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Ciao <<Nome>>

ti mandiamo, per la prima volta, una lettera che non è una newsletter. Ci tenevamo a farlo, perché in questo tempo diverso da quello a cui eravamo tutti abituati, sentiamo che il  contatto umano è una delle cose che ci mancano di più. 

Che, probabilmente, è un altro modo di dire che è tra le cose per noi più necessarie, più utili, più care.
In questi giorni, guardiamo da lontano le acque dei canali e dei porti ritornare trasparenti come per magia e animali mai visti per le strade passeggiare serenamente, e ci troviamo forse a provare una versione, molto più forte, dello stupore che spesso proviamo guardando piccole piantine crescere ostinate in minuscole crepe nell'asfalto o nel cemento.
Sembrerebbe un po' come se la natura volesse ricordarci che da sola se la cava egregiamente, se mai avessimo avuto il dubbio, e forse anche che il nostro ruolo nel Mondo è ben meno centrale di quel che di solito percepiamo.
Prese da considerazioni di questo genere e da pensieri da tempi di distanziamento sociale, con tutto quanto di faticoso, nelle azioni e nelle emozioni, questo porta, abbiamo ricevuto un messaggio che conteneva un'infografica di un autore spagnolo, tradotta anche in inglese. Risuona con quello che proviamo, e forse provi anche tu, e abbiamo pensato di tradurla in italiano, adattandola leggermente nel disegno e nel testo. 
Abbiamo affidato le immagini al tratto tanto etereo quanto intenso della nostra Simona Calavetta, illustratrice professionista. E il testo alla nostra discussione collegiale, perché a tutte noi è sembrato più di una riflessione sul qui e ora: quasi un appunto delle cose importanti che stiamo notando, che avvengono quasi nostro malgrado, in questi mesi in cui la nostra attività, come essere umani, è più lenta, meno frenetica, probabilmente meno invasiva.
È nata Chiara, forse è meglio dire "è emersa", una rappresentazione visiva di una speranza per il futuro. Ma una speranza impegnata, consapevole del potere dei piccoli passi. Pronta a trarre le opportunità dagli spiragli, come i delfini di nuovo nei porti, e ostinata nel perseguirle, come le piantine nel cemento.
Che sia successo adesso - in una primavera appena iniziata, che fa sfoggio di sole come non era da anni, in giorni che per tanti di noi sono sinonimo di rigenerazione, rinascita e soprattutto pace - non può essere un caso. E per questo, invece di condividerla semplicemente, abbiamo desiderato farti partecipe.
È un po' come se fosse un'ambasciatrice, per diffondere ed esortare ognuno di noi a cercare e creare, ovunque e sempre più, pace, luce, cambiamento, per il futuro di tutti.
Puoi inoltrare l'email, scaricare l'immagine e condividerla, come messaggio o sui social, se ti va, e aiutarci a far risuonare attorno a noi questa proposta di cambiamento e futuro, non sarebbe bello?
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