Copy
[4 marzo 2021 - Spring Vibes #4]
qui le puntate precedenti

Ho fatto le mie prime dirette nel 2020, delle stories in cui mi si vede almeno una volta alla settimana solo da poche settimane. Premesso che non c'è scritto da nessuna parte che sia obbligatorio farsi vedere nelle stories, fare dirette o altro, il fatto è che a me l'idea piaceva. Solo che poi mi mettevo lì e pensavo: "non ho nulla di interessante da dire, ma c'è gente più brava, sono spettinata... E poi mi vergogno!".

Una delle scoperte del mio 2020, che spero di conoscere presto di persona, è Agnese Iannone, su IG KillBilla. Le risate di gusto che mi regala lei sono impagabili, come anche i momenti di leggerezza con i giovedì gnocchi. Perché mi piace seguirla e chiacchierare con lei? Ok, è molto intelligente, simpatica, abbiamo delle passioni in comune che mi fanno anche superare il fatto che sia della Lazio. Ma il motivo è che su Instagram io lo vedo che è se stessa. E se ho iniziato a fare le stories senza preoccuparmi troppo se sono spettinata e usando filtri cretinetti per parlare di K-drama è anche grazie a lei.

Così le ho chiesto di parlarci di Stories: magari la carica che mi ha dato, inconsapevolmente, oggi arriva anche a te! (Te lo dico, il suo intervento mi piace tantissimo!)
LA PASSIONE PER LE STORIES DI AGNESE
Parto da una premessa: io sono un tipo invernale. Non nel senso armocromatico del termine (di cui tra l’altro non capisco nulla), ma in quello stagionale. Amo il freddo, la neve, le foglie che cambiano colore e poi cadono, i maglioni di Natale, il Natale!
L’arrivo della primavera produce in me sentimenti contrastanti: da una parte avverto questa spinta alla rinascita, dall’altra vorrei andare in letargo e svegliarmi quando ho smesso di sudare.

Far parte dell’edizione speciale di una newsletter dal titolo “Spring Vibes” è una strana e anche bellissima ironia del destino. Accolgo con onore l’invito di Nicole e parto proprio da questo per offrirvi qualche spunto di riflessione su quello che è il mio pane quotidiano: le Stories di Instagram.

Dicevamo l’ironia. Avete presente l'effetto Taffo? Chiamo così tutta quella comunicazione che prende le mosse dalla nota agenzia funebre romana e che sembra essere il punto di arrivo della strategia di molte persone. Bene, ecco la mia modesta opinione: no.

La simpatia, la leggerezza, per non parlare dell’utilizzo del sarcasmo sono espedienti comunicativi che non sono doverosi pena la gogna digitale. Come non lo sono avere un’opinione su tutto, intervenire su qualsiasi argomento o dimostrare chissà quali capacità nella danza, nel canto, nella grafica o qualsiasi altra cosa vi venga in mente.

Spesso, nel mio lavoro, sento di gente inibita o, peggio mi sento, frustrata nel dover fare Stories per questi motivi. Ecco, quindi, una velocissima top five da guardare ogni volta che vorrete fare una storia e vi verrà voglia di aspettare finché non vi è passata la fantasia.
  1. Essere divertenti non è un articolo della Costituzione. Essere coerenti dovrebbe invece diventarlo. Siate le persone che siete anche al bar sotto casa.
  2. La storia è già dentro di voi e non è neanche sbagliata. Ogni persona ha qualcosa da raccontare, solo che pensa di dover scrivere per forza “Guerra e Pace”. Se la vostra giornata è stata alzarvi dal letto e mettervi davanti al computer, non immaginate quante altre persone sono nella stessa identica situazione. Condividete anche le cose che vi sembrano più banali.
  3. Non esiste il devo. Devo parlare nelle Stories, devo raccontare i fatti miei, devo produrre tutti i giorni un qualche contenuto. Ritorna al punto 1.
  4. Un concetto che ogni tanto dimentichiamo. Quando facciamo una cosa, a meno che non sia pagare le tasse, non perdiamo di vista il nostro divertimento. Quando mi dicono: “devo fare le Stories su Instagram”, chiedo sempre se hanno la prescrizione del medico. Non state prendendo una medicina, potete rilassarvi.
  5. Se, però, vi volete cimentare nella produzione di una storia, ricordate gli insegnamenti del maestro Yoda: fare o non fare, non c’è provare. Le Stories hanno una durata massima di 24 ore, qualsiasi cosa abbiate condiviso, sempre che sia realizzata con rispetto, alle brutte dopo un giorno scompare! Buttatevi.
Ciao, sono Agnese e sono bionda, ma ho anche dei difetti. Faccio storie (su Instagram) e insegno alle persone come utilizzarle al meglio per raccontarsi sui social. Mi piacciono un sacco di cose: il cibo, il vino bianco, lo studio di nuove discipline, i giochi di ruolo ma anche quelli da tavolo, la letteratura americana, le serie tv e i film in cui ci sia almeno un po’ di sangue, la pace nel mondo. Evidentemente non mi piace scrivere la mia bio. Ho una rubrica su Instagram settimanale dal titolo "Giovedì gnocchi" dove non parlo di cibo :)
Rondini (link e spunti che fanno primavera)
  • Una curiosità sulla primavera: da piccola sfogliavo allo sfinimento un libro sulla mitologia. Uno dei miti collegati alla Primavera è quello di Persefone (o Kore o Proserpina). La figlia di Zeus e Demetra infatti trascorre autunno e inverno come moglie di Ade e regina degli inferi, ma ad ogni primavera ritorna dalla madre e tutto rifiorisce al suo passaggio.
  • Una rivista dalla copertina fiorita che mi piacerebbe tanto prendermi (In Italia la trovi anche da Frab's)
  • la canzone che è il classicone di primavera, per me.

Ehi, come sta andando questa edizione? Cosa ne pensi?

Domani continuiamo con le ospiti,


Nicole


p.s come sempre se non vuoi ricevermi tutti i giorni ma solo il sabato ti basta cliccare qui
 
Instagram
Website
Email
💌 Oggi questa newsletter arriva a 🌟 1.595 persone. 🌟

Se vuoi inoltrarla clicca qui

Lo sai che ho scritto un ebook per Zandegù sulle newsletter? Si intitola Caro amico mi iscrivo

A volte inserisco link affiliati: se acquisti da quei link io guadagno una piccolissima percentuale. 
☕ Puoi sostenere Spring Vibes offrendomi "un caffè" su Ko-Fi


Copyright © 2021 Borninspring, Tutti i diritti riservati.



Puoi aggiornare
qui i tuoi dati o disiscriverti, sob!

Email Marketing Powered by Mailchimp
Leggila nel tuo browser