Questa è una newsletter personale che parla delle città, di Milano e della felicità – che è un bisogno primario. Parla di tutto ciò in modo magari laterale e indiretto, a volte andare lontano serve per vedere meglio quello che c'è qui vicino.
Ciao <<Nome>>,
buon 25 aprile, anche se è quasi finito. L'altro giorno sono stato alla splendida Cascina Martesana per un sopralluogo legato al progetto di AbbracciaMI. Mi era già capitato di andarci ma non avevo mai notato il piccolo tesoro che nasconde. Proprio dalla cascina parte, infatti, il Cavo Taverna, un canale artificiale che va dal Naviglio Martesana fino a Chiaravalle, dove infatti lo conoscevo abbastanza bene grazie soprattutto al lavaggio del cervello che mi aveva fatto in passato Andrea Perini, il sindaco-de-facto del borgo. Perché parlo di un tesoro? Perché l'idea che la città sia ancora attraversata da questi canali e che in generale sotto la città che viviamo ce ne sia un'altra – o altre, chissà - altrettanto viva mi emoziona. Cioè, se facciamo una barchetta di carta e la posiamo nel Cavo Taverna alla Cascina Martesana, la barchetta prima o poi arriverà a Chiaravalle. Sarà anche questa città sotterranea che emana la sua energia quando camminiamo o pedaliamo al nostro livello, sarà anche questa città che rende le strade sempre il posto più bello dove stare. Chissà.
Studiando la storia del Cavo Taverna ho anche scoperto che al posto della cascina una volta c'era proprio una piscina dove gli abitanti (maschi) del luogo facevano il bagno. Una pozza alimentata dal Naviglio.
Torna così l'idea di una città non solo accessibile, camminabile, skateable e pedalabile ma anche balneabile. Il mio amico Paolo ha voluto condividere quello che secondo lui (che se ne intende) è il luogo migliore dove fare il bagno in zona: le chiuse lungo il Naviglio di Bereguardo, a poche pedalate da Milano. Nel raccontarmi le meraviglie del luogo, corredando il racconto di foto altrettanto meravigliose, ha voluto precisare che "ci sono i gamberi che ti nuotano tra le gambe", naturalmente per aggiungere dal suo punto di vista il sublime alla meraviglia. Io non ho avuto il coraggio di dirgli che sono così fifone e mi sento così poco a mio agio in mare che se solo sento qualcosa non dico che mi tocca, ma che mi sfiora, sono capace di nuotare a stile con prestazioni olimpiche e di piazzare uno scatto all'uscita dall'acqua che in due minuti sono a chilometri di distanza. Qualche anno fa, nuotando in un luogo pazzesco all'Isla del Espiritu Santo mi sono trovato faccia a faccia con i baffi di una foca: in 5 millisecondi, e con uno scatto che ancora mi chiedo come ho fatto, ero sulla barca.
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Ci sono tanti percorsi e gare e occasioni in bicicletta pieni di poesia e suggestioni. Uno, però, mi fa battere forte il cuore in questi giorni e mi fa venire la voglia di partire: da costa a costa / da est a ovest / dall'alba al tramonto / nel giorno più lungo dell'anno. Si chiama Chase the sun: da Cesenatico a Tirrenia il 21 giugno. Andiamo?
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Io ho da sempre una grande passione per i bike messenger, non solo perché sono tutti giovani e belli e amano le bici e fanno un lavoro meraviglioso e sono ruvidi quanto basta (abbasso i salamelecchi!) eccetera, ma soprattutto perché sono straordinari narratori della città e attori protagonisti del cambiamento. Nei loro profili Instagram passa Milano vista da tanti angoli, mai banali o scontati, e nelle loro pedalate c'è il futuro della logistica che ci aiuterà a essere una comunità migliore.
Tutto questo a maggior ragione – e anche di più durante la pandemia. CORONA MESS è una photozine che celebra lo straordinario lavoro fatto dai corrieri in bici durante il lockdown, quando si muovevano in un nuovo ambiente di lavoro: vuoto, silenzioso, calmo, tutto il contrario di quello che è sempre stato (ed è tornato ad essere).
Questa settimana ho firmato un (altro) patto di collaborazione che servirà a trasformare una strada qualsiasi in una poesia: il Miglio delle farfalle.
Da tanto tempo sto raccogliendo materiale sulle voci della città. Ci avete mai pensato? La città ci parla soprattutto attraverso segnali, scritte, cartelli, indicazioni stradali. Ho scoperto di non essere l'unico matto: The Signs that Make a City / The signs on the street are a measure of how much authorities care about their citizens – and from stylish fonts to neon lights, Britain has a lot to learn from European cities which have used signage to enliven the urban landscape.
Si sceglie di andare in bicicletta verso l'alto per cercare qualcosa che evidentemente più in basso non si trova: Tornanti e altri incantesimi.
Il carpe diem è diventato You Only Live Once: Welcome to the YOLO Economy / Burned out and flush with savings, some workers are quitting stable jobs in search of postpandemic adventure.
Tanti auguri alla Rivista Il Mulino, che compie 70 anni: A pochi anni dalla fine della guerra, un gruppo di giovanissimi decide di fondare una rivista. Nasce così «il Mulino», il cui primo numero, non a caso, viene fatto uscire il 25 aprile.
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Errata corrige: nel numero scorso ho sbagliato il link delle borse Freitag per le pieghevoli Brompton e anche quello per candidarsi nella squadra di Beppe Sala (andare sul sito e cliccare "Vuoi candidarti?").
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Che cosa ho comprato (idea rubata a Mafe che l'ha rubata a Domitilla che l'ha rubata al Post) questa settimana: un abbonamento Alvento.
Buona settimana, e se ti vengono in mente persone potenzialmente interessate a questa newsletter, ai temi di Milano e alla città che sarà puoi usare questo link.