Guarire dall'isolamento
Che ruolo rivestono i fattori sociali nella salute individuale, in particolare nel corso della pandemia? Da tempo è noto come l'isolamento e la solitudine non siano meno determinanti in senso patogeno degli elementi biochimici per la salute individuale e per quella delle comunità: il loro impatto è stato addirittura paragonato a quello del tabagismo. Nell'ultimo anno, è emerso in maniera evidente come per affrontare il fenomeno pandemico fosse necessario non solo un approccio strettamente clinico, ma anche una rinnovata attenzione alle politiche di socializzazione, pur nel rispetto della necessità di controllo del contagio.
Gli autori di un articolo pubblicato da JAMA Health Forum hanno passato in rassegna una serie di iniziative innovative, sia in senso procedurale che tecnologico, promosse negli USA e in UK per ridurre al minimo le conseguenze dell'isolamento sociale e impedire che i loro effetti aggravino quelli dell'emergenza, soprattutto per quanto riguarda i gruppi più deboli - dagli anziani in alloggi popolari agli ospiti di strutture di assistenza.
Tra le altre soluzioni segnalate, il monitoraggio condotto dal Rush University Medical Center di Chicago con l'aiuto di volontari e membri della comunità locale, ma anche l'app messa a disposizione dalla città di Leeds per segnalare eventuali segni di isolamento sociale nell'abitato, in maniera anonima e sicura. Lo scopo, in entrambi i casi, è quello di ricreare una rete di sicurezza di base, che superando l'individualismo caratteristico della nostra società torni a valorizzare la connessione con gli altri come coadiuvante per la salute di tutti, e più ancora come elemento fondamentale dell'essere umani.
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