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Newsletter mensile, anno 17 n.10
Aprile: Mese della salute materna e infantile
LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CLUB

Care amiche e cari amici,

Il Rotary dedica il mese di aprile al tema della Salute Materna ed Infantile.

Aver cura e occuparsi attivamente della salute delle madri e dei bambini è un compito che attende tutte le generazioni sia quelle attuali come quelle future. Aver cura della salute di questi soggetti significa scommettere sul futuro dell’Umanità, i bambini di oggi saranno donne e uomini di domani e aver cura delle loro madri significa creare un ambiente favorevole alla crescita psicofisica dei bambini anche se oggi sarebbe più giusto parlare di cura della famiglia intesa come nucleo sociale.
Fra gli obiettivi specifici vi è in primo luogo ridurre la mortalità neonatale e infantile attrezzandosi con i mezzi tecnologici più avanzati per garantire i migliori standard di salute infantile e offrire servizi pediatrici adeguati e appropriati ai neonati, ai bambini e alle loro famiglie, ottimizzando l’uso delle risorse umane disponibili senza alcuna discriminazione di età, sesso, etnia, religione e visione politica, con un’attenzione specifica rivolta ai più poveri e bisognosi. Sul nostro territorio ricordo il Progetto RISO AMICA promosso dal Galvani nella precedente annata. Non secondario è l’impegno di venire incontro ai piccoli pazienti degenti e alle loro famiglie, come ad esempio offrire ospitalità e comodità ai familiari che passano diversi giorni in ospedale, nei casi in cui la distanza dal luogo di residenza renda difficili gli spostamenti. Rammento le iniziative del nostro Club su questo tema, il sostegno all’AGEOP e il progetto “Giardino di Tribù”.
La cura della salute delle madri è naturale conseguenza di quanto sopra. Impegno del Rotary è quello di adeguare gli standard nel campo dell’ostetricia e ginecologia ai nuovi protocolli sanitari e all’uso di mezzi tecnologicamente avanzati nel maggior numero di Paesi del Mondo, con l’acquisto di queste attrezzature e la formazione di personale medico ed infermieristico.
Complementare a questi obiettivi vi è quello di fornire, alimentazione adeguata alle madri e ai bambini nelle zone in cui è deficitaria sia per quanto riguarda la quantità, sia per quanto riguarda qualità e varietà della dieta. Nei Paesi avanzati questo significa educare i bambini verso la corretta alimentazione e corretti stili di vita.

Un abbraccio,
Raffaele
ROTARY CLUB BOLOGNA GALVANI
Notizie e Riunioni del Club
1 aprile - 10:15
Palazzo Fava

VISITA ALLA MOSTRA APERTA PRESSO PALAZZO FAVA DEDICATA AI DIPINTI DI GIOVANNI FATTORI

La mattina di sabato 1° aprile, alle 10.15, ci troviamo per visitare la mostra “Fattori. L’umanità tradotta in pittura”, realizzata da Genius Bononiae in collaborazione con l’Istituto Matteucci. Il percorso espositivo presenta una straordinaria selezione di oltre 70 opere della produzione del maestro indiscusso della macchia Giovanni Fattori, eccezionale precursore della modernità̀ del XX secolo.
Ci accompagna il nostro socio Prof. Franchino Falsetti che ci illustrerà le opere presenti.
Giovedì 4 aprile - 20:00
Conservatorio GB Martini
Piazza Rossini 2 Bologna, ore 20
Rotary Felsinei

PREMIO NARDO GIARDINA

Il grande ginecologo jazzista è ricordato, ogni anno, dai Rotary Club Felsinei attraverso un premio a favore di un giovane musicista jazz del Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Il premio, consistente in un contributo in denaro e in una pergamena, è assegnato, su segnalazione del Conservatorio.
Lunedì 17 aprile - 20:15
Hotel Savoia Regency
Conviviale con familiari ed ospiti

BENESSERE E SOCIALITÀ: LA SOLIDARIETÀ COME RIMEDIO AI DISAGI DELLA SOLITUDINE

Relatori:
Avv. Federico Bendinelli
Presidente CdA "CAMPA - Società di Mutuo Soccorso"

dott.ssa Annalisa LUBICH
e dott. Paolo Marcheselli
entrambi componenti del CdA "CAMPA - Società di Mutuo Soccorso"
Canale YouTube Club

Visitate la nostra pagina Youtube dove possiamo rivedere i video del Club e le serate su Zoom registrate

Dal nostro Rotaract
Carissime Autorità Rotariane e Rotaractiane,
marzo è stato pieno di service, feste e movimento con maratone, Distrettuali e banchetti AIL.
Aprile è il mese della formazione professionale e della cultura. Infatti, il 27 aprile nella sala Biagi in Via Santo Stefano avremo la conferenza “La finanza personale al tempo della generazione Z” tenuta da due nostri soci, Francesco e Riccardo Draghetti. Sarà un’occasione per scoprire quanto sia importante avere le conoscenze finanziare necessarie nelle vari fasi della vita da studenti e giovani professionisti.

Carlotta Rubbi
Auguri a...
Tanti auguri di buon compleanno a:

ALAMPI GIULIA: 3/4
MINGUZZI ITALO: 7/4
PIZZA RENATO: 18/4
DE LA VILLE SUR ILLON ALESSANDRA: 19/4

DAL DISTRETTO 2072 E DAL ROTARY INTERNATIONAL
Lettera Governatore del Distretto 2072

Carissime amiche e amici,

questo mese abbiamo – rotarianamente parlando – una novità: dal 2023, infatti, il tema che il Rotary International associa al mese di Aprile è l’Ambiente. Una notizia che ci è giunta di recente, ma che non rappresenta in effetti una sorpresa, dato che la cura di ciò che ci circonda è una delle grandi missioni del nostro sodalizio, oltre che un obiettivo irrinunciabile del nostro agire individuale e collettivo per guardare al futuro della vita sul nostro pianeta. Non è un caso, credo, che questa simbolica sottolineatura della sostenibilità che abbiamo ricevuto – e che sta a me amplificare con questa lettera in quanto anche tema della mia annata – arrivi proprio pochi anni dopo che il sostegno ambientale è diventato la settima area d’intervento, rientrando quindi tra le categorie di attività di service finanziate dalla Rotary Foundation.

Tutti sappiamo bene che cosa significhi prenderci cura dell’ambiente, e di quante siano le possibili azioni e iniziative che possiamo immaginare, progettare e realizzare per dare un piccolo ma concreto contributo alla lotta al cambiamento climatico, alla mitigazione degli effetti del riscaldamento globale, alla transizione ecologica, alla riduzione dell’inquinamento, al potenziamento dei modelli di circolarità, alla tutela delle risorse fondamentali che il nostro pianeta ci offre e a molte altre direzioni d’azione.

Luciano Alfieri, Governatore del Distretto 2072
 
Messaggio mensile del Presidente Internazionale

Come ottenere il meglio dal peggio?

Nessuno di noi dimenticherà come la pandemia ha modificato il nostro mondo e le nostre vite. Ognuno di noi ha dovuto attraversare questo periodo di incertezze, e nessuno ha avuto un lasciapassare per gli effetti che ne sono derivati.

Personalmente credo che l'esperienza abbia creato spazio per un diverso tipo di leadership globale, coraggiosa, empatica e vulnerabile. All'inizio del 2020 ho conosciuto online la mia cara amica Anniela Carracedo. Lei è una di queste leader e sono entusiasta di affidarle la rubrica di questo mese.

- Jennifer Jones, Presidente 2022/2023

Nel marzo 2020 ho avuto un attacco di panico. Non riuscivo a respirare e avvertivo un dolore terribile al petto.

Erano passati pochi giorni da quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato il COVID-19 una pandemia globale, ed io ero nel bel mezzo del mio anno di Scambio giovani del Rotary negli Stati Uniti. Pensateci: una ragazza di 18 anni bloccata in un Paese diverso, con una lingua straniera, con persone che aveva conosciuto solo sei mesi prima. È stato pauroso.

Ma l'incertezza io la conosco bene. Sono nata e cresciuta in Venezuela, un Paese che sta attraversando una delle peggiori crisi umanitarie e politiche dell'emisfero occidentale. Mia madre però diceva sempre: "Le sfide non sono altro che bisogni che richiedono una soluzione"
 
I relatori della Convention del Rotary immaginano un mondo più pacifico ed equo

I relatori della Convention del Rotary International 2023 immaginano di trasformare l'assistenza sanitaria, ridisegnare le città, promuovere la causa della pace e l'impegno per tutelare il nostro ambiente. Condividono la visione di un mondo più sostenibile ed equo. Quando saliranno sul palco a Melbourne, Australia, dal 27 al 31 maggio, racconteranno come questa visione può essere realizzata, non solo negli anni a venire, ma anche adesso
 
BOLOGNA, O CARA...
(Un omaggio alla nostra città a cura del Prof. Franchino Falsetti)
Alfredo Oriani illustra, in modo mirabile, la Via Emilia
"Quanti popoli, quanti individui, quante vicende erano passate per quella strada? Quanti mutamenti di natura intorno ad essa e nullameno quanta immutabilità nel paesaggio, dacché il primo sguardo lo consegnò alla prima memoria! I colli erano sempre gli stessi; la natura vi si era destata nella primavera ai medesimi venti ornandosi dei medesimi fiori; via aveva soffocato nell’estate fra i raggi del sole e le vampe più cocenti di una fecondazione maturante ad ogni minuto, vi era assopita nelle malinconie lagrimose degli autunni, aveva simulato di morirvi sotto il bianco lenzuolo di tutti gl’inverni. Dietro i primi colli rigati da minimi ruscelli se ne alzavano altri più informi di colore e dietro altri ancora violacei e trasparenti a certe ore, ed altri rigidi ed acuti sul cielo grigio ed unito. E le stesse vette da tremila anni attiravano lo sguardo di tutti i viandanti, mentre la stessa voluttà nelle curve, la stessa improvvisa arguzia nei distacchi, la stessa soavità d’inclinazioni producevano le medesime sensazioni e le medesime idee. Non erano Romani, ma Galli, i primi che da quei colli videro la pianura rigarsi di una larga striscia bianca. Era la nuova strada Emilia, che staccandosi dalla via Flaminia alla sua estrema punta di Rimini, la più antica colonia romana, proseguiva verso le più recenti per Bologna sino a Piacenza. La strada costruita nell’anno 567 dal console M. Emilio Lepido quindici anni dopo la battaglia di Zama, era destinata ad allacciare la naturale frontiera del Po a Roma, vertice del grande triangolo della via Flaminia e Aretina riunite a Bologna per la via Cassia. Al di qua del Po prevaleva la costituzione civile degli Italioti, al di là la costituzione cantonale dei Celti. D’allora quanti popoli, quanti individui, quante vicende sono passate per la via Emilia!"

Estratti da "Fino a Dogali", in Renzo Giacomelli, Vecchio e nuovo nel centro di Bologna, Tamari editori in Bologna, Bologna, 1967
Nella foto: la Via Emilia dopo il recente rifacimento
Via Porta Nova
"Va detto subito che quella che oggi è ritenuta diffusamente come la Porta Nova, il cui arco immette nella Piazza Malpighi, è in realtà il Serraglio di Porta Nova, aperto nella penultima cinta murata; poiché la vera Porta Nova (appartenente alla cerchia delle Quattro Croci) era molto più arretrata, sull’attuale via Quattro Novembre di cui diremo successivamente. Anzi, per lunghi periodi le due strade furono considerate una sola (con i nomi di Strada de Porta Nova e di via Lunga), fino a che nel 1801 - anno in cui furono apposte le "lapidette" - la distinzione apparve stabilizzata; così il nome di via Porta Nova delimitò chiaramente il tratto fra via Cesare Battisti e piazza Malpighi (la via portò anche il nome di San Marino in omaggio alla chiesa parrocchiale di San Marino di Porta Nova soppressa nel 1806). Su questa strada, aperta insieme all’attuale via Quattro Novembre per realizzare una comunicazione diretta dalla piazza Maggiore ai sobborghi occidentali della città, è notabile al n. 3 la casa Locatelli che contiene una sala con un magnifico soffitto dipinto nel 1634 dal Mitelli e dal Colonna, nonché un Geremia Profeta affrescato dal Cardoni. Sull’angolo nord con la via Cesare Battisti - nello spigolo della facciata del Palazzo Boccadiferro - una statua settecentesca di Giuseppe Ricci, rappresentante Sant’Antonio da Padova, sembra collocata a protezione dell’incrocio, in un punto di Bologna poco noto ma che possiede una sua particolare suggestività".

Athos Vianelli, Le strade e i portici di Bologna, Roma, Newton & Compton editori, 2005
Nella foto: Via Porta Nova
Redatto dal Rotary Club Bologna Galvani, Comm. Amministrazione del Club a.r. 2021-2022
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