Nel nome della conservazione, in tutta l’India migliaia di persone vengono sfrattate illegalmente dalle loro terre ancestrali, che si trovano all’interno delle riserve delle tigri.
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Ferma gli sfratti dalle riserve delle tigri

“Siamo stati costretti ad andarcene. Ci hanno fatto andare via dal nostro villaggio. Prima degli sfratti c’erano molti problemi, il dipartimento alle foreste ci perseguitava molto.”
Un uomo Baiga sfrattato dalla Riserva delle tigri di Kanha


Nel nome della conservazione, in tutta l’India migliaia di persone vengono sfrattate illegalmente dalle loro terre ancestrali, che si trovano all’interno delle riserve delle tigri.

L’anno scorso, molte famiglie di Baiga e di Gond sono state sfrattate dalla Riserva delle tigri di Kanha, set del famoso “Libro della giungla” di Kipling. Nel 2013, i cacciatori-raccoglitori Khadia sono stati sfrattati dalla Riserva delle tigri di Similipal finendo per vivere in misere condizioni, sotto teloni di plastica.

Questi sfratti sono illegali sia secondo la legge indiana sia secondo quella internazionale.

Per favore, scrivi al Ministro in carica per chiedergli di rispettare la legge e di fermare tutti gli sfratti che non abbiano il consenso libero, prioritario e informato delle comunità tribali interessate. Tutti coloro che sono stati sfrattati contro il loro volere dovrebbero poter fare ritorno alle loro terre.

Basteranno pochi secondi perché il link sottostante ti porterà a una e-mail già compilata e pronta per essere spedita. Grazie.

Manda una e-mail contro gli sfratti →


Se il link non dovesse funzionare, puoi copiare e incollare il testo qui sotto,
oppure scriverne uno personale: un testo originale sarà ancor più efficace. Scrivi pure in italiano!
Mandalo al Shri Prakash Javadekar: prakash.j@sansad.nic.in


Signor Ministro, gli sfratti delle comunità indigene dalle riserve delle tigri, in corso in tutta l’India, sono contrari alla legge, sono controproducenti per la conservazione e distruggono le vite e i mezzi di sostentamento delle famiglie colpite. Da quando sono state sfrattate, le famiglie indigene delle Riserve delle tigri di Kanha e Similipal stentano a sopravvivere. Le chiedo di ordinare una moratoria su qualsiasi sfratto futuro e di garantire che tutti i “reinsediamenti” si conformino al contenuto e allo spirito del Forest Rights Act. Le chiedo, inoltre, di garantire che non ci saranno ulteriori sfratti a meno che, e finché, non saranno rispettate tutte le condizioni previste dalla legge, ovvero: che le comunità abbiano dato liberamente il loro consenso informato prima di qualsiasi sfratto; che i loro diritti forestali siano stati pienamente analizzati e rispettati; e che non siano trasferite a meno che le prove non dimostrino che la loro coesistenza con la fauna della riserva è impossibile. Tutti coloro che sono stati sfrattati contro il loro volere dovrebbero poter fare ritorno a casa. Cordiali saluti.




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