Newsletter personale che parla di città, di Milano e di felicità. Lo fa in modo laterale e indiretto: a volte andare lontano serve per vedere meglio quello che c'è qui vicino.
Ciao <<Nome>>,
il 30 maggio è una data che ne contiene molte. Esattamente 10 anni fa ero in piazza del Duomo insieme a migliaia di altre persone per festeggiare la vittoria di Giuliano Pisapia e la liberazione di Milano. Un 30 maggio che arrivava alla fine di una campagna elettorale che era stata una festa della città, una primavera piena di momenti e di idee e di progetti. Sono passati 10 anni, la città è cambiata non una ma mille volte e molte delle persone che erano insieme quel pomeriggio adesso si guardano in cagnesco da questa o quella tribuna dei social. Peccato perché secondo me in quella piazza così eterogenea c'era tanto valore per il futuro della città. Ma il peccato più grande oggi sarebbe continuare a guardare indietro con rimpianto. Forse non ci sarà mai più un momento del genere, non vedo dietro l'angolo un'altra "Volata per Pisapia", ma ci possono essere e ci saranno altri momenti. Dipende da noi.
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A proposito di 2011 e di 2021, il 15 giugno uscirà I gelsi torneranno a fare l’uva, un libro di Anita Pirovano e Simone Zambelli che racconta Le trasformazioni di Milano dal 2011 a oggi e il cambiamento necessario dopo la pandemia. A parte che sono amici e che sono tra le ragioni per le quali la Politica a Milano è una cosa della quale andare fieri, è interessante il glossario del cambiamento che Anita e Simone ci presentano: benessere, conflitti, generazioni, lavori, libertà, mutualismo, prossimità, protagonismo, riconversione ecologica, spazio pubblico. Dieci parole per interpretare i dieci anni appena trascorsi cominciando a costruire il cambiamento necessario dopo la pandemia. Nel libro ci sono poi le interviste ad Alberto Fontana, Andrea Capaldi, alle Brigate volontarie di solidarietà, a Elisa e Rosanna, Elisabetta Camussi, Fedya e Valentina, Gabriele Pasqui, Padre Giuseppe Bettoni, Licia Pinelli e Manuela Tamagnini.
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Il 30 maggio è anche una data che ci porta in giugno e giugno è il mese del Pride. Il mese nel quale si festeggia la liberazione delle persone omosessuali e transessuali, si discute dei loro diritti, si trova lo slancio per portare avanti nuove battaglie. Potrebbe essere il momento giusto anche per leggere un libro che racconta la storia di quei giorni del 1969: Stonewall: The Riots That Sparked the Gay Revolution. A proposito di Pride e di giugno e di nuove battaglie: c'è da sostenere il disegno di legge Zan. Io per farlo ho pensato di aderire a Rainbow Ride: pedala, corri, nuota, muoviti e metti tutti i tuoi km al servizio dei diritti. È tutto molto semplice: ci si iscrive a un club su Strava e si mettono tutte le proprie attività sportive al servizio di una buona causa. Ieri abbiamo fatto una pedalata di lancio del progetto (poi un giorno capirò perché mi fotografano sempre i calzini!).
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Ho letto una lettera aperta per una mobilitazione pubblica per favorire, tra le altre cose, assetti urbani e territoriali policentrici, reticolari, interdipendenti, oltre le opposizioni tra centro e periferie, città storica e città nuova, tessuto urbano e ambiente naturale, zone residenziali e industriali, distretti produttivi e ludici.
La città da 15 minuti e la nuova idea di prossimità. La vita nelle città può cambiare, influenzando in modo positivo le relazione e i rapporti tra le persone. Come spiega Ezio Manzini nel suo libro pubblicato da Egea, riorientare i servizi, in modo da rendere tutto accessibile e vicino, permetterebbe di liberare tempo e spazio per i cittadini.
Qualcosa di geniale e meraviglioso e quanta poesia: metti un mosaico nelle nostre buche stradali [via Polpette].
La formula dell’indignazione online. Gli spazi del web e dei social sono spesso attraversati da ondate polemiche, rabbie improvvise e virali. A guardare più da vicino, ci sono elementi ricorrenti, tutt’altro che casuali. E ci caschiamo tutti.
Sono stato a (non) bere qualcosa in un posto sorprendente: si chiama Clèr, è in una zona inconsueta, ci sono viste non banali e un clima di svacco che bon mi ha fatto pensare a Berlino.
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Che cosa ho comprato (idea rubata a Mafe che l'ha rubata a Domitilla che l'ha rubata al Post) questa settimana: niente.
Buona settimana, e se ti vengono in mente persone potenzialmente interessate a questa newsletter, ai temi di Milano e alla città che sarà puoi usare questo link.