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Un progetto di Francesco Oggiano | Archivio | Browser

Ma buongiorno! Io a volte ci penso e devo dire che la cosa mi spaventa parecchio: quanto sarebbe brutto diventare un meme? Ritrovarsi da un giorno all'altro visualizzati, modificati e derisi dall'intero mondo, senza che si possa fare niente?

Le persone diventate meme hanno trovato rivincita

 
Dopo 10 anni, «il ragazzo sballato» ha rivelato la sua identità, e ora vuole vendere il suo Meme come un Nft.
Adesso, per fortuna, alcune di loro stanno trovando una consolazione trasformando il loro meme in un Nft da vendersi online. 

Il ragazzo nella foto, per esempio, ha finalmente rivelato la sua identità: si chiama Connor Sinclair, ha 29 anni, e dal 2011, complice un canale Reddit dedicato alla marijuana, è diventato per tutti «Really High Guy»

«Avevo appena 19 anni quando il meme è diventato virale, e non volevo espormi», ha raccontato ora. La foto gli venne scattata durante un viaggio a Ibiza con dei colleghi di liceo, l'anno prima di iniziare l'università. 

Era sballato? Questa la sua risposta...
La seconda, invece, è la ragazza passata alla storia come «Disaster girl». Si chiama Zoe Torh, oggi ha 21 anni e frequenta il college in North Carolina. Un sabato mattina del 2005, quando aveva 4 anni, è andata con la sua famiglia a guardare le operazioni di spegnimento di un incendio in una casa vicina. 
La foto «Disaster girl», scattata nel 2005
I pompieri avevano ormai domato l'incendio e avevano addirittura permesso a dei bambini di avvicinarsi e giocare a turno con il bocchettone dell'acqua. A un certo punto, il padre di Zoe, che aveva la passione della fotografia, le dice di girarsi verso la fotocamera e sorridere. Il resto è storia. 
Oggi Zoe ha deciso di vendere quell'immagine come Nft:
yep, ha guadagnato 500 mila dollari. 

Il giornale sportivo più bello del mondo

 
La redazione del The Athletic, che vuole essere comprata dal New York Times

Si chiama The Athletic. È un sito sportivo basato esclusivamente sugli abbonamenti (c'è la promozione, 1 dollaro al mese) e sta facendo il mazzo a tutti, sia per qualità del giornalismo sia per modello di business sia per soldi raccolti. 

Nasce nel 2015, per intuizione di due lavoratori (non giornalisti) di Strava (app di fitness): uno è head of product, l'altro un responsabile finanziario. Entrambi appassionati di sport, si rendono conto che manca un grande giornale sportivo di qualità. 

Così, mentre tutti gli altri media puntano su titoli clickbaith e banner pubblicitari, decidono di fare un prodotto completamente opposto, dagli ingredienti semplici. 
  • storie e reportage di altissima qualità
  • firme sportive con un seguito personale di fan preesistente
  • modello basato sugli abbonamenti
  • niente pubblicità

Nei primi tre anni girano tutte le città degli Stati Uniti e del Canada. In ognuna, cercano di strappare alla concorrenza il miglior giornalista sportivo locale, offrendogli cifre da capogiro.
Il processo di corteggiamento dei giornalisti, con offerte a sei zeri e inviti in hotel a 6 stelle, è diventato oggetto di culto tra i reporter del settore. Chiunque, vuole essere approcciato da The Athletic. 
Il lancio è del 2016. E la promessa è mantenuta. Tra i servizi fatti, per rendere l'idea, il viaggio in Argentina di un reporter per intervistare la famiglia del calciatore scomparso Emiliano Sala; il reportage dal Senegal per guardare una partita del Liverpool con la famiglia originaria del calciatore Sadio Mané, e così via. 

Lunghezza media dei pezzi: 9 mila parole.

Un'altra dimostrazione che la qualità, checché ne pensino i dirigenti editoriali aridi di idee e investimenti in talento, paga (la sola storia di Sala ha portato mille nuovi iscritti). 
Nel giro di 5 anni, il giornale è arrivato ad avere 1,2 milioni di iscritti (a circa 9 dollari al mese), 80 milioni di fatturato, 600 dipendenti, e un nuovo round di investimento da 90 milioni di dollari. 

L'obiettivo a lungo termine è essere «il Netflix dello sport»; quello a breve termine spopolare nel Regno Unito; quello a medio termine essere comprati dal New York Times

The Athletic fa gola al gruppo Vox, che starebbe valutando l'acquisto. Ma secondo Axios, il Times è pronto a fare un'offerta e ha già sguinzagliato i suoi mediatori per contattare ex dipendenti di The Athletic's, per fare una due diligence discreta, sui conti e sulla cultura dell'azienda.

La valutazione? 500 milioni di dollari. 
Ma guidiamo lo SpaceX
Simulatore fantastico per guidare lo SpaceX usato dagli astronauti Nasa (e rilassarsi).
 
La prima volta che i grandi sono comparsi sul Nyt 
 
Jack Kerouac, Agatha Cristie e gli altri: il Nyt è andato a recuperare il primo articolo in cui sono comparsi (da sconosciuti).
 
Tutti i tipi di musica nel mondo
 

Ogni parola che vedete è un genere musicale. E potete ascoltarlo in questa pagina.

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