovazione. Il nuovo anno del Movimento inizia con la consultazione aperta sul Manifesto per la salute del XXI secolo, e prosegue con iniziative concrete per abbracciare le sfide e coltivare le speranze.
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Il Manifesto in Movimento
Tra i contributi provenienti dalla comunità de "La salute in Movimento", destinati ad arricchire di proposte la versione finale del Manifesto per la salute del XXI secolo, segnaliamo un suggerimento che riguarda i giovani, in particolare gli studenti universitari, coinvolti nella formazione da professionisti della salute di domani.
La proposta riguarda la creazione di strutture permanenti per stimolare il confronto e la discussione tra gli studenti relativamente al miglioramento, all'analisi e allo sviluppo del sistema salute: i "Gazebo della salute" sono pensati come vere e proprie sedi di consultazione allargata e continua, per raccogliere al loro nascere i più promettenti germogli di futuro.
Fino al 31 gennaio aspettiamo numerose le firme e le proposte di quanti, insieme, vorranno contribuire alla versione finale del Manifesto.
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Un anno di innovazione
Tra le eredità più positive di un anno difficile come il 2020 ci sono senza dubbio le molte, significative conquiste realizzate dall'innovazione tecnologica e scientifica nell'ambito della salute. A partire da quella più nota, lo sviluppo dei primi vaccini basati su RNA messaggero: messi alla prova a tempo di record contro il coronavirus, ma basati sui pregressi studi pluriennali di una ricercatrice biochimica ungherese, Katalin Karikó. Per proseguire con il primo farmaco mai sviluppato contro l'epatite D, approvato condizionatamente (in base ai risultati dei test di fase II) dall'agenzia europea del farmaco, l'EMA, in Agosto, pochi giorni dopo la giornata mondiale contro l'epatite, a fine Luglio.
E ancora, nel mese di Febbraio, lo straordinario esperimento di un gruppo di ricercatori internazionali che dall'Italia hanno connesso su Internet un gruppo di cellule nervose, inviando in tempo reale i loro segnali elettrici a neuroni artificiali in Svizzera, schiudendo la possibilità di realizzare impianti basati su IA di intelligenza artificiale per il trattamento dei disturbi neurologici. E infine, le terapie contro l'anemia falciforme e la talassemia beta, basate sulla tecnica dell'editing genetico - premiata proprio quest'anno con il premio Nobel -, i cui promettenti risultati sono stati di recente pubblicati sul New England Journal of Medicine.
E si potrebbe ancora continuare, finendo quasi per ribaltare la percezione dell'anno appena trascorso: perché bisogna ricordare che, se fragilità, limite e debolezza sono caratteristiche innate dell'uomo, altrettanto lo sono la curiosità, il desiderio di conoscenza e di scoperta di nuove soluzioni ai nostri problemi.
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