Care e cari, 
non è facile quest’anno trovare le parole per augurarvi di trascorrere delle Buone Feste. Questo 2020 ci ha messo a dura prova e non siamo ancora arrivati in fondo al tunnel di questa pandemia. Se ci voltiamo indietro, alle nostre spalle ci sono mesi assurdi, in cui abbiamo visto e sopportato di tutto. La chiusura in casa, lo stop alle attività economiche, le scuole chiuse, gli ospedali al limite delle loro forze, il disastro delle RSA. I camion militari a Bergamo, la sofferenza dei malati, la guerra di trincea delle terapie intensive. E stiamo combattendo queste battaglie ancora oggi. 

Una cosa è certa: le nostre priorità come cittadini, sono state rivoluzionate dal virus. Mentre assistiamo a cambiamenti che non siamo ancora riusciti a governare davvero (come il boom dello smartworking e delle consegne a domicilio), cambia l’importanza che percepiamo collettivamente per servizi come sanità, scuola, trasporti. Cambia il mondo del welfare e degli ammortizzatori sociali, che arrivano finalmente, obbligatoriamente, anche ai lavoratori autonomi (ve ne scriverò prossimamente). Cambia l’approccio alle disuguaglianze di genere e ai bisogni delle famiglie. 

Per ora però, è soltanto (o quasi) un cambiamento di mentalità al quale dobbiamo far seguire azioni concrete. L’anno che sta finendo ci ha fatto pagare un prezzo altissimo in termini economici, di socialità, di benessere psicologico, di salute e di lavoro. Ma in questi giorni in cui l’Europa approva ufficialmente il primo vaccino anti-covid e inizia la sua diffusione fra il personale sanitario, intravediamo una luce che deve spingerci a pensare al futuro. Perderebbe valore altrimenti il sacrificio e il duro lavoro di quanti hanno dato anima e corpo in questa pandemia. Medici, infermieri, operatori sanitari, forze dell’ordine, volontari impegnati su tanti fronti. Non potremo ringraziarli mai abbastanza. E poi bambini, studenti, anziani, lavoratori. Tutti in qualche modo abbiamo sofferto questa esperienza, una sofferenza che ci obbliga a costruire un futuro diverso, più giusto, più sostenibile.

Voglio augurarvi allora, di trascorrere queste feste con un pensiero di speranza. E soprattutto, con volontà di rinascita. 

Buon Natale e che possa essere un buon Anno Nuovo, davvero, per tutti voi. 
 

Chiara