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Newsletter mensile, anno 17 n.4
Ottobre: mese sulle riflessioni e iniziative sul tema dello “Sviluppo economico comunitario”
LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CLUB

Carissimi,

Il Rotary dedica il mese di ottobre alle riflessioni ed alle iniziative sul tema dello “Sviluppo economico comunitario”.

Questo tema si intreccia con il tema della salvaguardia dell’ambiente e ci conduce a capire perché sia importante coniugare sviluppo economico e sostenibilità.

Dobbiamo fare i conti con un ambiente che non sopporta più l’impatto dell’uomo e delle sue attività e si rivolta contro gli uomini. Il nostro sistema di sviluppo si è basato per secoli sullo sfruttamento delle risorse naturali immaginando che fossero disponibili all’infinito e sottostimando l’impatto delle trasformazioni causate dalle attività produttive e dalla ricerca del benessere a tutti i costi. Ma abbiamo ancora centinaia di milioni di persone sparse in tutti i continenti che soffrono la fame, in condizioni assolutamente non dignitose e che aspirano a migliorare il tenore di vita.

Ancora oggi è necessario sottrarre il maggior numero di queste alla povertà, alla vita di strada, alla criminalità, all’emigrazione. Dobbiamo, come rotariani, farci carico di questa contraddizione. Lo sviluppo delle comunità non può prescindere dalla salvaguardia del nostro pianeta e del suo ambiente.

“Imagine Rotary” non è uno slogan per sognatori ma uno stimolo a progetti concreti sostenuti dalle idee ,dalle capacità professionali, dalla rete di relazioni, e dalla volontà e perseveranza di tutti noi. Occorre progettare il futuro delle comunità in un percorso di sviluppo economico compatibile con l’ambiente promuovendo iniziative che possano autoalimentarsi nel tempo anche a vantaggio delle “Nuove Generazioni“ Il Progetto lanciato dal nostro Club in collaborazione con il Club di Dakar si muove in questa direzione

Buon Rotary a tutti,
Raffaele
ROTARY CLUB BOLOGNA GALVANI
Notizie e Riunioni del Club

Attestato di Merito riconosciuto al nostro Club dal Rotary International per l'Anno Sociale 2021/2022.

Al nostro Past President Maria Claudia e a tutti coloro hanno contribuito all'ottenimento di questo importante riconoscimento, vanno i nostri più sentiti complimenti.

Lunedì 10 ottobre – 20:15
Hotel Savoia Regency Bologna
Conviviale aperta a famigliari ed ospiti.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LE QUESTIONI ETICO-GIURIDICHE

Relatore:
Prof.ssa Paola Manes
Docente Università di Bologna e Bologna Business School
Lunedì 17 ottobre – 20:15
Hotel Savoia Regency Bologna
Conviviale aperta a famigliari ed ospiti.

LA MASSONERIA NEL TERZO MILLENNIO

Relatore:
Dr. Stefano Bisi
Gran Maestro G.O.I.
Lunedì 24 ottobre – 20:15
Hotel Savoia Regency Bologna
Conviviale aperta a famigliari ed ospiti.

LA SANITÀ INTEGRATIVA ED IL MODELLO UNISALUTE

Relatore:
Dott.ssa. Giovanna Gigliotti
Amministratore Delegato UNISALUTE e Chief Life & Health Officier UNIPOLSAI ASSICURAZIONI S.p.A.
Canale YouTube Club

Visitate la nostra pagina Youtube dove possiamo rivedere i video del Club e le serate su Zoom registrate

Dal nostro Rotaract

I mesi di settembre e ottobre sono incentrati sul caposaldo della “collaborazione”. Collaborazione coi soci e gli aspiranti di club. Collaborazione coi Rotariani, per l’evento Distrettuale Rotary del 9 settembre “Il Rotary nutre l’educazione”. Collaborazione con l’Interact appena inaugurato.  Collaborazione con la Zona e il Distretto attraverso il Service di Zona “No tag” e la II e la III Distrettuale. Infine, avremo il piacere di ospitare proprio a Bologna i Rotaractiani di tutto il mondo al Congresso Internazionale del 28-29-30 ottobre.

Carlotta Rubbi

Auguri a...
Tanti auguri di buon compleanno a:

Alfredo POSTERARO, 3 ottobre
Claudio ZUCCHI, 8 ottobre
Francesca SANTORO, 8 ottobre
Paolo VOLTA, 27 ottobre

DAL DISTRETTO 2072 E DAL ROTARY INTERNATIONAL
Lettera Governatore del Distretto 2072

Carissime amiche e amici,

attribuire i nomi alle cose – un atto apparentemente banale e che come esseri umani impariamo fin da bambini – significa definire il senso e l’interpretazione che diamo di ciò che ci circonda, delle nostre idee e dei nostri pensieri. Allo stesso tempo, però, concetti molto simili tra loro possono essere espressi con parole apparentemente diverse: è il caso del tema che il Rotary International ha scelto per il mese di Ottobre, che come molti di noi già sapranno fino al 2015 era il mese dedicato all’Azione professionale e poi è stato rinominato come mese dello Sviluppo economico comunitario.

Se non c’è dubbio che questa nuova denominazione sia più efficace dal punto di vista comunicativo poiché meno criptica, allo stesso tempo il dato di fondo non cambia: il valore che i rotariani offrono alla comunità in cui operano attraverso i propri progetti di servizio parte dalla capacità e dall’esperienza professionale di ognuno, per arrivare con un gioco di squadra a generare un effetto positivo che si manifesta attraverso forme di sviluppo, tanto economico quanto sociale e culturale. Una fin troppo lunga premessa per condurre a una doppia conclusione

Luciano Alfieri, Governatore del Distretto 2072
 
Messaggio mensile del Presidente Internazionale

“Nel mese di agosto, sono stata orgogliosa di visitare il Pakistan ed evidenziare l'obiettivo principale del Rotary, eradicare la polio. È stata anche un'enorme opportunità per mettere in risalto le donne operatrici sanitarie che stanno svolgendo un ruolo fondamentale nel proteggere i bambini da questa malattia prevenibile con il vaccino.

Questo mese, mentre celebriamo la Giornata mondiale della polio, stiamo puntando i riflettori sugli oltre 30 anni dei nostri sforzi nel condurre la prima campagna globale di eradicazione della polio e sul nostro successo nel formare partenariati in grado di completare questo enorme obiettivo. Sappiamo tutti che questa è una delle iniziative sanitarie globali più ambiziose della storia e che abbiamo ridotto i casi di polio di oltre il 99,9% in tutto il mondo.

Il Pakistan rimane uno degli unici due Paesi al mondo con poliovirus selvaggio in circolazione. (L'altro è il confinante Afghanistan). Ho potuto assistere e prendere parte a campagne di vaccinazione in Pakistan, e subito dopo la mia partenza, ha avuto luogo una monumentale campagna di immunizzazione a livello nazionale, incentrata su 43 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni. Ho visto l'incredibile opera dei soci del Rotary sul campo. Più del 60 percento dei vaccinatori in Pakistan è costituito da donne, e stanno facendo un notevole sforzo per creare fiducia e convincere le madri a vaccinare i loro figli.”

Jennifer Jones, Presidente 2022/2023
 
Costruire la pace in un territorio diviso

Durante un incontro con circa 50 adolescenti nella regione della Galilea occidentale di Israele, gli studenti sono stati raggruppati a coppie e gli è stato chiesto di identificare le loro somiglianze e differenze. Sebbene metà di loro fossero ebrei e metà arabi, nessuno di loro ha menzionato questa distinzione apparentemente ovvia. Quando è stato chiesto loro il perché, hanno risposto a un moderatore: "Siamo tutti esseri umani".
 

Nella foto: i soci del Rotary Club di Gerusalemme, tra cui (da sinistra) Carry Polak, Louis Polak, Dan Shanit, Ruth Harris e David Seligman, promuovono la pace attraverso i loro progetti, con particolare attenzione all'incontro tra giovani ebrei e arabi.
Il Rotary e Ukraine Friends collaborano per rispondere alle esigenze dell'Ucraina

Il Rotary International e l'associazione no profit statunitense Ukraine Friends hanno deciso di collaborare per fornire risorse, organizzare la logistica e distribuire fondi per progetti ad alto impatto che aiutino gli ucraini colpiti dalla guerra con la Russia.
Il Segretario generale e CEO del RI, John Hewko, e il CEO di Ukraine Friends, Brock D. Bierman, hanno firmato un memorandum d'intesa nel luglio 2022 che prevede che le organizzazioni collaborino per determinare la fattibilità di potenziali progetti, distribuire fondi e donazioni in natura e dare priorità agli sforzi congiunti.
 

Nella foto: John Hewko, Segretario generale e CEO del Rotary International (a sinistra) e Brock D. Bierman, CEO di Ukraine Friends, firmano a luglio un memorandum d'intesa che prevede la collaborazione tra le organizzazioni per affrontare i bisogni in Ucraina.
BOLOGNA, O CARA...
(Un omaggio alla nostra città a cura del Prof. Franchino Falsetti)
Cappella Farnese

“Situata al secondo piano del Palazzo d’Accursio, la Cappella Farnese (o del Legato) fu testimone nel 1530 di un evento solenne e di grande significato politico: l’incoronazione a re d’Italia di Carlo V, il 12 febbraio, cui fece seguito, il 24 in San Petronio, la sua incoronazione a imperatore da parte di Clemente VII.
Titoli entrambi formali per la verità, perché mentre il primo sanciva la predominanza spagnola nella politica italiana, la cui autonomia era ormai definitivamente tramontata, il secondo non era più che una conferma tardiva di un titolo di cui Carlo V già si fregiava dal 1519. La lunga presenza di milizie spagnole a Bologna fu causa di numerosi contrasti con la nobiltà e i cittadini locali. Carlo lasciò la città il 22 marzo 1530. Era arrivato il 24 ottobre dell’anno precedente per discutere accordi di pace col pontefice. Un suo capitano, Diego de Vaena, originario di Cordova, morì a Bologna il 2 marzo 1530, poco dopo l’incoronazione di Carlo.
Quale ne fu la causa non è dato sapere, ma quel che è certo è che non rivide mai il cielo di Spagna. Fu sepolto all’esterno della chiesa di San Girolamo alla Certosa. Una lapide (a sinistra entrando)stranamente redatta in italiano e non in latino com’era l’uso, lo ricorda. A Bologna l’imperatore ritornò l’anno dopo “accompagnato da un nobilissimo corteggio” (ALIDOSI), ma le sue soldatesche furono per prudenza alloggiate fuori città, per evitare il ripetersi delle risse che si erano prodotte in occasione della sua prima venuta”.

Gabriele Bonazzi, Bologna in duecento voci – Dizionario minimo di storia, cultura, umori di una città davvero europea, Sala Bolognese, Arnaldo Forni Editore, 2011.
Athos Vianelli, Le strade e i portici di Bologna, Roma, Newton & Compton editori, 2005.
Nella foto: Cappella Farnese
Spigolature…

Via Nosadella

“Il toponimo di questa via stretta e quasi completamente porticata, che dalla confluenza delle vie Barberia e Sant’Isaia con la Piazza Malpighi immette nella via Saragozza, deriva dal fatto che quivi era un noceto.
La strada fu sempre caratterizzata dall’insediamento di ordini e compagnie religiose, nonché da istituzioni benefiche o caritative. Ricordiamo che di fronte all’imbocco della via del Fossato era l’ospizio per alloggiare i preti pellegrini che venivano nutriti per una sola notte, come pure un ospedale annesso per accogliervi i sacerdoti infermi indigenti, con una cappella dedicata ai Santi Vitale e Pompeo. Dall’altra parte della via esiste ancora oggi la chiesa della Madonna dei Poveri, eretta dalla Compagnia di Santa Maria Regina dei Cieli nel 1603 dove anticamente era un ospedale di carità con annessa la chiesa di Santa Maria delle Laudi; oggi la chiesa della Madonna dei Poveri è amministrata dai sacerdoti del Sacro Cuore fondati da Giovanni Dehon e detti Dehoniani.
Nella via Nosadella erano anche la chiesa e il convento delle Suore Penitenti di Santa Maria Egiziaca, Un Ordine conventuale fondato dalla famosa cortigiana Pazienza Renati nel 1689 che qui si ritirò in penitenza assieme ad altre nove compagne, vivendo di lavoro e di elemosine. Nella stessa strada Elena, Doratea, Lavinia e Sulpizia – sorelle e figlie di Andrea Bonfigli – si riunirono, insieme ad altre congiunte, sotto la regola agostiniana fondando il convento e la chiesa di Santa Maria Maddalena.
Qui alcune suore Terziarie Francescane fondarono una chiesa e un monastero sotto il titolo di Santa Elisabetta d’Ungheria: il complesso è passato poi nel 1894 alle Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena, le quali servono gli ammalati a domicilio e negli ospedali, assistono i giovani poveri o abbandonati e ospitano studentesse e signore anziane.
Nell’ampia area dove fu il concento di Santa Maria Maddalena è ora l’Istituto Gualandi per Sordomuti, fondato nel 1855 dai fratelli sacerdoti Giuseppe e Cesare Gualandi. […]”.

Nella foto: Via Nosadella
Redatto dal Rotary Club Bologna Galvani, Comm. Amministrazione del Club a.r. 2021-2022
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