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Newsletter marzo 2021

Un futuro diverso
La pandemia ha reso evidente l’importanza di un buon sistema sanitario pubblico in grado di garantire cure adeguate, rapide e di qualità accessibili a tutti.  In questi anni di presenza in Centro America come AMCA abbiamo sviluppato e sostenuto dei progetti per rafforzare la sanità pubblica, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più povere e vulnerabili.
La crisi sanitaria mondiale ci ha però spinti ad erogare anche aiuti d’urgenza in modo da rispondere a dei bisogni immediati. In poche settimane, nei mesi di giugno e luglio del 2020, grazie al vostro generoso sostegno, in collaborazione con le organizzazioni locali e con il sostegno della DSC – Divisione dell’Aiuto umanitario, del Cantone di Ginevra, della Fondazione Amici di AMCA e dell'ONG Medico International Schweiz abbiamo potuto stanziare un contributo globale di oltre Fr.110'000.- per l’acquisto di dispositivi di protezione per 2600 operatori sanitari in 8 centri ospedalieri del Nicaragua. Un’esperienza che ci ha permesso di ampliare la collaborazione con altre organizzazioni non governative, collaborazione importante anche per i progetti a lungo termine.
La pandemia e la conseguente crisi sociale ed economica stanno aumentando le disuguaglianze in tutto il mondo, alle quali si può rispondere solo con più solidarietà e non con un nazionalismo sanitario e una corsa ai vaccini che lascia indietro i paesi più poveri, favorendo gli Stati più ricchi. Perché al di là delle misure sanitarie più o meno restrittive dei singoli Stati, la pandemia si può combattere solo garantendo cure e vaccinazioni a tutta la popolazione mondiale. Anche in futuro saremo confrontati con problemi sanitari globali. Ecco quindi che combattere le disparità, migliorare le condizioni di vita della popolazione anche nei paesi più fragili e garantire a tutti  cure adeguate, non è solo un atto di civiltà ma anche un passo necessario per costruire un futuro diverso.

Grazie per restare al nostro fianco e per sostenere le nostre azioni!

Marina Carobbio e Francesco Ceppi (co presidenti di AMCA)
www.amca.ch

"Un mattone per la Mascota" - un sorriso per le bambine e i bambini ammalati di cancro in Nicaragua
Più di due anni fa il laboratorio dell'Ospedale Nazionale Pediatrico La Mascota di Managua è stato inaugurato come parte di un progetto globale per modernizzare l'area oncologica. Il Covid19 ha ritardato i piani, ma i lavori di modernizzazione dell’ambulatorio diurno stanno finalmente iniziando. L'ambulatorio e la costruzione di un nuovo padiglione per i pazienti, dovrebbero essere completati entro la fine dell’anno in corso ad un costo stimato di Fr. 400'000-.

Il nostro desiderio è che questo progetto divenga un nuovo simbolo della solidarietà, un luogo che riceve e ospita con dignità le bambine e i bambini che stanno lottando contro il cancro e li aiuta a guarire grazie anche alle cure del personale specializzato.
Per realizzarlo abbiamo però bisogno del tuo sostegno.
Fai una donazione, acquista qui un mattone per La Mascota
Assieme possiamo costruire un futuro migliore per i bambini malati di cancro! Grazie!
Con la nuova costruzione dell’ambulatorio oncologico diurno vogliamo migliorare le condizioni della sala di attesa e gli spazi per la somministrazione della chemioterapia. Le bimbe e i bimbi, assieme alle loro famiglie, meritano un  luogo che - soprattutto in tempi di Covid - fornisca loro condizioni igieniche ottimali di protezione e che sia accogliente, così da rendere meno gravoso il momento difficile che attraversano.
Il nuovo padiglione pazienti sostituirà invece il vecchio reparto che ha accolto i pazienti per più di 25 anni e che richiede una profonda ristrutturazione per migliorarne l'igiene e le condizioni di ospedalizzazione dei bambini accompagnati dalle loro famiglie. Ci saranno 12 nuove camere, tra cui quelle per le cure palliative, moderne e più funzionali che ospiteranno da 15 a 20 pazienti, offrendo loro  maggiore tranquillità e privacy. Anche le condizioni di lavoro e di riposo del personale saranno migliorate con strutture più grandi e meglio organizzate. Questo progetto beneficia di donazioni di privati, Fondazioni private svizzere, del contributo del Canton Ticino e di AMCA Vaud.
Il progetto include inoltre un primo impianto di energia solare per coprire parte della domanda di energia delle nuove strutture. Questo nuovo impianto solare ha ricevuto un contributo di solidarietà del Comune di Ascona.
Qui un breve racconto delle storie di Eyner e Gretchen, raccolte da Violeta Marin, l’assistente sociale del reparto di emato-oncologia pediatrica dell'Ospedale La Mascota di Managua.
Eyner era un bimbo triste e un po' depresso nei giorni del suo primo ricovero. “Eyner è un nostro paziente dal 20 agosto 2020, è arrivato dalla campagna di Matagalpa a causa di un tumore al braccio sinistro. Quando ci siamo incontrati abbiamo parlato a lungo della sua vita, della scuola e della campagna dove lavorava per la semina e la raccolta di fagioli e mais, assieme alla sua famiglia. Ad Eyner piace la scrittura e la matematica. Era in terza media quando ha dovuto lasciare la scuola per iniziare le cure. Ora ha potuto però riprenderla e, grazie ai suoi buoni voti, è stato promosso alla prima superiore. Frequenta la scuola di sabato, accompagnato dalla zia, partendo da casa alle 4 di mattino con un lungo percorso a piedi e poi in autobus. 
Ora Eyner è molto più loquace, è diventato grande conversatore. Il suo sogno è diventare maestro."
Nel 2020 sette piccoli pazienti con diagnosi di retinoblastoma hanno potuto beneficiare di un progetto che prevede l'acquisto di protesi oculari. "Gretchen ha 2 anni e viene da Estelí, nel nord del Nicaragua. È sempre stata accompagnata dalla mamma durante la sua ospedalizzazione. Nel suo caso non è stata per fortuna necessaria la chemioterapia, ma solo l'intervento chirurgico che si è concluso bene. Con la sua nuova protesi oculare Gretchen ora ha potuto tornare a casa con tutta la famiglia e frequenta regolarmente le visite di controllo."
 

Le fotografie di Eyner e Gretchen sono state realizzate dall'assistente sociale del reparto, chiedendo il loro permesso e quello dei loro famigliari, spiegandone l'impiego per informazione sul progetto La Mascota. Le altre fotografie sono di Djamila Agustoni e Massimo Pedrazzini.

Nuove case dopo gli uragani Eta e Iota
L'impatto di due potenti uragani avvenuto a distanza di sole 3 settimane nella regione nord Atlantica del Nicaragua è stato devastante. I danni materiali sono stati immensi e solo un efficiente sistema di protezione civile è riuscito a salvaguardare la vita della popolazione. Sulla base dell'esperienza di unire gli sforzi per sostenere il sistema sanitario con una risposta immediata, diversi gruppi di solidarietà svizzeri, unitamente a comitati in Spagna e in Italia, hanno proposto di accompagnare il Collettivo di donne Lapta Yula di Bilwi (Puerto Cabezas) per ricostruire e riparare semplici case di legno, in particolare quelle delle famiglie con donne sole. Anche AMCA ha partecipato finanziariamente a questo progetto di emergenza e ha coordinato il progetto sul terreno, assieme ai partner nicaraguensi.
Sono stati raccolti e donati in totale Fr. 21'674.-, fondi che hanno permesso l'acquisto locale di materiali di vario genere e il pagamento di un gruppo di falegnami della zona. Le prime 4 case sono state completate. Mentre leggete queste righe, altre 5 famiglie hanno già ricevuto le loro case. Speriamo di poter avanzare con i lavori il più possibile, in modo che la maggior parte delle 25-30 famiglie beneficiarie abbia un tetto sicuro quando inizierà a maggio la stagione delle piogge.
Covid19 in Centro America - un anno dopo
Data la limitata capacità dei sistemi sanitari e i pochi test effettuati, non risulta chiaro quante siano le persone colpite e/o decedute a causa dal Covid19 in America Centrale.
Secondo le cifre ufficiali, il numero di casi a Panama, Costa Rica, Nicaragua, Honduras, El Salvador, Guatemala e Belize ha superato la soglia del milione, e circa 22’000 persone sono decedute. Le stime basate su cifre locali e le registrazioni di eccesso di mortalità suggeriscono che questa sia una sotto rappresentazione della mortalità, che potrebbe essere più alta fino al 500%, e che potrebbe quindi moltiplicare il numero di decessi e contagi, in una regione di 52 milioni di abitanti dove appena una persona su dieci è stata testata.
Una prima ondata tra maggio e luglio ha portato al collasso dei sistemi sanitari di El Salvador, Honduras e Guatemala (mentre Nicaragua, Costa Rica e Panama sono riusciti a reagire). Da allora, sono stati registrati livelli di contagio e tassi di occupazione ospedaliera più bassi, anche dopo le feste di fine anno. L'ampio rispetto delle misure sanitarie e il clima caldo, che rende più facile stare all'aperto, sono considerati fattori favorevoli per limitare i contagi.
La situazione in Nicaragua e in El Salvador sembra al momento relativamente stabile e controllata rispetto agli altri paesi, anche se in tutta la regione le speranze sono riposte nei vaccini. Mentre Costa Rica e Panama hanno negoziato direttamente l’acquisto e hanno somministrato 200’000 vaccini a partire dal 10 marzo, El Salvador, Guatemala e Honduras si lamentano dei ritardi del meccanismo mondiale Covax, senza però fare sforzi propri significativi per accedere ai vaccini (tranne il premio di Israele di alcune migliaia di dosi ad Honduras e Guatemala per aver spostato la loro ambasciata a Gerusalemme).
Il Nicaragua dal canto suo ha sviluppato un piano per immunizzare 3,7 milioni di persone (55% della popolazione) nei prossimi mesi investendo 115 milioni di dollari in vaccini provenienti da India e Russia. Attualmente sta somministrando la prima dose di Moderna e AstraZeneca alle persone vulnerabili e al personale sanitario. L'unico vaccino locale, di origine cubana (Soberana), che è nella sua fase finale di approvazione, potrebbe essere di potenziale interesse per il Nicaragua e altri paesi dell’America Latina.
I ritardi nella produzione di vaccini e il nazionalismo dei paesi ricchi rendono il diritto alla vaccinazione un obiettivo difficile da realizzare nel 2021 per una grande parte della popolazione mondiale. In particolare, per i più poveri dei diversi paesi della regione centroamericana la minaccia di nuove ondate e focolai con nuovi ceppi del virus rimane grave.
Gli interventi e i progetti di AMCA durante l'anno difficile della pandemia hanno voluto contribuire sia all'emergenza, sia alla garanzia di continuità delle cure e dei servizi di salute nei paesi del Centro America
Aiutaci anche tu, cliccando qui fai una donazione libera a AMCA, sottoscrivi la tassa sociale o un padrinato.
Grazie, ogni contributo, anche il più piccolo, è importante!

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