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Un progetto di Francesco Oggiano | Archivio | Browser

E rieccoci! Qui Francesco Oggiano, pronto al weekend. 

E mo' tutti su Twitch

 

È una delle piattaforme rivelazione del 2020, quella che mira a ospitare le dirette organizzate dalle persone di tutto il mondo nelle loro case e che complice la pandemia ha raddoppiato gli utenti (26 milioni al giorno, ancora pochi) e le ore guardate (1,6 miliardi al mese). 

Per descriverla, una sera sono stato a guardarmi una diretta di 4 ore e 42 minuti di Homyatol, uno degli streamer italiani più famosi.

Svolgimento: 12 persone in una trattoria di Milano. Sulla tovaglia  vino bianco e pizze margherita. Argomenti trattati dai commensali: gastroscopie e pelata di Ivan. Doposerata al Radestsky: con Diego che cercava di conquistare tale Nikita, seduta a un tavolo vicino. E con uno sconosciuto genovese brillo che sbiascicava di integrazione con un brasiliano. Chiusura in un karaoke di via Paolo Sarpi, alle 3 di notte, con la musica di Fabri Fibra.

E sì, ammetto che mi ha fatto lo stesso effetto che ha fatto a milioni di norvegesi la slow tv che mandava in onda dirette di 7 ore di una nave che navigava tra i fiordi: «I primi 10 minuti che vedi una casa in lontananza pensi di spegnere, nei successivi 10 pensi di spegnere ma inizi a concentrarti una catasta di legna fuori, nei successivi 10 ti chiedi quale sia la storia di quella catasta, chi la raccoglierà, chi abita dentro quella casa, che lavoro fa e quale sia la sua storia». Durante la diretta, ho iniziato a chiedermi se Diego si sarebbe portato Nikita a casa, e quale fosse il motivo per cui quel genovese si fosse ubriacato tutto solo quel giorno.  Ecco, penso che la lentezza possa essere la forza di Twitch:

Il tempo medio di permanenza nel 2019 era di 95 minuti...  
Sulla piattaforma - che ormai ospita ogni tipo di contenuto, attualità, musica, dating, cucina, politica - stanno iniziando a sbarcarci tutti: Alexandria Ocasio-Cortez, Fedez, Alessandro Cattelan, Bobo Vieri (mito), la Premier League. E adesso, anche le realtà editoriali. Nel mondo uno dei primi a sbarcarsi è stato il Washington Post. In Italia, Il Sole24Ore e Torcha. 

Ci sono due casi che fanno particolarmente ben sperare.  

1) la parabola di Samuel Etienne. È un giornalista tv 50enne francese, che un giorno ha deciso di aprirsi il suo canale, dove commentare in diretta le notizie della giornata assieme a un pubblico molto ma molto più giovane di quello a cui era abituato. Oggi tiene quasi ogni giorno dirette di circa 2 ore, viste da più di 10 mila utenti. Età media degli stessi: 23 anni. L'uomo ha detto candido:
«In 25 anni di giornalismo, non mi sono mai divertito così tanto». 
2) l'accordo fatto la scorsa settimana tra Rolling Stone e Amazon (proprietario di Twitch). Secondo i dettagli, il magazine Usa - desideroso di recuperare un pubblico più giovane - inizierà a produrre video in esclusiva per Twitch - a sua volta desideroso di contenuti nel settore musicale. Dal primo marzo trasmetterà in diretta tutti i giorni feriali, per diverse ore al giorno. Tra i programmi previsti, concerti, interviste agli artisti, storie delle canzoni più famose della storia e approfondimenti culturali. Si tratta del primo grande accordo a lungo termine di questo tipo. 

7 vostre bellissime figure di m..da

 
La scorsa puntata, prendendo spunto da quella del buon Corrado Augias e volendo confermare che a non sbagliare è solo chi non fa, vi avevo chiesto di condividere la figura di m..da più divertente che avete fatto in carriera. Ho raccolto le 7 più divertenti che mi sono arrivate.  
1) Lorem Ipsum, di Sara Cervo
«Erano i primi tempi che facevo la grafica. Andai da un collega giornalista e gli chiesi: “Peché hai intitolato il pezzo di oggi Lorem Ipsum?”».

2) Rec, abbiamo un problema, di Antonella
«Lavoro a un'inchiesta insieme a una collega. Dopo settimane di corteggiamenti otteniamo un'intervista con un personaggio importantissimo. Viaggio di 200 km. Arriviamo sul posto, prepariamo la strumentazione, ci settiamo, ringraziamo il personaggio importantissimo di aver accettato. Premo Rec. La camera non risponde. Avevo dimenticato entrambe le schede SD a casa».

3) Una differenza di due lettere, di Alan Conti
«In una casa di riposo di Bolzano muore un famoso pittore cittadino. Scrivo un necrologio per il giornale principale della città. Mi guadagno la prima. Il giorno dopo pezzo fantastico sul “grande artista Tosi”. Si chiamava Tomasi».

4) La «mitomane di via Xy», di Luciana Grosso
«Una tizia mi chiama per dire che c’è una grave situazione di disagio nel parchetto vicino a casa sua e che questa grave situazione di disagio è un senzatetto che dormiva su una panchina. La cosa non vale un riga: ringrazio, dico che me ne occuperò senza dubbio, metto giu. Decido di registrare il numero in rubrica, caso mai dovesse richiamare: “Mitomane di via xy”. Invece di registrare il numero invio quelle parole come messaggio a lei».  

5) Il famosissimo Luther Blisset, di Leonardo Rasulo
«Colloquio in Einaudi.
Responsabile: “E cosa le piace leggere?"
Io: “Romanzi storici soprattutto".
"Q l'ha mai letto?"
"Mmmh, no, purtroppo no"
"Dovrebbe leggerlo. È un romanzo storico che abbiamo pubblicato. Luther Blisset le dice niente?"
"Sì sì, ne ho sentito parlare. È uno scrittore molto bravo"
"Luther Blisset è lo pseudonimo di un collettivo di scrittori"
"Ah, sì, certo, quelli francesi"
"Sono di Bologna"».


6) «Ah, è lei?», di Carlo Fumagalli
«Interviste a margine di un evento, microfono in mano, camera accesa.
Io a sconosciuto: “Fra poco avremo con noi il viceministro dell'Economia, cosa si aspetta dall'incontro di oggi…”
Sconosciuto: “Sono io"
"Sì, ecco... fra poco avremo con noi il viceministro dell'Economia, cosa si as..."
"SONO IO”.
Che posso dire, in foto pareva diverso».


7) Il floppy disk sbagliato, di Ciro Pellegrino
«20 anni fa. Avevo appena iniziato il mestiere. Il capo di allora mi diede la sua agendina su floppy disk: gli dovevo fare una copia di backup. Era piena dei numeri di telefono che contavano di tutta
la città: ex ministri, sottosegretari. Copiai l'agenda anche per me. Solo che sbagliai il dischetto: anziché ridargli un nuovo floppy, gli diedi quello mio, su cui avevo copiato la sua agenda. Lui vide i miei file e capì subito. Figura di merda clamorosa. A quei tempi ti mandavano a f…lo per molto meno. Lui mi disse: “Tienila pure. Tanto pure se li chiami non ti risponde nessuno, avrai bisogno di tempo. Aveva ragione».
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Un corso online per scrivere più velocemente (no, non vale crediti per l'Odg).

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Roam, per prendere note direttamente sul browser.

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Ma vediamo quali sono gli oggetti preferiti di 20 smartworker superesperti.

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