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Un progetto di Francesco Oggiano | Archivio | Browser

E rieccoci! Qui Francesco Oggiano, con un tema scomodo ma molto molto comune.

Come si ricorda un morto sui social?

Tutti noi purtroppo ci ritroviamo a dover/voler ricordare una persona cara scomparsa: amico, collega, mentore, parente. Se prima lo facevamo in forma breve e davanti a pochissime persone, adesso ci può capitare di farlo davanti a un pubblico più numeroso e indistinto: quello dei nostri social. E vogliamo farlo al meglio. Ora, premesso che tutti i modi sono giusti e ognuno deve scrivere quel cavolo che gli pare, può essere interessante sapere come lo fanno i migliori.

Come Victoria Chang, poetessa di Los Angeles che ha scritto circa 70 poesie per ricordare la madre scomparsa nel 2015. E che ha passato i 6 anni successivi a studiare i necrologi sui giornali (sì, gli americani ne hanno fatto un genere a sé). Qualche consiglio suo:


1) Scrivi di come ha vissuto, piuttosto che di come è morto
Parla della sua vita, delle sue azioni. Metti la morte in un inciso.

2) Adotta uno stile piatto, ma ricco di aneddoti
Fatti, non opinioni o espressioni che, per quanto sincere e genuine, rischiano di risultare ridondanti.

3) Struttura il ricordo in tre parti
Attacco (in cui inserisci il nome della persona, l’età, il lavoro, la data e la causa della morte).
Cuore del pezzo (da riempire con gli aneddoti che celebrano la vita della persone).
Conclusione (dedicata alle persone che sopravvivono alla persona scomparsa).

4) Parti dalla fine
Scrivi prima l’attacco e la conclusione, che sono abbastanza semplici. Quindi dedicati agli aneddoti.

5) Non.Parlare.Di.Te
Parla del morto, della sua vita, non del tuo dispiacere o di quella volta che ti ha fatto i complimenti (NO!).

6) Raccogli i dettagli da altri
La migliore forma di necrologio consiste nel ricordare le piccole cose che rendono ognuno di noi speciale:

«Che oggetti collezionava? Cosa adorava mangiare? Che cosa lo rendeva felice?»
7) Immagina come vorrebbe essere ricordato
Il necrologio è per i vivi, ma considera sempre i desideri del morto. «Cosa vorrebbe venisse scritto su di lui?».

8) Sì, puoi essere ironico
I necrologi sono un monito per i vivi: «Ci ricordano la nostra precarietà su questo mondo». Dopo aver perso la madre, Victoria ha realizzato veramente per la prima volta che anche lei, sarebbe morta. «Dovremmo ricordarcelo sempre, per essere più gentili e più presenti nel mondo». Il necrologio in fondo è un monito: «Questa persona è morta. Tu sei vivo».
  • «Nessuno sa con certezza chi sia». Il necrologio del Nyt sul ragazzo di Into the wild.
     
  • «Dopo che mio padre è morto, ho continuato a mandargli mail. Un giorno qualcuno ha risposto». Capolavoro. 
     
  • «He hated vegetables and hypocrites. Not necessarily in that order». William McCullough, in poche parole. 
     
  • «One of the few advantages of dying from Grade 3, Stage IIIC endometrial cancer, recurrent and metastasized to the liver and abdomen, is that you have time to write your own obituary». Jane, che si è scritta il necrologio da sola
     
  • «The women in his life were numerous». Questo divertentissimo su Harry.
     
  • «Her new mission takes her to a wonderful place where she will be socializing, dancing, gardening and reading to her heart’s content». Questo che descrive il Paradiso di tale Nevena.
     
  • «My only experience of maternal love. My constant companion. My best friend. Duck». Il necrologio scritto da Sarah Silverman per il suo cane.

Qual è la più grande figura di m...da che hai fatto nella tua carriera? 

Il buon Corrado Augias è stato massacrato per un errore (sicuramente grave) scritto su Repubblica, da twittaroli sempre molto agguerriti (uno ha analizzato l'errore come simbolo del patriarcato e mansplaining, giuro). 

Personalmente penso che al massimo, se proprio si vuole aprire il dibbbattito, si potrebbe farlo sul sistema di revisione nelle testate e compagnia bella. Ma non c'ho voglia. 

I merdoni li pestiamo tutti, a non sbagliare è solo chi non fa, o chi non sperimenta, o chi non si butta. L'importante è chiedere scusa (come Augias ha fatto) e imparare per la prossima volta. Perciò, visto che questa community è politicamente e unanimemente schierata a favore degli errori, lanciamo l'iniziativa mondiale: 
Condividi anche tu la figura di m...da più divertente che hai fatto!
Rispondimi a questa mail raccontandomi in due righe l'errore, lo scoop mancato, la bufala presa, il merdone pestato più grave e/o divertente della tua carriera. Li raccoglierò tutti e li inserirò in una prossima puntata. 

Inizio io, prendendo a mani basse dal mio Cv dei fallimenti.  

Nel 2019 ho avuto il peggior colloquio della mia vita. Con un selezionatore di LinkedIn che stava a Dublino, via telefono, in inglese:
 
«Francesco, i imagine you know our Rundown (una newsletter mattutina curata da Linkedin, avrei scoperto dopo, ndr)».
«Yes, of course!».
«And what is it?».
«...».
 
Scopri quanto sei vecchio con il Sarabanda digitale
Un altro capolavoro dei miei miti di Pudding. Vedi se riconosci queste canzoni e scopri quanto sei gggiovane.
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Projector, un'alternativa a Canva per fare grafiche senza essere grafici.

«Manda 45 mail a 45 persone in 45 giorni». 21 modi per fare networking che NON CONTEMPLANO i social media.   

Tutti buoni con Zoom. Quelli veramente fighi usano Run the world.

Per fare le proposte di articoli prima di tutti: il Calendario con gli anniversari del 2021.

Tod's cerca un Editor.

Technogym un Content specialist (se vi assumono, potresti inviarmi una palestra per casa). 

Sky un Digital transformation manager.

Golden Goose vuole un Content manager.

The Soul Publishing un Writer.

Empire gradisce assai Pitch di articoli.

Mtv Uk è alla ricerca di Freelance.
Direi che ci siamo. 
Questo è il link di oggi, da condividere pure con quelli che vengono in pizzeria ma dopo che tutti hanno ordinato la pizza se ne escono e ordinano una fiorentina alla griglia e vi scombinano i piani.
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