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(Nuovi) Incontri distanziati di un altro tipo

La prossima settimana, venerdì 28/05/2021 alle ore 21, si terrà l’ultimo appuntamento di questo secondo ciclo degli “Incontri Distanziati di un Altro Tipo”. Dopo aver parlato di dinosauri, tumori, viaggi spaziali ed energia nucleare, questa volta ci dedicheremo finalmente ad un argomento di stretta attualità: le pandemie.

I nostri due relatori, Gabriele Mainini e Michele Varini, però non si limiteranno a parlare di Sars-CoV-2 e di questo ultimo assurdo anno, ma ripercorreranno la storia delle grandi epidemie del passato e del loro impatto sulla scienza, l’arte, la letteratura e il mito.

L’incontro, come i precedenti, sarà online, a causa delle limitazioni che ancora rendono molto difficile l’organizzazione di eventi in presenza. Sarà possibile seguire la chiacchierata live dal canale YouTube del Circolo: tenete d’occhio la newsletter e i canali social del Gagarin per il link della serata.

Gli incontri di Starcrash ovviamente non finiscono qui: per ora non vi è ancora nulla di fissato ma abbiamo in progetto di riprendere con nuovi cicli di serate tematiche dopo l’estate, possibilmente in presenza nella sede del Circolo.

Vi terremo aggiornati con la nostra newsletter settimanale.

"E quindi uscimmo a riveder le stelle". Le pandemie nella storia tra scienza, mito, arte e letteratura 

Virus e batteri hanno scandito nei millenni la storia dell’umanità, flagellando popoli e nazioni e costringendo le civiltà a ricostruire ciò che era andato perduto.

In questa affascinante storia della medicina e del pensiero si partirà dalle piramidi e dai faraoni, passando da Atene e Roma, per spostarsi nell’Europa medievale e nella Londra del ‘700, per infine arrivare fino a oggi: così da guardare con occhio nuovo alla pandemia che ci circonda.

Progetto realizzato in collaborazione con il professor Michele Augusto Riva (Bicocca).

RELATORI:

Gabriele Mainini, Medico-Chirurgo.
Michele Varini, Storico e Sociologo.

"Production of horn manure (BD preparation 500) at Granton Vineyard" by stefano lubiana wines is licensed under CC BY 2.0

Il Senato, l'agricoltura Biomagica e i Raggi cosmici bovini 

Giovedì 20 maggio il Senato ha approvato il DDL 988 per la tutela, lo sviluppo e la competitività dell’agricoltura biologica. Il voto quasi unanime ha visto una senatrice astenersi e una senatrice contraria. Eppure alcune voci di dissenso si sono sollevate contro la proposta, in particolare contro l’equiparazione delle pratiche magiche biodinamiche con quelle dell’agricoltura biologica incentivata dallo stato e dalla comunità europea. Il testo è stato modificato rispetto alla versione precedentemente approvata alla Camera e quindi dovrà essere esaminato almeno un’altra volta.
Qui di seguito vogliamo riportare integralmente l’intervento con cui l’onorevole Elena Cattaneo ha dichiarato e motivato la propria contrarietà in aula. È possibile riascoltare il dibattito qui.

CATTANEO (Aut (SVP-PATT, UV)). Signor Presidente, gentili colleghi, membri del Governo, come primo commento generale mi viene da dire che forse ci si poteva o doveva aspettare una legge sull'agricoltura tutta, che coinvolge 500.000 aziende, e non su un'agricoltura di nicchia, i cui numeri andrebbero veramente spiegati in modo proprio, perché sostenere che il 16 per cento del terreno italiano è dedicato all'agricoltura biologica non spiega quanta di quella percentuale è dedicata a prati e pascoli, che ricevono sussidi, ma non producono alcunché. Quindi bisogna veramente spiegare. Torniamo alla legge. Noto con piacere - lo voglio riconoscere al relatore e alla Commissione - alcune migliorie al testo, che hanno almeno in parte recepito indicazioni e rilievi provenienti dal mondo produttivo e dagli studiosi in ambito agricolo. Sottolineo due migliorie: l'introduzione del nodo dei controlli all'articolo 19 e l'eliminazione del riferimento all'interesse nazionale dall'articolo 1. Rispetto a questo aspetto, ho espresso in più occasioni come non vi sia alcun interesse nazionale in un protocollo produttivo di nicchia i cui prodotti non offrono alcuna garanzia di maggiore salubrità e alcun maggiore apporto nutrizionale significativo, come è scientificamente accertato e come è anche indicato nelle linee guida alla ristorazione del nostro Ministero della salute. In sintesi, si tratta di prodotti che si trovano nei supermercati a prezzi doppi o tripli rispetto a quelli privi di certificazione biologica, ma che non hanno nulla di più se non il prezzo. Ecco perché mi spaventa, seguendo le parole del relatore, che si voglia incentivare il consumo del biologico. Perché? Se anche viene ristabilito un principio di realtà, rimuovendo il riferimento all'interesse nazionale, ho comunque molti motivi di dissenso su questo disegno di legge. Oggi ne tratto uno, che reputo essere un'abnormità normativa e che in primo luogo, se non affrontato da noi oggi con una meditata riduzione del danno, esporrà quest'Assemblea al ridicolo scientifico. Ho presentato tre emendamenti volti a eliminare almeno il richiamo esplicito e il riconoscimento in via preferenziale a pratiche non solo antiscientifiche, ma schiettamente esoteriche e stregonesche. Mi riferisco all'equiparazione, ai fini del presente provvedimento, tra l'agricoltura biologica e quella biodinamica, una pratica agricola i cui disciplinari internazionali comprendono l'uso di preparati a base - cito testualmente - di letame infilato nel cavo di un corno di una vacca che abbia partorito almeno una volta. (Applausi).

Il corno, una volta riempito, viene sotterrato per fermentare durante l'inverno e recuperato nei giorni prossimi alla Pasqua per essere sottoposto alla - cito - fondamentale operazione di miscelazione e dinamizzazione con acqua tiepida di sorgente, pozzo o piovana, che ha una durata di circa un'ora e può essere effettuata manualmente, ma anche tramite macchine speciali. Vi ricordo che i bovini non perdono le corna come i cervi; le corna vanno segate dai crani, ma il disegno di legge n. 988 (né - mi sembra - alcun disciplinare) non ci spiega purtroppo se si deve prima macellare l'animale e tagliare le corna, oppure se queste vanno potate dall'animale ancora vivo. (Applausi).

Sarebbe meglio disciplinare questa pratica per evitare abusi. Questo che vi ho appena segnalato si chiama preparato 500 dell'agricoltura biodinamica (detto anche cornoletame). Ascoltate come funziona. Secondo il disciplinare, le corna di vacca catturano, quando la vacca è in vita, i raggi cosmici affinché, quando sarà morta o a corna espiantate, il letame in quei corni, seppelliti e diseppelliti in funzione di combinazioni astrali, riceverà le forze eteriche astrali catturate dalla punta del corno, aumentando così il potere di quel letame quando è disseminato sul campo. (Applausi).

Mi sono sempre chiesta quale sarà la dose di raggi cosmici che le corna devono catturare (le vacche devono essere primipare) affinché tutto ciò risulti efficace. Nei preparati dell'agricoltura biodinamica c'è anche il preparato 502, ossia una vescica di cervo maschio riempita di fiori di achillea, lasciata essiccare al sole per tutta l'estate, sotterrata a 30 centimetri di profondità (non un centimetro in più) in autunno e dissotterrata sempre nel periodo di Pasqua. Nello stesso disciplinare del marchio registrato Demeter, una multinazionale con sede all'estero alla quale si pagano royalty, si specifica che ogni preparato biodinamico sviluppa una forza potente e sottile, il cui effetto può essere comparato con quello dei rimedi omeopatici, ossia è assolutamente nullo e indimostrabile dal punto di vista scientifico. (Applausi).

Anche qui mi pongo delle domande. Per le vesciche, di quanti cervi maschi ci sarà bisogno? Una vescica per ogni azienda biodinamica? Esiste una deroga alla pratica venatoria che consenta l'abbattimento di tanti splendidi animali dai nostri parchi nazionali, oppure si pensa di importare dall'estero vesciche urinarie estirpate in altre Nazioni o continenti? Colleghi, rimuovere la parola biodinamica dal disegno di legge, come chiedono i miei emendamenti, non impedisce ai produttori di perseguire queste pratiche e ottenere la certificazione di prodotto biologico (per averla basta rispettare i protocolli), ma esplicitare il riferimento al biodinamico in questo testo di legge avrà l'effetto di dare dignità al cornoletame. Aggiungo anche che si tratta non di equiparazioni tra biologico e biodinamico solo per la parte nella quale il biodinamico mima le pratiche biologiche, ma di una totale equivalenza, al punto che il disegno di legge in discussione prevede che una quota di fondi pubblici venga dedicata specificamente alla ricerca scientifica, alla formazione nel settore biologico e, quindi, all'equiparato biodinamico. Se quest'equiparazione restasse esplicita (non ci può essere alcun fraintendimento sul suo significato), enti e portatori di interesse potrebbero organizzare corsi e progetti incentrati sull'esoterismo biodinamico con i soldi dei cittadini italiani. Grazie ai fondi previsti dalla legge si potrebbero creare attività e istituire insegnamenti, con tanto di crediti formativi, sulla profondità migliore a cui sotterrare le vesciche di cervo, sulla direzione giusta con cui mescolare il letame o su come meglio orientare la vacca al pascolo perché catturi raggi cosmici. (Applausi).

Credo che l'errore nel sostenere tutto ciò derivi da una cattiva lettura di un regolamento UE del 2018, relativo alla produzione biologica, dove compare la parola «biodinamica», ma non per un'equiparazione. È una mera citazione. Due citazioni danno la definizione di preparati biodinamici come miscele tradizionalmente utilizzate nell'agricoltura biodinamica. La terza citazione si limita a dire che è consentito l'uso dei preparati biodinamici. Questa citazione è sufficiente a sdoganare l'esoteria biodinamica nelle leggi italiane. Naturalmente il fine ultimo è creare mercato per prodotti che non hanno alcuna caratteristica superiore scientificamente accertata rispetto a quelli da agricoltura integrata, se non i costi. Continuerò, pertanto, a fare la mia doverosa parte per segnalare in ogni occasione che i prodotti biodinamici, come i prodotti da agricoltura biologica che si trovano nella grande distribuzione, non hanno migliori caratteristiche nutrizionali, né hanno miglior cura dell'ambiente, prevedendo entrambi i disciplinari, biologico e biodinamico, ampie deroghe che consentono loro di utilizzare pesticidi di sintesi, che salvano le nostre colture dagli attacchi dei parassiti, consentendo a tutti di avere buoni e salutari prodotti. Presidente, rimarco che abbiamo bisogno di prodotti sani per tutti e di fatto li abbiamo. Lo certifica la European food safety authority (ESFA). I nostri prodotti integrati bioconvenzionali sono tra i più sicuri al mondo ed è questo il messaggio di interesse nazionale che vorrei tutelato da una politica basata sulle evidenze. Concludo senza nascondervi che da cittadina, prima ancora che da studiosa di scienze della vita, con esperienza ormai trentennale, provo sconcerto, sconforto e, quindi, dissento di fronte alla legittimazione per via parlamentare nell'ordinamento di uno dei Paesi più avanzati al mondo di pratiche antiscientifiche, esoteriche e stregonesche, specialmente se penso che, a sancire la superiorità del cornoletame sulle evidenze scientifiche, è la Camera alta del Paese che guida il G20, proprio nell'anno in cui per combattere la pandemia da Covid-19 il ruolo indispensabile della scienza è stato universalmente riconosciuto, celebrato e, anche in quest'Aula, osannato. (Applausi).

Le segnalazioni della settimana

1 – Pseudoscienza, pensiero magico e attrazione per il paranormale si mescolano in molte teorie sugli UFO che sono riuscite a mantenere in molti politici e militari statunitensi, per vie più o meno traverse, un certo livello di attenzione sull’argomento negli ultimi quarant'anni. Questo interessante articolo, partendo dalla recente ondata di interviste, racconti e articoli a tema UFO su alcuni importanti media mainstream americani, riflette sui pericoli insiti in queste modalità di pensiero che alimentano la sfiducia verso la scienza e il discorso razionale basato sui fatti.

2 – Il podcast di questa settimana è un interessante episodio de Il pub del lunedì sera sul sonno. Come gli homo sapiens, tutti gli animali che abbiamo studiato fino ad ora hanno bisogno di dormire: alcuni molto più di noi, altri molto meno; alcuni lo fanno tutti i giorni, altri possono rimanere svegli intere settimane ma solo nella stagione giusta. Il problema è che non abbiamo ancora capito perché dormiamo, quali siano la funzione fisiologica e il vantaggio evolutivo del sonno.
L’episodio è stato pubblicato su youtube ma può anche essere ascoltato qui.

3 – La ricerca spaziale è da sempre interessata al rinvenimento di tracce di forme di vita sugli altri pianeti. Tuttavia, visto che la vita sulla Terra è l’unica che conosciamo, un limite intrinseco di queste ricerche è quello di cercare tracce che siano simili a quelle che possiamo vedere qui sul nostro pianeta, anche se nulla ci assicura che la vita su altri pianeti si presenti in forme simili. Un gruppo di ricercatori ha provato ad ovviare a questo problema cercando di trovare alcune leggi generali correlate alla vita in tutte le sue forme: sembrano esserci riusciti, ma saranno abbastanza generali da essere applicate in giro per lo spazio?

4 – Una sfida a Pong tra un essere umano e una scimmia utilizzando un impianto cerebrale che permetta di controllare con la mente i comandi del gioco: fantascienza? No, solo l’ultima frontiera della ricerca sugli impianti cerebrali.

5 – I maiali possono assorbire l’ossigeno attraverso il retto. Sembra l’inizio di una barzelletta volgare ma in realtà potrebbe essere la soluzione ai problemi legati all’intubamento di pazienti con gravi difficoltà respiratorie, come si è assistito durante questo anno di pandemia.


Sounds from future

ON AIR NOW   🔊 A rainbow in the curved air di Terry Riley
Redazione: Guglielmo Albanese, Emanuele J. Fontana, Simone Grillo, Andrea Lazzaro, Marco Lazzati, Maya Sebastiani. 
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