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SONO SOLO CANZONETTE
Siccome non mi hanno insegnato ad analizzare, esprimere e incanalare la rabbia, né tantomeno ad accettarla e normalizzarla, sono diventata due cose: un'automobilista isterica (esatto, una di quelle odiose che si fanno giustizia dentro l'abitacolo) e una sbuffatrice seriale. Era prevedibile, da qualche parte una deve pure sbottare.
Tutto questo per dire che questo mese ho riflettuto molto sulla rabbia e che la playlist di Aprile è 100% femmine iraconde.
La prima volta che ho sentito una canzone di Janis Joplin era "Cry Baby" (in una delle colonne sonore più belle di sempre cioè "Senti chi parla", mio film culto con John Travolta pre-Scientology), mi sono chiesta cosa potessero averle fatto per farla stare così male. Poi ho letto il testo e ho capito.
La regina italiana della rabbia per me è Loredana Berté, cui la vecchiaia ha donato un'allure saggia ma che da giovane era capace di fare la pazza come mai a me è riuscito e, diciamolo, mai riuscirà.
Ascolta la playlist della Newsletter di Aprile 2021
STORIA DELLA MIA RABBIA
un piccolo passo per l'umanità, un miracolo per Valeria
Per me PMS fa rima con rabbia: raramente depressione e catastrofismo, prevalentemente ira funesta. Ma siccome mi hanno insegnato che non ci si deve inalberare, non so cosa farmene di questo bollore e passo 3 giorni a mormorare giaculatorie come gli anziani che si lagnano perché uno che ha prenotato con l'app ha saltato la coda in posta. 
Questo mese sono riuscita a incazzarmi come dio comanda con Michele. Si è trattato di una sbottata assolutamente positiva: per lui, che aveva bisogno di essere portato a riflettere su alcuni punti, e per me, che mi sono tranquillizzata. 
Era una rabbia episodica, cioè dettata da uno specifico fatto: l'ho manifestata in modo circostanziato, senza estenderla ad altri aspetti, senza usare parole come "sempre" o "mai" o "tutte le volte". Ho accettato il rischio di discutere davanti a Elia e di rovinare il mood del weekend, visto che era venerdì sera.
La cosa più sorprendente è che il bambino non è rimasto traumatizzato, il mattino dopo ci siamo parlati come se nulla fosse e Michele mi ha chiesto scusa: oddio, le parole "mi dispiace" non le ho sentite, ma è tornato spontaneamente sull'oggetto di discussione rivedendo la sua posizione. Era venerdì 16 aprile, e considero questo evento la mia più grande vittoria del 2021.
Ne avevo già parolato: per apprendere a esprimere tempestivamente la rabbia "circostanziata", mi era stato d'aiuto leggere e recensire questo manuale. 
Il "metodo" di Rosenberg è considerato una pietra miliare della comunicazione interpersonale, che riesce nel difficile compito di mettere d'accordo psicoterapeuti, formatori e coach, di essere comprensibile sia dagli addetti ai lavori che dalle persone "comuni".
UN CORSO SULLA RABBIA MATERNA
Mamma, che rabbia! di Natalia Levinte
C'è un particolare tipo di rabbia, considerata se possibile ancora più disdicevole e inadeguata delle altre, che è quella materna. Eppure uno dei ruoli in cui ci si sente più risentite e iraconde è proprio quello di neo genitore: quando Elia era neonato io ce l'avevo con tutt*. La pediatra dall'espressione fatalista che diceva il pianto inconsolabile è normale ma poi passa, le madri fortunate coi bambini narcolettici, quelle colte dall'estasi di Santa Teresa, con le loro suocere giovani che sanno tutto e tutto fanno, ce l'avevo pure persino con le ragazze tirate a lucido e senza occhiaie che andavano a fare l'aperitivo in Santa Giulia.
Avevo un bambino bello e biondo (ogni tanto ce l'avevo persino con lui, giustamente) e sentivo di essermi infilata in una situazione irreversibile. Poi è passata, ma torno spesso con la memoria all'estate 2016: una parte di me ancora guarda a quei mesi (anni) con occhi torvi e si chiede se avrebbe potuto viverli diversamente.
Avrei voluto seguire “Mamma, che rabbia!” il corso online di Natalia Levinte e della  psicoterapeuta Barbara Antongiovanni destinato alle mamme della fascia 0-3, che e che serve a dare voce, comprendere e meglio gestire la propria rabbia.
Il corso parte il prossimo 5 maggio ed è fruibile on demand: consta di 11 "capitoli" con risorse audio, video, pdf ed esercizi pratici fruibili e costa 197€ ma per chi lo acquista entro oggi è possibile ottenere uno sconto di 40€ con il codice rabbiadellemamme
Se avete un* bambin* piccol* e vivete questo stato d'animo, o se state per averl* e pensate che potreste cadervi, non aspettate e regalatevelo. Meno tutine in ciniglia, più aiuto per tutte.
Sono arrabbiata come un puma, mi interessa
L'ACQUA DEL LAGO E IL PRIVILEGIO ECONOMICO
Giulia Caminito e il suo romanzo
Anche quest'anno arriverò allo Strega impreparata ma felice. Per ora ho letto solo Ciabatti, Di Pietrantonio e Caminito, ed è di L'acqua del lago non è mai dolce che vorrei parlare.
La storia di Gaia è quella di una famiglia sbrindellata, litigiosa, di stampo sorprendentemente matriarcale ma soprattutto povera: l'assenza di denaro, la difficoltà di procurarselo, l'obbligo a razionarlo sono causa, motore e leit motiv di tutto. 
Quando come Gaia sei adolescente e pover*, la diversità -il provincialismo, l'aspetto fisico non convenzionale- diventa insostenibile, ti porta a trovare sempre nuove e creative maniere per nascondere la tua provenienza, a costruirti una nicchia angusta scomoda dove essere (abbastanza, mai del tutto) te stess*.
Questo romanzo -scritto benissimo, con una passione, quasi una foga troppo autentica per non essere almeno in parte autobiografica- mi ha ricordato che il privilegio economico è quello del quale mi ricordo meno.
Lo consiglio tantissimo.
Acquista il romanzo di Giulia Caminito
IDEE PER LA FESTA DELLA MAMMA
Non riuscirete a convincermi che sia solo una consuetudine
Qualcuno dirà: festa commerciale, inutile ricorrenza, trionfo del capitalismo. Io invece dico: comprate un regalo a chi è stat* per voi una madre. Può essere una persona che vi ha partorito, nutrito, allevato, educato, mantenuto, oppure tutte le precedenti. Oppure può essere una persona di cui apprezzate lo stile genitoriale,  che ha esercitato nei vostri confronti una forma di maternage positiva o addirittura vitale. Oltre a un codice sconto per dei sempre validissimi fiori Colvin, ne ho uno per i cofanetti "Parla di te" di Pharmalife Research che includono un Eau de Parfum con alcol biologico: per determinare quello ideale per la persona destinataria, c'è anche un piccolo test!
POLLICE VERDOGNOLO, MA TANTO BUON GUSTO
shopping list per chi ama le piante
Come metà delle persone che seguo su Instagram, vi siete appassionat* alla cura delle piante? Da me non avrete consigli per prolungarne la vita: io le prendo su Colvin e faccio (quasi) tutto a caso.
In questa vetrina, fatta con autentico amore troverete aggeggi per ospitare, valorizzare, esporre, coccolare il vostro angolo verde. 
Dai vostri acquisti guadagnerò qualche euro con cui pagherò il costo annuale di questa newsletter, per cui grazie!
Shopping per piante, verde, giungla domestica
UNA DECISIONE RILEVANTE PER IL FUTURO
delegare per vivere un po' meglio
La grande e sonante novità del mese è che ho deciso di delegare a un'altra professionista la gestione delle mie collaborazioni con i brand e alcuni aspetti di natura manageriale che ad oggi curavo in prima persona. Mi sembra contemporaneamente stranissimo e comodissimo non rispondere più personalmente alle richieste e inoltrarle, notare che la discussione e la contrattazione viene portata a livelli a me estranei, o sentire scrivere con toni diversi dal mio. Lo faccio con un grande obiettivo: guadagnare di più e comunque meglio, per avere più tempo da dedicare alla sperimentazione e ai progetti creativi che da solo 3 anni sto posticipando. Se non ce la faccio così, non mi resterà che  accantonarli e farmene una ragione, ma che non si dica che non ci ho provato.
RECAP DEI CODICI SCONTO ATTIVI
se vi va, sostenete i brand che sostengono Gynepraio
Ci vediamo a maggio, magari saremo bianchi, chissà
SONO PRATICAMENTE DAPPERTUTTO
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