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La newsletter che dopo l'addio di Roger si è messa a seguire i Challenger e i Futures in cerca di talento


Una settimana dall’addio di Federer, il tennis che si gioca in tornei minori e chissà se i suoi fan sono pronti a continuare a guardarlo, ma tanto lui non giocava neanche prima. Però ora che è morta la speranza di rivederlo in campo è più difficile guardare le partite. Vero? Se non vi piace la versione sentimentalista allora pensate a quelli che hanno comprato i biglietti per Basilea, gente che era pronta a passare l’inverno al freddo pur di veder giocare Roger a casa sua e che ora, invece, ha un posto in tribuna per vedere Nishioka contro Griekspoor. Va meglio?

Roger Federer ha concesso un’intervista di commiato al New York Times, la prima domanda chiedeva come si sentisse:

🎙️ “Mi sento completo. Ho perso il mio ultimo match in singolare. Ho perso il mio ultimo doppio. Ho perso la mia voce per urlare a supporto del team in Laver Cap. E ho perso per l’ultima volta un match a squadre. Ho perso il mio lavoro, ma sono molto felice. Sto bene, veramente bene. Questa è la parte ironica: stanno tutti pensando all’happy ending, no? E per me è stato un happy ending, ma arrivato in una maniera che non avrei mai previsto”.

Forse anche perché al suo fianco ha avuto Rafael Nadal, che ha trovato tempo per una comparsata a Londra giusto perché era Roger. Poi c’è stata quella foto, iconica. Roger ha parlato anche di quella.

🎙️ “È stato un momento breve. Ad un certo punto stavo singhiozzando molto forte, mi stava passando per la mente quando fossi felice di vivere quell’esperienza in quel momento con tutti. E penso che è stato così bello sedersi lì mentre tutta l’attenzione era sulla cantante. Quindi mi sono quasi dimenticato che potevo essere io a essere fotografato. Non si poteva parlare per via della musica, e ad un certo punto ho toccato Rafa, penso che fosse una specie di grazie segreto. Non so cosa è stato, ma per me è stato questo. E sono uscite le foto, diverse, da vari angoli. Spero di recuperarle perché significano molto per me”.

Quando apre il cuore, Roger come tanti altri, allora queste parole diventano molto interessanti, qui è difficile non empatizzare.
Come avrete letto quindi la Laver Cup è stata vinta dal team World, dal nord America precisamente, perché Schwartzman è andato praticamente in gita con la classe a Londra. L’ultimo giorno tutto era ancora in ballo, con Berrettini in grande spolvero e Djokovic che invece dopo una prestazione sontuosa contro Tiafoe ha perso contro Auger Aliassime. Mah. Tsitsipas ha confermato poi la sua annata mediocre facendosi rimontare da un Frances Tiafoe che assurge sempre di più a protagonista del tennis attuale, che ha un disperato bisogno di un personaggio come lui.

Tiafoe che per il nostro noto polemista tennista Adriano Panatta è un troglodita, al pari di Sock. Almeno Sock veste male e gioca a tennis con i calzini corti, quindi per Sock ci sta. Come la pensi Adriano nazionale sul tennis lo sapete benissimo: tennisti che impugnino la racchetta con presa semi-western dovrebbero essere carcerati; quelli che invece adottino presa full western, tipo Sock, dovrebbero essere invece condannati a morte solo per provare a prenotare un campo da tennis anche sulla via Prenestina, non al quartiere Parioli tanto caro ad Adriano. Ovviamente il motivo del troglodita è che i due hanno mirato alle sagome, di Federer e Nadal, diverse volte alla ricerca del punto. Una roba assolutamente normale che difatti non è stata mai tirata in ballo dai due fuoriclasse, ma manco nella imminente Coppa dei castelli romani di doppio sarebbe stata oggetto di discussione. Invece Panatta l’ha fatta arrivare sui giornali italiani. Su tutti, si sono distinti i soliti fuoriclasse del Corriere, che ha fatto il classico box parcheggiato a destra scrivendo così: LA REPLICA: “ROGER CI CHIEDA SCUSA”.
È veramente inspiegabile il fatto che la gente non si abboni ai giornali online, è colpa di Telegram chiaramente.
Che, messa così, sembra che sia successo chissà cosa tanto da far dire a Tiafoe queste parole. Invece, pensate un po’, Frances aveva scherzato dicendo “Federer ci deve chiedere scusa per tutte le volte che ci ha battuto”, una frase di una carineria unica.

E niente, non sappiamo se è stato peggio il commento di Panatta o come il Corriere ha riportato la notizia. Siamo sempre dalle parti della scarsezza comunque, solo che per il giornalismo siamo spacciati, per l’ultimo slam winner italiano maschio abbiamo buone speranze di dimenticare presto Adriano, così potrà dedicarsi ai suoi hobby.  

L’altro momento nel quale i nostri vecchietti del tennis si sono fatti riconoscere al commento è quando Bublik ha giocato quel famoso colpo contro Sonego in Francia. Il punto lo avrete visto: una palla facile vicino la rete viene colpita dal kazako con il manico invece che con le corde, Sonego ci arriva, vince il quindici, poi la partita e infine il torneo. Qualcuno posta su Twitter il video e commette il fatale errore di apostrofare Bublik con “idolo”. Pronta la replica di Bertolucci, che sorveglia i tweet sul tennis come le guardie giurate fanno con le serrande di notte: “Gli idoli abitualmente sono dei vincenti e rispettano l’avversario e il pubblico”. Stiamo sempre là, se non vinci sei irrispettoso. Kyrgios l’hanno aggiustato, ora si stanno mettendo sotto con Bublik. Ma noi troveremo comunque altri idoli.


Tennis senza Federer

A Sofia tanti italiani nel primo torneo vinto da Jannik Sinner in carriera. Partiamo subito con l’ordine degli sconfitti, con Fabio Fognini out al primo turno contro Vukic, cinque setpoint nel primo set falliti e arrivederci. Lorenzo Musetti ce l’ha fatta ma faticando troppo contro la wild card locale Lazarov, la classica mezza sega che però giocando in casa si è esaltato fino a diventare un fenomeno. Meno male che nel terzo set - bravo Lorenzo a vincere il tiebreak del secondo - si è sciolto come neve al sole. Musetti si è poi confermato contro Struff, battuto in due set con una grande prestazione soprattutto nel secondo. Lorenzo ha detto che "penso di poter arrivare fino in fondo, una finale contro Jannik sarebbe il massimo". Perché no?  Lorenzo Sonego, nel più classico dei copioni post vittoria di torneo, ha giocato contro Zapata Miralles e non ha potuto esimersi dal vincere, perdere contro Bernabé sarebbe stata un'impresa anche per uno bravo come lui, poi però al cospetto di Rune ha retto solo un set, il primo. Si è trascinato nel terzo parziale fino a lasciarsi andare con un break al servizio molto banale sul 3 a 4. Ovviamente è tutto molto comprensibile. Jannik Sinner ha esordito giovedì contro Borges, purtroppo non quello della penna. Oggi l’azzurro se la vedrà con Vukic, quello che ha battuto Fognini.

I maschi stanno giocando anche a Seoul, dove in semifinale ci sono Nishioka (ha battuto Ruud!). Brooksby, Shapovalov e Kovacevic. Entusiasmante, no? Si gioca anche a Tel Aviv, dove c’è Novak Djokovic. Al primo turno ha sfidato Pablo Andujar, che ha esultato quando ha vinto un game. Non c’è molto altro da dire, anche perché nel pomeriggio ha giocato contro Pospisil, ci siamo capiti.

Al WTA di Parma avevamo diverse italiane in gara, al venerdì non c’è più nessuna. L’ultima ad arrendersi è stata la solita Jasmine Paolini, che dopo aver vinto il derby con Cocciaretto ha perso contro Danka Kovinic, non esattamente una fuoriclasse. Ha fatto notizia Matilde Paoletti, classe 2003, che ha vinto la sua prima partita nel Tour WTA prima di perdere contro Begu in maniera onesta. Grazie al salto in alto nel ranking, ha detto che ora punta a giocare le qualificazioni agli Australian Open. In gara c’erano anche Martina Trevisan, Sara Errani e Lucia Bronzetti, ma hanno perso tutte al primo turno senza neanche vincere un set. La testa di serie numero uno è Maria Sakkari, che affronta Kovinic e dovrebbe vincere facilmente il torneo. La greca, essendo appunto greca, ci stava simpatica. Poi Maria a Parma si è fatta una foto insieme a Buffon e quindi… E sì, abbiamo un cassonetto al posto del cuore
😍


Tennis minorissimo

Una schiacciante vittoria contro il temutissimo Siddanth Banthia, un indiano classificato al numero 824 ATP, ha portato il nostro beniamino Bernard Tomic nei quarti di finale del torneo ITF di Cancun, in Messico. Si parla di ben 2 punti ATP guadagnati ma soprattutto 438 dollari, che torneranno utile nel conguaglio di fine anno del condominio. In semifinale, Bernard giocherà contro il fortissimo Orel Kimhi, israeliano numero 724 ATP, in palio ci sono altri 300 dollari, roba da riempire il dindarolo, specie se incassati in piccolo taglio. Dovesse vincere il torneo, allora il gruzzolo ammonterebbe a ben 2160 dollari, e qui addirittura ci potrebbe scappare la Playstation 5, Fifa 23 e pure i regali ai parenti per Natale. Certo, se Kyrgios avesse accettato la sfida da un milione di dollari Tomic avrebbe potuto evitare tutte queste fatiche. Bisognava vincere, ma che volete che sia.

Salendo di livello, il nostro amato Benoit Paire è partito alla ricerca di se stesso, ha scelto di giocare i Challenger perché solo qualche vittoria consecutiva potrà ridargli fiducia nei propri mezzi. Sta giocando a Lisbona, dove oggi ha disputato i quarti di finale contro Timofej Skatov, un kazako numero 233 del mondo. Purtroppo, è riuscito a perdere pure contro Timofej. Prima di questo turno, Benoit si è ritrovato a giocare contro Gianmarco Moroni, il nostro bufalo, che si è ritirato a metà del secondo set. Non sappiamo se è più triste ritrovarsi a giocare contro Moroni o vincere solo perché questo si ritira.

Comunque questi sono i nostri idoli. Però non lo scriviamo su Twitter sennò arriva Bertolucci e ci fa la multa.

 NEWS DI POCO CONTO


🏥 A novembre dovremmo rivedere in campo Kei Nishikori, cui hanno offerto due wildcard. Fossimo in voi metteremmo ora i soldi sui suoi ritiri dai tornei.

🥇 L'ATP fa il record d'interazioni sui social grazie alla presenza sugli spalti a Seoul di un tipo con la mascherina che abbiamo scoperto essere un cantante della band BTS.  Non abbiamo avuto il coraggio di guglare la loro musica. Riceviamo e pubblichiamo quindi.

⚔️ Una specie di rissa su un campo da tennis, finalmente. Capiamoci bene, siamo quasi sempre non violenti, solo che era ora che finisse questa pantomima dello "sport dei gesti bianchi, quello della classe, gentilezza, modi, maniere, raffinatezze". Certo, come no. Protagonista Corentin Moutet, una garanzia quando c'è gazzarra.

❤️ Aggiornamenti da Juan Martin del Potro, che no, non tornerà mai più a giocare a tennis ma che comunque deve risolvere ancora dei problemi fisici.
 

 L'ANGOLO DI SOCRATE


«Volevamo diventare adulti così ardentemente. Adesso guardateci. Guardateci come siamo messi».  

Più o meno dice così il nuovo, enigmatico tweet di Stefanos Tsitsipas, che quest’anno per noi ha reso meglio su Twitter più che in campo. Non trova pace questo ragazzo, e non si vede all’orizzonte cosa possa aiutarlo. Noi non possiamo fare altro che augurargli di continuare così. Su Twitter ovviamente, altrimenti tocca cassare questa preziosa rubrica che piace a molti.

 LETTURE CONSIGLIATE


Ancora Federer, ovviamente, è un po' come quando muore uno e sui muri compaiono le scritte ROGER VIVE, ROGER SEMPRE CON NOI. E poi Roger è ancora vivo, quindi. E poi una lunga intervista a Serena Williams, fatta dal Time.

AGGRAPPÀTI A FEDERER

Questo articolo non parla di Federer in senso stretto, ma parla dei rapporti di una famiglia intorno a Federer nel corso della sua carriera. L’articolo non appartiene al filone “è morto X quindi parlo di me”, è proprio volutamente così. Ed è scritto benissimo, a cura di Fabio Severo.

WHAT SERENA WILLIAMS GAVE THE WORLD

La più grande tennista di sempre, forse la più grande atleta di sempre, racconta perché ha deciso di dire basta. Qui trovate la traduzione in italiano dell'intervista concessa al Time.

CITAZIONE DELLA SETTIMANA

«Mi piacerebbe giocare il doppio con Nick Kyrgios, finché è motivato»

NOVAK DJOKOVIC

Il serbo ha risposto così a un giornalista che chiedeva cosa ci fosse di vero sui rumor di una improbabile accoppiata Novak-Nick. Insomma, dovesse arrivare questo maledetto giorno, è chiaro che il Kyrgios di lotta sarebbe stato nettamente sconfitto dal Kyrgios di governo. E noi ne trarremo le conseguenze, e non parliamo di appoggio esterno.  

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Come sapevamo già tutti il tennis sopravvive anche a Federer, ma non possiamo negare che lo scorso weekend abbiamo fatto il pieno di emozioni. E quindi ci sta che questa settimana non abbiate seguito niente sul tennis, così potete leggere noi e rimanere aggiornati, come fareste senza di noi che vi diamo la mano e vi portiamo in campo?
Warning è a cura di Claudio Giuliani
Persona non grata. Romanista, l'heavy metal mi ha salvato la vita. Diplomato con fatica all'ITIS, ho studiato aggiustaggio e fatto il militare. Tennista di periferia dal rovescio rigorosamente a una mano, campione in carica 2022 della Coppa Gabbiani a squadre limitata 3.3 (grazie alla panchina fatta in finale), "uno degli Over 40 più belli di Roma", persona modesta.
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